A Compassionate Spy  (Recensione di Assunta Masullo)

A Compassionate Spy  (Recensione di Assunta Masullo)

(credits e sinossi da cinematografo.it)

 

A Compassionate Spy

USA – 2022

 

Sinossi: Studente diciottenne ad Harvard, nel 1944 Ted Hall è il più giovane fisico assunto nel Progetto Manhattan, che ha l’obiettivo di creare una bomba prima dei tedeschi. Ted però non condivide l’euforia dei suoi colleghi dopo il successo della detonazione della prima bomba atomica al mondo. Nel 1944, mentre la Germania stava perdendo la guerra, era sempre più preoccupato che un monopolio postbellico statunitense di un’arma così potente dopo la guerra potesse risultare in una catastrofe nucleare, e nel mese di ottobre decide dunque di passare all’Unione Sovietica le informazioni chiave sulla costruzione della bomba. Dopo la guerra, all’Università di Chicago, conosce e sposa Joan, una compagna di studi con cui condivide la passione per la musica classica e la causa socialista – e il segreto esplosivo del suo spionaggio. Vivendo sotto una nube di sospetti e oggetto per anni della sorveglianza e delle intimidazioni da parte dell’FBI, la coppia forma una famiglia, mentre Ted riorienta la sua genialità scientifica su una ricerca biofisica all’avanguardia.

  • Regia: 

Steve James

  • Durata: 101′
  • Colore: C
  • Genere: DOCUMENTARIO
  • Produzione: DIANE WEYERMANN E JEFF SKOLL PER PARTICIPANT, GORDON QUINN E TIM HORSBURGH PER KARTEMQUIN FILMS

 

NOTE

– PRESENTATO FUORI CONCORSO ALLA 79. MOSTRA INTERNAZIONALE D’ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA (2022).

– TRATTO DALLA VERA STORIA DI TED A. HALL.

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Recensione di Assunta Masullo: Può un ragazzino di 19 anni salvare il mondo da un possibile olocausto nucleare globale? La storia vera di Ted Hall ci direbbe di si. Dato che, di fatto, dopo che passò i progetti della bomba atomica all’allora Unione Sovietica, nessun paese, dopo le catastrofi di Hiroshima e Nagasaki, ha mai più osato usare l’arma atomica. Il film ci spiega con convincente documentazione come i “falchi” USA, nella convinzione di detenere il monopolio assoluto dell’arma, avessero già pianificato un assalto all’Unione Sovietica, con tanto di dettaglio di quante testate impiegare per ognuna delle grandi città russe. Un piano sventato dalla prima bomba sperimentata dai russi. Documento prezioso ed imprescindibile. Raccontato con professionalità, grande dovizia di documentazione e tante interviste ai reali protagonisti, che sono riusciti a mantenere il segreto per circa mezzo secolo. Da non perdere.     

Valutazione Sintetica: 7.5/8