War – La guerra desiderata (2022) (Recensione di Catello Masullo)

WarLa guerra desiderata (2022) (Recensione di Catello Masullo)

War (2022)

Directed by 

Gianni Zanasi

Writing Credits  

Gianni Zanasi (story)
 
Lucio Pellegrini (screenplay) and
Michele Pellegrini (screenplay)

Cast (in credits order)  

Edoardo Leo Tom
Miriam Leone Lea
Giuseppe Battiston Mauro
Carlotta Natoli Antonella
Stefano Fresi Maurizio
Antonella Attili Madre di Lea
Massimo Popolizio Ex generale Benedetti
Bruno Todeschini Gregoire
Anna Mouglalis Dama dei fiori
Marco Tè Fratello di Lea
Paolo Briguglia Claudio
Daniele De Angelis Il Piccolo
Sergio Pierattini Adri
Teco Celio Franco
Filippo De Carli Enrico
Agnese Claisse Chiara
Lorena Cesarini Lisa
Barbara Alberti Violinista
Rest of cast listed alphabetically:
Simone Guarany Generale
Mauro Negrini Impiegato alla motorizzazione

Produced by 

Rita Rognoni producer

Cinematography by 

Michele D’Attanasio

Casting By 

Maurilio Mangano

Production Design by 

Tonino Zera

Art Direction by 

Marco Bagnoli

Makeup Department 

Valentina Iannuccilli makeup department head
Sara Lombardi key hair stylist (credit only)
Giulia Riccardizi makeup artist

Production Management 

Luca Edo Russot production manager
Bernardo Vesigna production manager

Second Unit Director or Assistant Director 

Monika Habilaj second second assistant director
Vincenzo Rosa assistant director

Sound Department 

Paolo Amici sound effects editor
Federico Amodio sound effects editor
Vincenzo Ciancia foley editor
Samuel Desideri intern
Carlo Missidenti sound
Daniele Quadroli sound effects editor
David Quadroli sound effects editor
Gianluca Tamai boom operator

Visual Effects by 

Valentina Bevilacqua junior compositor: GenialogicFX
Diego Boccia digital compositor
David Catalano digital compositor
Massimo Cipollina visual effects supervisor
Sabrina Cudemo digital compositor
Valerio Di Nitto digital compositor
Antonio Di Pierno digital compositor
Claudio Falconi vfx supervisor: Proxima Milano
Domenico Giampaglia digital compositor
Marco Melaranci digital compositor
Gianni Melito digital compositor
Dimitri Nube digital compositor
Yahor Palishchuk CG Supervisor: Lightcut Film
Diego Zura Puntaroni digital compositor
Dafne Sartori digital compositor: GenialogicFX
Noemi Sartori digital compositor: GenialogicFX
Simone Sasso 3D Generalist

Stunts 

Federico Benvenuti stunt performer
Mattia Bisonni stunt performer
Federico Diust stunts
Alessandro Novelli stunt coordinator
Emiliano Novelli stunt coordinator
Marco Pancrazi assistant stunt coordinator

Camera and Electrical Department 

Raffaele Alletto key grip
Agostino Baffetti electrician
Matteo Carlesimo B Cam Operator
Danilo Caruso first assistant camera
Leonardo Chillemi video assist
Simone Cirillo second assistant camera
Emiliano Costantini grip
Arianna Del Grosso behind the scenes
Raffaello Dileo electrician (as Raffaello di Leo)
Giovanni Gebbia A Cam Operator/Steadicam Operator
Roberto Gentili camera/steadicam operator: b camera
Jacopo Ligozzi assistant camera
Massimo Lobue grip
Stefano Massa data manager
Marco Raimondi gaffer
Roberto Torsellini grip
Dario Tosti electrician

Animation Department 

Davide Testaverde 3D Animator

Casting Department 

Chiara Polizzi Casting France

Editorial Department 

Sergio Cremasco colorist

Location Management 

Simona Prosperi location scout

Script and Continuity Department 

Laura Orrù script supervisor

Additional Crew 

Francesca Repetti assistant production coordinator

 

Sinossi: Tom, laureato in lingue romanze, alleva vongole, a dimostrazione che “spesso le cose non hanno un perché”. Lea, la figlia maggiore del Vice Ministro della Difesa, fa la psicoterapeuta all’Asl. Costretti dalla burocrazia a scontrarsi, i due si ritrovano testimoni e coinvolti nella folle escalation che li circonda, e che sta spingendo Spagna e Italia verso una guerra, nel cuore stesso dell’Europa. Giorno dopo giorno vediamo cambiare i sentimenti e le paure della gente, sempre più incapace di affrontare una situazione considerata impossibile e definitivamente stanca di sopportare ancora la realtà che li circonda. Ma non è facile scegliere il male minore o a quale causa votarsi.

 

Recensione di Catello Masullo: Una scritta posta ad esergo iniziale di “War – La guerra desiderata” di Gianni Zanasi precisa che il film è stato scritto nella primavera del 2019, tre anni prima dell’invasione russa dell’Ucraina. Oggi ha un sapore decisamente profetico. Quando la Russia ha invaso l’Ucraina, Zanasi era in sala di montaggio ed è stato avvisato con un messaggio da un amico che gli dava, appunto del profeta. Come ha precisato lo stesso regista alla presentazione del film alla Festa di Roma: “io non prevedo il futuro, è il futuro che sta andando all’indietro. Mi auguro, nell’orrore di quello che sta succedendo, che il cinema possa ancora una volta rimettere il futuro dove è giusto che stia. Dopo il presente”. Questo film ha un forte impatto, non lo si può negare, anche e soprattutto per i climi di guerra che tornano in Europa dopo 70 anni di pace, quando tutti pensavano non fosse più possibile. Dal punto di vista cinematografico non tutto va liscio come l’olio. Alcuni snodi narrativi non appaiono sufficientemente giustificati. L’acceleratore sui toni del grottesco a volte sembra troppo pigiato. E le rotture della credibilità sono forse un po’ troppe. Zanasi, comunque sa raccontare e dirige uno stuolo di attori di grande qualità.

 

Curiosità, ho chiesto al regista: “Gianni, immagino che hai fatto ricerche sulle origini delle guerre. Che idea ti sei fatta sulle cause principali? A parte quelle ufficiali, quali religioni, divergenze come quella della sorte di prigionieri stranieri come nel film, e, soprattutto gli interessi economici (“c’est l’argent qui fait la guerre”), hai trovato tra le cause principali il testosterone? Se ci fossero più donne a comandare ci sarebbero meno guerre?”. Questa la risposta di Gianni Zanasi: “se fosse così sarebbe tutto molto più semplice. Ogni tanto si incontrano donne che non scherzano a testosterone. Credo che abbia a che fare con il fatto che il conflitto è un motore del mondo. Dell’uomo. Dentro di noi c’è conflitto. Senza conflitto non c’è storia, non c’è mistero. Non c’è il film. Luca ama Lea. Il conflitto non solo è inevitabile, ma è anche vitale. Produce sentimenti e complessità. La guerra è un’altra cosa. Non mi sento di poter dire cosa far nascere una guerra. Da questa primavera sono orrificato. Come ci volessero portare ad una realtà in bianco e nero. L’orrore che mi arriva è terribile. Penso che i film hanno il potere di far emergere anche violentemente la complessità dell’amore. In questo piccolo possiamo cercare di fermare l’orrore.

Valutazione sintetica: 6.5