I MORTI RIMANGONO CON LA BOCCA APERTA (Recensione di Catello Masullo)
Un film di Fabrizio Ferraro
SINOSSI : 1944. Appennino centrale. Il paesaggio innevato è testimone della fuga di quattro partigiani braccati. Mentre vagano nella tormenta in cerca di un riparo, incontrano una giovane ragazza.
trailer | https://youtu.be/hXnD-tMOAsk pagina ufficiale | rebrand.ly/thedead
CREDITI
Durata e formato 84’, 16/9 – B/N
Lingua originale Italiano
Anno di produzione 2022
Fabrizio Ferraro Sceneggiatura, Fotografia, Montaggio, Regia
Antonio Catanese Aiuto regia
Marta Reggio Collaborazione al Montaggio
Corrado Chiatti Camera
Simone Frati Suono
Claudio Toselli Mix audio
Attori: Emiliano Marrocchi Domenico D’Addabbo Fabio Fusco Olimpia Bonato Antonio Sinisi Attore Attrice Attore Marcello Fagiani Fabrizio Ferraro
Federica Formaggi e Caterina Colaci Costumi e Scenografia
Sebastiàn Vogler Design artistico
Produttori: Lluís Miñarro Fabio Parente Marta Reggio Produttore Produttore Produttore
Maria Riera Segretaria di produzione
Xavier Arnaiz Coordinatore di produzione
NOTA DELL’AUTORE Cosa ci dicono i morti e perché difficilmente ci mettiamo ad ascoltarli? Continuamente ci dicono qualcosa… anche di questo nostro presente, un Piano fisso bianco. Certo, le immagini potranno aiutarci purché si astengano dal dire. Allora, forse, finalmente riusciranno ad incontrare la vita pulsante nel momento stesso del suo farsi e a farci sentire che le nostre grandi paure non vengono mai dal futuro ma dal passato, come ci ricorda Primo Levi.
L’AUTORE
Fabrizio Ferraro ha diretto nel 2000 e 2 0 0 1 l a M o s t r a C i n e m a t o g r a fi c a Internazionale di Terzo Cinema al Palazzo delle Esposizioni di Roma. Nel 2006 ha pubblicato con Derive/Approdi il B re v i a r i o d i e s t e t i c a a u d i o v i s i v a amatoriale-Natura, immagine, etica. Tra il 2006 e il 2008 ha realizzato un’opera in 4 parti sull’Amatorialità. Da allora ha diretto sei lungometraggi e quattro documentari, tutti distribuiti in sala in Italia e trasmessi da RaiTre-Fuori Orario. La gran parte dei suoi film è stata presentata in anteprima internazionale nei principali Festival Europei, come Berlinale, IFFR Rotterdam, Viennale, Torino Film Fest, FidMarseille, Cinéma du réel e programmata nelle principali cineteche (Lisbona, Barcellona, Lubiana, ZKM, Museo del Cinema di Torino, Palazzo delle Esposizioni Roma tra gli altri). Ad ottobre 2021 la Viennale ha organizzato una retrospettiva a lui dedicata: C i n e m a t o g r a p h y . Th o u g h t s a n d imagination.
FILMOGRAFIA 2006/2008 – Tetralogia di film-studio sull’amatorialità (documentario) – 4×60’ 2009 – Je suis Simone – La condition ouvrière (documentario) – 82’ 2010 – Piano sul pianeta – Malgrado tutto, coraggio Francesco! (fiction) – 80’ 2011 – Ethos (verrà presto il giorno in cui gli attori e le attrici non crederanno più che le loro maschere e i loro costumi siano essi stessi) (documentario cortometraggio) – 30’ 2011– Penultimo Paesaggio (fiction) – 114’ 2013 – Quattro notti di uno straniero (fiction) – 90’ 2015 – Wenn aus dem Himmel… (Quando dal Cielo) (documentario) – 95’ 2016 – SebastianO (fiction) – 90’ 2017 – Colossale Sentimento (documentario) – 83’ 2018 – Les Unwanted de Europa (Gli Indesiderati d’Europa) (fiction) – 112’ 2020 – Checkpoint Berlin (documentario) – 62’ 2021 – la veduta luminosa (fiction) – 88’
CONTATTI
PASSEPARTOUT Società Cooperativa Sociale Integrata arl Via Castelguidone 4 – 00159 Roma Tel. +39 3283410104 boudu@boudu.it www.boudufilm.net EDDIE SAETA, s.a.u. Plaza Narcís Oller 6, Local 3 08006 Barcelona T: +34 934 677 040 M: +34 676 577 327 eddie@eddiesaeta.es www.eddiesaeta.es Press agent: Graziella Travaglini pressboudu@gmail.com
Recensione di Catello Masullo: Il nuovo Direttore Artistico della Festa di Roma, Paola Malanga, selezionando questo film nel Concorso principale del Festival, ha dato un segnale inequivocabile. Un film di rigorosa ricerca e di alta qualità cinematografica come I MORTI RIMANGONO CON LA BOCCA APERTA sarebbe andato, nella migliore delle ipotesi, nella sezione Orizzonti alla Mostra di Venezia oppure in quella Un Certain Regard a Cannes, ma mai in concorso. Come lamentava il regista di questo film, Fabrizio Ferraro, in occasione della presentazione al Festival, si è stufato di sentirsi dire “il tuo film è il migliore di tutti, ma non lo possiamo mettere nel concorso”, come fosse un elogio della mediocrità. In effetti il film ha una forte impronta autoriale, rifugge dalla facile spettacolarità, dalla velocità imposta dal mainstream hollywoodiano. Si rivolge ad un pubblico dal palato fine. Ha un linguaggio cinematografico originale e mai banale. È connotato da forte ambizione. E, come tutti i film che usano linguaggi non omologati, rischiano di perdere l’attenzione dello spettatore medio (dis)educato dal cinema commerciale. Vedendo il film mi è venuta in mente una impertinenza, che oserei condividere con il lettore: mi sono chiesto come avrebbe chiuso un suo commento il mitico Bertarelli, storicamente il massimo stroncatore del cinema cosiddetto “colto”, probabilmente così: “I morti rimangono con la bocca aperta, come gli spettatori, dagli sbadigli”.
Valutazione sintetica: 7