BIOPIC FEST: Tyson’s run di Kim Bass

BIOPIC FEST DOMENICA 25  SETTEMBRE
PER IL CONCORSO LUNGOMETRAGGI   TYSON’S RUN DI KIM BASS

LA VERA STORIA DI UN ADOLESCENTE AUTISTICO

CHE INSEGUE I SUOI SOGNI ATLETICI
PER IL CONCORSO DOCUMENTARI SIRENS DI RITA BAGHDADI

 

38 titoli in concorso da 24 paesi del mondo tra documentari lungometraggi e corti

Domenica 25 Settembre alla 3a edizione del Biopic Fest l’anteprima europea di Tyson’s run di Kim Bass (Stati Uniti) per il concorso lungometraggi. Appuntamento alle 18.00 alla casa del cinema per la vera storia di un adolescente autistico che insegue i suoi sogni atletici. Quando il quindicenne Tyson inizia a frequentare il liceo, la sua vita cambia per sempre. Tyson fa amicizia con il campione di maratona Aklilu. Senza mai farsi frenare dall’autismo, Tyson è determinato a correre la sua prima maratona nella speranza di ottenere l’approvazione del padre. Con l’aiuto di un amico improbabile e dei suoi genitori, Tyson impara che con la fiducia in sé stessi e il coraggio di fare il primo passo, tutto è possibile.

Ospiti in sala Nicola Pintus, Presidente di Filippide, Associazione Sport e Società, società sportiva dilettantistica fondata nel 1983 e da sempre affiliata al CIP, l’Ente preposto a controllare, gestire e diffondere lo sport per atleti diversamente abili in Italia. L’associazione ha dedicato una speciale attenzione ai disabili affetti da autismo. Con lui Pierluigi Frassineti, Videopresidente Fida, forum italiano diritti Autismo, che ha lo scopo di portare avanti il pieno riconoscimento del diritto soggettivo e della centralità della persona disabile/autistica nel sistema dei servizi e nella legislazione italiana.

Giuseppe Cacace, presidente di Asperger film festival, che organizza, in collaborazione con il MAXXI, As Film Festival, il primo festival internazionale del cortometraggio curato con la partecipazione attive di persone con sindrome di Asperger, per il quale ha ricevuto la medaglia del Presidente della Repubblica e l’alto patrocinio del Parlamento Europeo.

Per il concorso lungometraggi alle 21.45 è previta la proiezione di Three minutes: a Lengthening di Bianca Stigter (Paesi Bassi, Regno Unito). Il documentario si apre con un filmato amatoriale di tre minuti in 16 mm. Le immagini si stanno sgretolando e i colori sono pallidi, ne emergono persone di tutte le età che si radunano in una piccola città europea in cui si intravedono volti sorridenti di persone che lasciano una sinagoga fin quando irrompe una voce fuori campo. Scopriamo che nel 2009 un uomo di nome Glenn Kurtz trovò quella bobina di tre minuti nell’armadio dei suoi genitori in Florida. Il filmato sarebbe stato girato da suo nonno David nel 1938, quando era in vacanza in Europa. La città raffigurata nei filmati amatoriali di Nasielsk, una comunità polacca abitata prevalentemente da ebrei e luogo di nascita di David. È un raro documento che mostra l’aspetto della città prima dell’occupazione nazista, dove meno di 100 persone sopravvissero all’Olocausto. Un nuovo modo di raccontare il cinema e il peso della memoria dando vita a un’opera di forte impatto emotivo.

 

Per il concorso documentari, sarà proiettato, in anteprima regionale,  alle casa del cinema alle 16.00 Sirens di Rita Baghdadi (Libano, Stati Uniti). Slave to Sirens è una band di thrash metal composta da Lilas, Shery, Maya, Alma e Tatyana. La chitarrista, Lilas Mayassi, è una 23enne che vive con la madre e il fratello minore alla periferia di Beirut. Di giorno insegna musica ai bambini e di notte si esibisce con la sua band. Segretamente, si innamora di una donna che vive in Siria, oltre il confine. Crescendo all’ombra della guerra civile vissuta dai loro genitori, Lilas e le altre hanno grandi sogni e poche opportunità. Neanche la partecipazione a uno dei maggiori festival musicali mondiali, a Glastonbury, in Gran Bretagna riesce a cambiare le loro vite. Lilas rientra a Beirut distrutta e sfoga la sua frustrazione sulla band, specialmente su Shery, l’enigmatica co-fondatrice, con cui condivide un passato misterioso. Sullo sfondo, il futuro del Libano è sempre più incerto, in una regione complessa tanto quanto ciascuna delle Sirens.

A presentare il documentario Maria Chiristina Rigano Docente in Fashion Communication e Consigliere dell’Istituto Culturale Italo – Libanese (ICIL). Ideatrice e organizzatrice dell’evento “international Couture) Fashion Show inserito nel calendario ufficiale della settima della moda capitolina con Altaroma. Con lei Parisa Nazari, nata a Teheran da cui dopo il diploma è andata via per trasferirsi prima in Turchia, dove studia architettura alla Middle East Technical University di Ankara e infine, nel 1996, in Italia dove si laurea in farmacia all’università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Attualmente vive a Roma, dove fa la farmacista, l’interprete e la mediatrice interculturale collaborando con diverse associazioni per la diffusione di arte, musica, poesia e letteratura persiana in Italia.

In sala anche il presidente Maurice Salamé e la Coordinatrice Anna Rita Sereno dell’Istituto Culturale Italo – Libanese.

 

Per i cortometraggi in concorso a partire dalle 19.30 verranno proiettati: Sissy di Eitan Pitigliani (Italia) in presenza del regista dell’attore protagonista; Jihad summer camp di Luca Bedini (Italia); Amal di Matteo Russo e Antonio Buscema (Italia), in presenza del regista Matteo Russo; Ofelia di Pierfrancesco Bigazzi (Italia), in presenza del regista. Acqua che scorre non porta veleno di Letizia Zatti (Italia), in presenza della  produttrice.

 

Il Biopic Fest è prodotto e programmato da Mescalito Film con il sostegno della Regione Lazio, con la collaborazione di Arte Settima, Associak Distribuzione, Giordani Studio, Doc/It – Associazione Documentaristi Italiani, Casa del Cinema e Cinema dei Piccoli. Media partner UAM.TVMYmovies e CineClandestino.

L’ingresso è gratuito fino a esaurimento posti.

Teaser Biopic Fest 2022
https://vimeo.com/748896486

Sitoufficiale
www.biopicfest.com

MYMOVIES – Biopic Fest Live

https://www.mymovies.it/ondemand/biopicfest/