Alam (2022)(Recensione di Catello Masullo)
Directed by
Firas Khoury |
Writing Credits (in alphabetical order)
Firas Khoury | … | (screenplay) |
Cast (in credits order)
Mahmood Bakri | … | Tamer | |
Mohammad Karaki | … | Shekel | |
Rest of cast listed alphabetically: | |||
Muhammad Abed Elrahman | … | Safwat | |
Saleh Bakri | … | Uncle Naji | |
Amer Hlehel | … | Tamer’s father | |
Jaboor Kawn | … | May | |
Sereen Khass | |||
Haithem Kokhon | … | The headmaster’s assistant | |
Riyad Sliman | … | Adel | |
Moez Toumi | … | The headmaster | |
Ahmad Zaghmouri | … | Rida (as Zaghmouri Ahmad) |
Produced by
Ossama Bawardi | … | co-producer |
Claire Gadéa | … | producer |
Naomie Lagadec | … | producer |
Marie-Pierre Macia | … | producer |
Music by
Faraj Suleiman |
Cinematography by
Frida Marzouk |
Film Editing by
Nadia Ben Rachid |
Art Direction by
Rabia Salifiti |
Costume Design by
Yasmine Khass |
Sound Department
Laure Arto | … | sound mixer |
Elias Boughedir | … | dialogue editor |
Carole Verner | … | sound editor |
Camera and Electrical Department
Haikal Bouhamed | … | key grip |
Editorial Department
Vincent Amor | … | colorist |
Tom Massiani | … | assistant editor |
Sinossi: “Alam”, diretto dall’esordiente Firas Khoury, rappresenta con attenzione e dettagli un clima di odio che in Israele esiste ormai da anni. Il conflitto politico-militare e territoriale che vede contrapposti arabi palestinesi e israeliani va avanti dai primi anni del ‘900 e nel tempo ha causato innumerevoli morti, guerre sanguinose e massacri. In “Alam” viene ad esempio ripresa la “pulizia etnica” data 1948, e la successiva nascita dello Stato di Israele, un giorno di lutto per i palestinesi durante il quale si festeggia l’Indipendenza di Israele. Tragedie negate, bandiere bruciate e lezioni di Storia che insegnano eventi distorti portano i giovani a ribellarsi, ma si tratta di una ribellione non violenta. I giovani arabi palestinesi vorrebbero sostituire la bandiera israeliana con quella palestinese, manifestare, poter conoscere anche quella che è la loro Storia. Ma la repressione è invece dura e violenta. Il conflitto e lo scontro tra palestinesi e israeliani investe chiunque: dai più indifferenti ai più combattivi, da chi non sa e non vuole sapere cosa è accaduto negli anni e chi invece ricorda i parenti uccisi durante le guerre.
Recensione di Catello Masullo: Un coraggioso film palestinese che è ulteriore, efficace illustrazione di un conflitto senza fine tra la popolazione israeliana e palestinese. Un conflitto insanabile in cui nessuna delle due parti è disponibile a fare un passo verso l’altro, a sedersi ad un tavolo di comune discussione. Un conflitto che non avrà mai fine se invece di gettare acqua sul fuoco si continua a gettare benzina. Pur comprendendo le ragioni di ciascuna delle parti, incitare alla ribellione i ragazzi palestinesi più giovani non è forse la strada migliore per risolvere la problematica con il numero minore possibile di tragedie. Il film è vibrante e coinvolgente. Illustra bene la situazione invivibile in cui si trovano gli studenti, e non solo. Bravi i giovani interpreti, ben diretti dall’esordiente Firas Khoury.
Curiosità: “Alam” in lingua araba vuole dire “bandiera”. Significativo al proposito quanto dice uno dei giovani protagonisti all’altro : “Mio padre mi diceva che la liberazione inizia con l’issare la propria bandiera, e che il compimento della liberazione è bruciarla”.
Valutazione sintetica: 7