RIFF AWARDS 2022
Annunciati i vincitori della XXI edizione del Rome Independent Film Festival
Miglior Lungometraggio Italiano è “Un mondo fantastico” di Michele Rovini Miglior Lungometraggio internazionale “Alice” di Krystin Ver Linden
Miglior documentario italiano “Il paese delle persone integre” di Christian Carmosino Mereu miglior documentario internazionale “Moruroa Papa” di Paul Manate Raoux
Miglior Corto Italiano è “Super Jesus” di Vito Palumbo e miglior corto Internazionale “Adriana In Oblivion” di Elena Piquer |
Annunciati i vincitori della XXIa edizione del RIFF – Rome Independent Film Festival diretto da Fabrizio Ferrari, che ha visto 85 opere in concorso provenienti da Italia, Germania, Polonia, Ucraina, Svizzera, Spagna, Portogallo, Francia, Brasile, Russia, Israele, Cina, Irlanda, Belgio, Usa tra documentari film e corti a rappresentare il cinema indipendente contemporaneo: 15 anteprime mondiali, 10 anteprime europee e 50 anteprime italiane e un fitto programma di eventi collaterali, incontri e masterclass.
Le Sezioni del concorso: Feature film, International documentary, National documentary, International short, Italian short, Animation short, Sudent short e le sezioni per le sceneggiature e soggetti. La giuria chiamata a giudicare i film ha visto in campo: lo scenografo Federico Annicchiarico; la produttrice Adriana Bruno; gli attori Domenico Centamore e Filippo Luna; il regista Lorenzo Gioielli; la executive producer Ilaria Zazzaro e la giornalista cinematografica Nadia Zavarova.
Miglior lungometraggio internazionale è Alice di Krystin Ver Linden (USA). “Una storia originalissima girata con grande maestria; una bellissima fotografia che racconta perfettamente personaggi e luoghi sempre al servizio della regia. Uno stile pulp abbinato ad una storia cruda ma comunque raccontata con estrema sensibilità, e poi, che colonna sonora!!!”
Premio Miglior Lungometraggio Italiano a Un Mondo Fantastico di Michele Rovini. “Un vero esempio di cinema indipendente, quello fatto davvero senza tecnicismi. Il perfetto esempio dove la storia, comunque sia raccontata, è sempre interessante. Graziano e Igor ci portano in un mondo scanzonato, un po’ alla “i vitelloni” di Fellini. Sono uno l’opposto dell’altro anche se poi di fondo sono molto simili. Michele Rovini sceglie l’estate come ambientazione e ci prende alla grande, perché è il sudore sulla fronte dei personaggi oltre che le ciabatte di Graziano a regalarci un senso di intimità che diminuisce la distanza tra lo spettatore e lo schermo.”
Una menzione speciale va a Corsa abusiva di Andrea Bifulco. Per aver composto un’opera prima coraggiosa e raffinata nella sua apparente semplicità, con uno sguardo non banale su una Napoli mai iconografica, ma estremamente viva e disperata. Un film politico nel senso più alto del termine, sostenuto da una sceneggiatura millimetrica e impreziosito da interpretazioni tutte essenziali e perfette, con un Gennaro Maresca più vero del vero nella sua inevitabile discesa all’inferno”.
Un Premio Speciale al Miglior Produttore Indipendente va ad Alessandro Gatto per Troppa Famiglia di Pierluigi di Lallo
Premio R.A.S.I. al Miglior interprete: Sveva Alviti per il ruolo di Lea in Tra le onde di Marco Amenta
Premio Miglior Documentario Italiano Il Paese delle Persone Integre di Christian Carmosino Mereu. “Per la capacità ed il coraggio di dare voce agli ultimi, a coloro che solitamente non possono o forse non devono parlare. Questa la forza di questo prezioso film: mostrare quello che i media mainstream molto spesso nascondono. Un flusso di coscienza che si dipana in un diario off del regista attraverso un alto senso di etica delle immagini e dei fatti che condivide con lo spettatore attraverso i suoi quattro protagonisti e la loro speranza che il proprio paese possa presto diventare davvero libero e giusto”
Menzione speciale a Come Una Vera Coppia di Christian Angeli. “Per la delicatezza con cui il regista mette in scena intimità e incomprensioni, entusiasmi per un possibile futuro e meditate disillusioni, leggerezza e senso di responsabilità di sei giovani coppie. Per la capacità di affrontare con grande dolcezza e rispetto la ‘diversità’ e un tema che ci accomuna tutti: riuscire a vivere la propria esistenza ed i propri affetti recidendo quel cordone ombelicale a volte troppo ingombrante, quello con la famiglia”
Premio Miglior Documentario Internazionale Moruroa Papa di Paul Manate Raoux (Francia). “Per il racconto intimo e mai scontato che il regista restituisce al pubblico attraverso la sua camera. Un film su un padre che si avvicina, si rivela e su un figlio che fa fatica a comprendere le ragioni del proprio genitore. Un film sull’eredità e la memoria, la filiazione e la trasmissione con un interessante uso delle immagini di repertorio e di archivio familiare”
Menzione speciale a Vento Na Fronteira di Laura Faerman e Marina Weis (Brasile).”Per la chiarezza con cui le due registe parlano di un tema antico, che si perde nella notte dei tempi e che riguarda tutti prescindere dalla nazionalità, dal colore della pelle: il diritto di una comunità a curare le terre dei propri antenati e dalla parte opposta, le ragioni del potere e della speculazione. Un messaggio prezioso quello che lanciano le due registe: perseverare con fede nella forza spirituale dei nostri antenati e negli elementi della Natura”
Il Premio al Miglior Corto Italiano va a Super Jesus di Vito Palumbo. I miracoli esistono solo nelle favole, per Vito Palumbo regista del film Super Jesus. “Evidentemente non è cosi, i miracoli esistono, e sono terreni e siamo noi stessi a compierli quando crediamo, quando amiamo, quando siamo capaci di metterci nei panni della sofferenza degli altri. L’incontro tra Ugo che non crede è sfiduciato e pensa che solo andando via si può fare una rivoluzione e Carlo un bambino schiavo della Malattia, produce un profondo cambiamento in Ugo che troverà il suo credo. Di questi tempi si ha bisogno di storie come queste, che ispirano che si fanno modello, che raccontano che la fede degli uomini e negli uomini può fare la differenza”
Una menzione speciale della giuria va a 64.815 di Antonella Sabatino e Stefano Blasi. “Per il tema trattato: La plastica diventerà il cibo del futuro? l’orribile e catastrofica previsione diventa realtà dentro al film. Il msg è potente e fa riflettere sui nostri stili di vita e su come ancora non facciamo abbastanza Per il nostro pianeta”.
Il Premio Rai Cinema Channel, del valore di € 3.000, che consiste in un contratto di acquisto dei diritti web e free tv del corto, da parte di Rai Cinema Channel e godrà della visibilità su www.raicinemachannel.it, sui suoi siti partner e, a discrezione dei responsabili delle reti, sui canali RAI, va a Letizia di Francesco Manzato. “Un film che fa trapelare un forte senso di realtà, che aiuta lo spettatore ad empatizzare con i protagonisti, ben diretti da una mano registica asciutta e decisa pronta ad andare oltre”.
Premio Miglior Corto Internazionale Adriana In Oblivion di Elena Piquer (Spagna). “per la semplicità ed ironia con le quali il regista parla del processo creativo di un autore che inventa e scrive una storia. Processo complicato e individuale”.
Per il Miglior Corto per le Scuole di Cinema Fatjona di Steve Bache (Germania).
Miglior Corto Animato è Think Something Nice di Claudius Gentinetta (Svizzera).
Il Premio alla Miglior Sceneggiatura per un Lungometraggio va a L’ultimo lenzuolo bianco di Gisella Orsini, Alessandro Ruzzi e Gennaro Capasso Per la miglior sceneggiatura per cortometraggio è stato premiato Dieci Secondi di Roberta Palmieri Il Premio al Miglior Soggetto per un Lungometraggio va a Piccole parti di Riccardo Basso.
Il RIFF – Rome Independent Film Festival, è realizzato con il contributo e il patrocinio della Direzione Generale Cinema – Ministero della Cultura, dell’Assessorato alla Cultura e Politiche Giovanili della Regione Lazio. Il progetto, promosso da Roma Capitale-Assessorato alla Cultura, è vincitore dell’Avviso Pubblico Contemporaneamente Roma 2020 – 2021 –2022 curato dal Dipartimento Attività Culturali ed è realizzato in collaborazione con SIAE.
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