JAZZ SET (Recensione di Catello Masullo)

JAZZ SET (Recensione di Catello Masullo)

Un film di Steve Della Casa e Caterina Taricano

SINOSSI: lungometraggio dedicato all’incontro tra la musica cantautorale italiana e il jazz, per mostrare cosa può succedere a una canzone popolare – la più bella, la più nota – riletta dal linguaggio jazz, quindi completamente ad improvvisazione.

 

Recensione di Catello Masullo: Il film si apre con il decano del jazz italiano, Lino Patruno, che ci racconta l’origine del jazz, probabilmente non nota ai più. Inventato dai siciliani emigrati negli USA, con gli strumenti musicali portati dalla Sicilia. Nick La Rocca e Tony Sbarbaro fondarono la “Original Dixieland Jass Band”, nel 1916 a New Orleans e furono i primi a registrare un album di jazz. Inizialmente il genere fu chiamato “Jass”, con due “s” finali. Ma i ragazzini impertinenti strappavano la “J” dai manifesti e restava solo “ass”, con il noto significato volgare in lingua inglese. E quindi il nome doveva cambiare. Si pensò dapprima a Jazs, e poi definitivamente Jazz. All’origine di tutto la poesia. Uno straordinario gruppo di jazzisti, composto da Fabrizio Bosso, Fabio Massimo Colasanti, Roberto D’Aquino, Alfredo Golino, Massimo Moriconi, Simone Salza, Elisabetta Serio, Arturo Valiante, interpreta in chiave jazz i brani più popolari dei grandi autori italiani contemporanei, tra cui Mina, Lucio Dalla e Pino Daniele. La struttura del film è tradizionale, alternando interviste ai protagonisti con la esecuzione dei brani. La magia della musica prevale su tutto. Per uno spettacolo avvolgente, avvincente, colto e godibilissimo. Da non perdere.

 

Valutazione sintetica: 8