Nuclear (Recensione di Assunta Masullo)
(credits e sinossi da cinematografo.it)
Nuclear
USA – 2022
Sinossi: Mentre i carburanti fossili continuano a cuocere il pianeta, il mondo è finalmente costretto a confrontarsi con il potere delle grandi compagnie petrolifere e con le strategie che, per generazioni, hanno arricchito un ristretto gruppo di individui e aziende. Gli atomi di uranio nella crosta terrestre sotto i nostri piedi contengono un’incredibile concentrazione di energia. A metà del XX secolo, la scienza ha liberato questa energia, prima per fare le bombe e poi per alimentare i sottomarini. Gli Stati Uniti hanno guidato gli sforzi per generare elettricità da questa nuova fonte. Tuttavia, a metà del XX secolo, mentre le società cominciavano la transizione dai carburanti fossili all’energia nucleare, è iniziata una lunga campagna propagandistica, ampiamente finanziata dagli interessi petroliferi, per spaventare il pubblico. Questa campagna avrebbe seminato la paura delle radiazioni, anche se talmente basse da essere innocue, e creato confusione tra armi nucleari ed energia nucleare. Il regista Oliver Stone, cui è stato consentito un accesso senza precedenti all’industria nucleare francese, russa e statunitense, esplora la possibilità che la comunità globale superi la sfida del cambiamento climatico e acceda a un futuro più roseo attraverso la potenza dell’energia nucleare.
- Regia:
- Durata: 119′
- Colore: C
- Genere: DOCUMENTARIO
- Tratto da: tratto dal libro ‘A Bright Future: How Some Countries Have Solved Climate Change and the Rest Can Follow’ di Joshua S. Goldstein e Staffan A. Qvist (2019)
- Produzione: FERNANDO SULICHIN, MAXIMILIEN ARVELAIZ E ROB WILSON PER BRIGHTER FUTURE
NOTE
– PRESENTATO FUORI CONCORSO ALLA 79. MOSTRA INTERNAZIONALE D’ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA (2022).
Recensione di Assunta Masullo: “Nella vita nulla va temuto, ma solo compreso”, questa citazione di Marie Curie, posta ad esergo inziale del film, è tutto un programma. Oliver Stone propone le tesi del libro ‘A Bright Future: How Some Countries Have Solved Climate Change and the Rest Can Follow’ di Joshua S. Goldstein e Staffan A. Qvist (2019), con il proprio punto di vista. Accusa le aziende petrolifere di aver orchestrato campagne mediatiche per diffondere il terrore del nucleare. Le tesi sono probabilmente inoppugnabili, ma il modo di proporle rischia di farle apparire come uno spot pubblicitario finanziato dalle aziende che propongono lo sviluppo del nucleare. E questo è un limite di questo film.
Valutazione Sintetica: 7