L’ALTRO MONFERRATO, IL FESTIVAL DEDICATO DA AGRITEATRO ALL’UMORISMO DI OGGI E DI IERI, CHIUDE CON UN OMAGGIO AI FRATELLI DE REGE, GLI INVENTORI DELLA GAG “VIENI AVANTI, CRETINO!”.
A RICORDARLI DUE OSPITI D’ECCEZIONE: STEVE DELLA CASA E VITO MOLINARI.
Sabato 24 settembre al Castello di Rocca Grimalda (ore 21)
OMAGGIO AI FRATELLI DE REGE
Una conversazione tra Vito Molinari e Steve Della Casa
Che si chiude con la proiezione del docufilm Ciccio e Bebè, ridere da nobili, dedicato ai fratelli De Rege: Giorgio (detto Ciccio) e Guido (detto Bebé). Introduzione di Franco Canevesio (ideatore), Ciro Abd El (regista) e Giovanna De Rege (Associazione Castello di Rocca Grimalda).
l’Omaggio ai Fratelli De Rege nel Castello di Rocca Grimalda è l’ultimo appuntamento della IX edizione dell’Altro Monferrato, la rassegna “en plein air” di teatro, musica, circo e passeggiate tra natura e cultura ideata e organizzata da Maria De Barbieri e Gianni Masella per AgriTeatro: un viaggio nel tempo in tredici eventi, dedicato al sorriso e all’umorismo di oggi e di ieri in tutte le sue forme, che ha animato piazze, cascine e castelli dell’alto Monferrato alessandrino, partendo dalla moderna ironia di alcuni tra gli artisti contemporanei più amati, come Enzo Paci, Ascanio Celestini e Ugo Dighero. Si chiude sabato 24 settembre tornando al secolo scorso, con Vito Molinari – il regista che il 3 gennaio 1954 diresse la trasmissione inaugurale della Rai, da tutti riconosciuto come l’inventore del grande varietà televisivo italiano – in dialogo con Steve Della Casa – critico cinematografico, conduttore e autore della trasmissione Radio3 Rai “Hollywood Party”, regista e attuale Direttore del Torino Film Festival – per una serata dedicata al ricordo dei Fratelli De Rege, gli inventori della celebre gag “Vieni avanti, cetino!” Comici popolarissimi negli anni ‘30 e ’40, i due erano discendenti, all’epoca maldigeriti e ripudiati, della Casata dei Conti De Rege di Donato, a cui appartiene attualmente il Castello di Rocca Grimalda che ospita l’evento. In proiezione, il documentario “Ciccio e Bebè, ridere da nobili”, scritto da Franco Canevesio e diretto da Ciro Abd El.
I fratelli De Rege, sono stati la più celebre coppia di avanspettacolo tra le due guerre e hanno ispirato la comicità di molti tra i più grandi artisti della generazione successiva, dai Fratelli Maggio a Carlo Dapporto. Walter Chiari e Carlo Campanini, nel loro famoso sketch “Vieni avanti, cretino!”, ripresero proprio l’apertura del loro più celebre del numero. Nel 2001, Serena Dandini intitolò nello stesso modo una trasmissione Rai. In quell’occasione dichiarò: “Vieni avanti cretino!, la battuta che dà il titolo alla trasmissione, fu coniata dai fratelli De Rege che abbiamo eletto personaggi-simbolo della nostra inchiesta per via della loro capacità di trasformare la realtà in un nonsenso.”
“Ciccio e Bebè, ridere da nobili” (Italia, 2018) di Franco Canavesio e Ciro Abdel, il docufilm in proiezione a loro dedicato, è nato dall’idea del giornalista Franco Canevesio e dal suo incontro con Giovanna De Rege. La regia del film è di Ciro Abd El, la sceneggiatura è di Ciro Abd El, Franco Canevesio e Steven Gold; la produzione è dell’Associazione Castello di Rocca Grimalda mentre la produzione esecutiva è di Abc Video. Il film raccoglie le testimonianza di molti protagonisti del mondo dello spettacolo, dallo stesso Vito Molinari a Lillo e Greg, Marco Giusti, Simone Annichiarico, il figlio di Walter Chiari, Massimo Dapporto, Marco Salotti, Piero Pruzzo e Nicola Fano, autore dell’unico libro biografico sui due comici, intitolato “De Rege varietà. Biografia probabile di un duo comico”. Oltre a loro, una messe di voci di semplici spettatori che hanno aiutato a dipanare il filo dei ricordi.
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Steve Della Casa, critico cinematografico, giornalista, regista e docente, è l’attuale Direttore del Torino Film Festival. Nel 1974 è stato tra i fondatori del Movie Club di Torino, uno dei più importanti club di cinema italiani, è stato direttore del Roma Fiction Fest fino al 2014 e dal 1994 è autore e conduttore del programma Hollywood Party su Radio Rai3. Nel 1982 è stato tra i fondatori del Festival Cinema Giovani, poi Torino Film Festival, di cui è stato già direttore tra il 1998 e il 2002. Ex presidente di Film Commission Torino Piemonte tra il 2006 e il 2013, ha pubblicato molti testi dedicati alla storia del cinema, con un’attenzione particolare ai generi, dal western all’horror e alla commedia all’italiana. Il suo ultimo libro è “La recita dell’architetto. 1523 film e un videogioco” (Golem Edizioni, 2021). Ha scritto e curato la regia di alcuni documentari, presentati nei maggiori festival cinematografici italiani. Tra questi ricordiamo “I Tarantiniani” (Premio Speciale Nastri d’argento 2014), “Nessuno ci può giudicare” e “Perché sono un Genio! Le Tante Vite di Lorenza Mazzetti” (Premio Speciale Nastri d’argento 2017). Il suo ultimo film è “Django & Django”, dedicato a Quentin Tarantino e Sergio Corbucci.
Vito Molinari (Sestri Levante, 6 novembre 1929) ha debuttato come regista il 3 gennaio 1954 in occasione del programma inaugurale della Rai ed ha in seguito curato la regia di oltre duemila produzioni per la televisione italiana fra cui L’amico del giaguaro, La via del successo, Un due tre e l’edizione del 1962 di Canzonissima. Ha lavorato spesso insieme al comico torinese Erminio Macario, dirigendolo nei suoi migliori lavori televisivi: Macario uno e due (1975) e Macario più (1978). Negli anni Ottanta è stato regista anche di alcune serie televisive: Cinquant’anni d’amore nel 1982, di cui è anche sceneggiatore e Atelier nel 1986. Nel 1990 ha scritto, insieme a Mauro Manciotti, il libro Tutto Govi, una esauriente biografia del comico genovese. Nel 2006 ha curato lo spettacolo teatrale Umorista sarà lei. Nel 2009 ha realizzato il commento in video per la serie di 10 DVD Carosello – La storia di un mito.
Ingresso € 5
INFO E PRENOTAZIONI
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