Nostalgia (Recensione di Catello Masullo)
(credits e sinossi da cinematografo.it)
ITALIA, FRANCIA – 2021
Sinossi: Dopo quarant’anni di lontananza Felice torna lì dov’è nato, il rione Sanità, nel ventre di Napoli. Riscopre i luoghi, i codici del quartiere e un passato che lo divora.
- Regia:
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- Sceneggiatura: Mario Martone, Ippolita di Majo
- Fotografia: Paolo Carnera
- Montaggio: Jacopo Quadri
- Scenografia: Carmine Guarino
- Arredamento: Massimiliano Forlenza
- Costumi: Ursula Patzak
- Suono: Piergiorgio De Luca
- Durata: 117′
- Colore: C
- Genere: DRAMMATICO
- Tratto da: romanzo omonimo di Ermanno Rea (ed. Feltrinelli, 2016)
- Produzione: PICOMEDIA, MAD ENTERTAINMENT, LUCIANO STELLA, ROBERTO SESSA, MARIA CAROLINA TERZI, CARLO STELLA CON ROSEBUD ENTERTAINMENT PICTURES
- Distribuzione: MEDUSA FILM (2022)
- Data uscita 25 Maggio 2022
- NOTE
– IN ASSOCIAZIONE CON ARTE CONFINOVA; IN COLLABORAZIONE CON PRIME VIDEO, CON IL CONTRIBUTO DI REGIONE CAMPANIA E FILM COMMISSION REGIONE CAMPANIA.
– OPERA REALIZZATA CON IL SOSTEGNO DELLA REGIONE LAZIO, FONDO REGIONALE PER IL CINEMA E L’AUDIOVISIVO.
– IN CONCORSO AL 75. FESTIVAL DI CANNES (2022).
– QUARTA PARTECIPAZIONE DI MARTONE AL FESTIVAL DI CANNES DOPO AVER PRESENTATO: ‘L’AMORE MOLESTO’ (1995), ‘TEATRO DI GUERRA’ (1998, NELLA SEZIONE ‘UN CERTAIN REGARD’) E ‘L’ODORE DEL SANGUE’ (2004, NELLA SEZIONE ‘QUINZAINE DES RÉALISATEURS’).
– IL LIBRO DA CUI E’ TRATTO IL FILM E’ STATO PUBBLICATO POSTUMO A CAUSA DELLA MORTE DELL’AUTORE UN MESE PRIMA DELLA PUBBLICAZIONE.
– MIGLIORE SCENEGGIATURA, MIGLIORE ATTORE PROTAGONISTA (PIERFRANCESCO FAVINO), MIGLIORE ATTORE NON PROTAGONISTA (FRANCESCO DI LEVA, TOMMASO RAGNO) AI NASTRI D’ARGENTO 2022.
Recensione di Catello Masullo: “Nostalgia è chi non si è perso”, questa potente definizione di Pasolini è posta ad esergo iniziale del film. Martone ancora una volta fa i conti con il passato e con i ritorni (curiosamente torna a Cannes in concorso 27 anni dopo “L’Amore Molesto” ed anche in quel film la protagonista tornava a Napoli dopo un lungo periodo di di assenza). Una immersione in un Napoli senza tempo, immutata ed immutabile, in cui passato e presente coesistono. In una Napoli cupa, dove aleggiano atmosfere da tragedia greca e da western metropolitano, come racconta un sublime sax triste durante la immersione nel Rione Sanità. I personaggi sono carnali, scolpiti a tutto tondo, avvolgono lo spettatore e lo portano con loro dentro lo schermo, a farne parte integrante. Con la “complicità” creativa di grandi attori, tutti ai loro vertici espressivi (su tutti un monumentale Favino con uno studio maniacale del linguaggio verbale e di quello del corpo, capace di toccare corde profonde). I film di Martone finiscono inevitabilmente con il dialogare con quelli dell’altro grande napoletano del nostro cinema, Paolo Sorrentino. E, in effetti, questo “Nostalgia” è pur sempre una conseguenza dell’amore, una diversa forma dell’amore, la nostalgia, che nelle radici semantiche lo rende più complesso e ricco, aggiungendo i semi del dolore e quello del ritorno. Da non perdere.
Valutazione sintetica: 9