Boris 4 (Recensione di Rossella Pozza)

Boris 4 (Recensione di Rossella Pozza)

La quarta stagione di Boris è composta da 8 episodi da circa 30 minuti l’uno tutti rilasciati il 26 ottobre 2022.

La serie è scritta e diretta da Giacomo Ciarrapico e Luca Vendruscolo, già autori delle tre stagioni e del film. I due hanno accettato di scrivere la quarta stagione anche in ricordo di Mattia Torre, autore come loro di tutte e tre le stagioni e del film, scomparso nel 2019. La serie è prodotta da Lorenzo Mieli per The Apartment, società del gruppo Fremantle.

 

ATTORI:

Francesco Pannofino: René Ferretti

Pietro Sermonti: Stanis La Rochelle

Carolina Crescentini: Corinna Negri

Alessandro Tiberi: Alessandro

Paolo Calabresi: Augusto Biascica

Caterina Guzzanti: Arianna Dell’Arti

Carlo De Ruggieri: Lorenzo

Luca Amorosino: Alfredo

Valerio Aprea: Sceneggiatore 1

Massimo De Lorenzo: Sceneggiatore 2

Andrea Sartoretti: Sceneggiatore 3

Ninni Bruschetta: Duccio Patanè

Antonio Catania: Diego Lopez

Eugenia Costantini: Cristina Avola Burkstaller

Cecilia Dazzi: Ana Canestri

Giorgio Tirabassi: Glauco

Corrado Guzzanti: Mariano Giusti/Padre Gabrielli

Massimiliano Bruno: Nando Martellone

Karin Proia: Karin

Andrea Purgatori: avvocato Kalemzuck

Nuovi ingressi
Giulia Anchisi
Raffaele Buranelli
Aurora Calabresi
Astrid Casali
Andrea Lintozzi
Emma Lo Bianco
Cristina Pellegrino
Edoardo Pesce
Alessio Praticò
Nina Torresi

Purtroppo, non ci sarà Roberta Fiorentini: l’interprete di Itala è infatti venuta a mancare nel 2019.

 

 

Recensione di Rossella Pozza: Mattia Torre, Luca Vendruscolo e Giacomo Ciarrapico hanno ideato una serie che ha del miracoloso, BORIS. Che ha cambiato e sconvolto tutte le regole e i linguaggi delle serie tv. Una serie di trovate che definire geniali è una diminutio. Qualità di scrittura elevatissima, ritmo scatenato, invenzioni continue, gag irresistibili. Successo clamoroso e crescente. Obbligatorie lestagioni successive. E siamo alla quarta. Che non delude le aspettative. Anzi. La prematura scomparsa del grande Mattia Torre aveva fatto temere l’arresto della serie. Dopo una riflessione non breve,  e tante richieste e pressioni, si è deciso di rimettere in piedi la produzione, anche in omaggio allo stesso. La genialità di mostrare il processo di scrittura in scena è forse la trovata migliore, con i due sceneggiatori superstiti (interpretati da attori spassosissimi) che prendono direttive dall’iirestibile fantasma del terzo sceneggiatore, quello più bravo, e che risolve sempre tutti i problemi nel modo più intelligente e brillante. Boris in origine era su Fox. La quarta serie  è su Disney+, che ha dato totale carta bianca, anche e soprattutto di fare satira sulla stessa catena tv, prendendo in giro ferocemente le classi dirigenti dei grandi network, degli algoritmi che decidono se certe storie e scene sono accettabili oppure no, e così via. Boris è corrosiva, urticante fino alla cattiveria. Ma, anche per questo estremamente piacevole. Il grottesco e l’assurdo sono usati in modo sublime. Le battute sono irresistibili. Gli attori che lavorano assieme da 15 anni si riconoscono a memoria ed hanno sviluppato una chimica che passa dallo schermo come da pressione osmotica. Da non perdere.

Valutazione sintetica: 8.5