Dante (I) (2022) (Recensione di Catello Masullo)

Dante (I) (2022) (Recensione di Catello Masullo)

(credits da IMDB, sinossi da MyMovies)

 

Directed by 

Pupi Avati

Writing Credits (in alphabetical order)  

Pupi Avati
Giovanni Boccaccio (essay)

 

 

Sinossi: 1350. Dopo la morte di Dante, Boccaccio riceve il compito di consegnare alla figlia del sommo vate dieci fiorini d’oro come “risarcimento tardivo dell’ingiustizia patita”. Giovanni, grande ammiratore del poeta defunto, accoglie l’incarico come un onore, mettendosi in viaggio per ripercorrere i luoghi che Dante ha attraversato nel corso del suo esilio. Durante il cammino ripercorrerà gli episodi salienti della vita del poeta, dall’incontro con Beatrice all’amicizia con Guido Cavalcanti, dalle guerre fra Bianchi e Neri all’ingresso in politica come priore fino all'”esilio infinito”. Intessuti nella trama emergono i personaggi della Divina Commedia, da Paolo e Francesca al Conte Ugolino, sottoforma di racconti raccolti da Dante lungo il suo peregrinare.

Cast (in credits order)  

Sergio Castellitto Giovanni Boccaccio
Alessandro Sperduti Dante Alighieri giovane
Carlotta Gamba Beatrice Portinari
Enrico Lo Verso Donato degli Albanzani
Nico Toffoli Ser Manetto Donati
Ludovica Pedetta Gemma Donati giovane
Erika Blanc Gemma Donati anziana
Alessandro Haber Abate di Vallombrosa
Mariano Rigillo Meneghino Mezzani
Paolo Graziosi Alighiero di Bellincione
Leopoldo Mastelloni Bonifacio VIII
Patrizio Pelizzi Fazio da Micciole
Rino Rodio Simone de’ Bardi
Valeria D’Obici Suor Beatrice
Romano Reggiani Guido Cavalcanti
Giulio Pizzirani Dante Alighieri anziano
Milena Vukotic Rigattiera
Rest of cast listed alphabetically:
Enrico Beruschi Cameo
Gianni Cavina Piero Giardina
As Chianese Boccaccio’s Friar Confessor
Cesare Cremonini Lottieri
Stefano De Sando Narratore (voice)
Leonardo Della Bianca Francesco Alighieri
Morena Gentile Donna gozzuta
Asia Gianese Gemma Donati Sposa
Holly Irgen Zia di Gemma Donati
Valentina Lombardi Prostituta
Eliana Miglio
Elisa Pierdominici Violante
Eleonora Pieroni Nun
Giulia Pizziconi
Sofia Vittoria Renzi Beatrice’s sister
Andrea Santonastaso
Ginevra Toffoli
Augusto Zucchi

Produced by 

Antonio Avati producer

Music by 

Rocco de Rosa (original music by)
Lucio Gregoretti (original music by)

Cinematography by 

Cesare Bastelli

Film Editing by 

Ivan Zuccon

Production Design by 

Laura Perini

Costume Design by 

Andrea Sorrentino

Makeup Department 

Ciro Di Maio assistant hair stylist / hair stylist
Alessandro Durante hair designer / key hair stylist
Andrea Giomaro prosthetic makeup artist
Francesca Giorgino makeup artist
Rosa Nives Giurano hair stylist
Federico Laurenti key makeup artist
Andrea Sorrentino make up designer/hair designer: concept and supervision

Production Management 

Cristina Bravini production manager (as Maria Cristina Bravini)
Antonio Gallo head of production
Gianfranco Musiu production manager
Luca Servini Producer Assistant

Second Unit Director or Assistant Director 

Mariantonia Avati second unit director
Roberto Farina first assistant director
Riccardo Marchesini first assistant director
As Chianese assistant director (uncredited)

Art Department 

Marco Valerio Gallo storyboard artist

Sound Department 

Eugenio Cerocchi boom operator
Andrea Doni dialogue editor
Emanuele Giunta boom operator
Pompeo Iaquone sound
Cesare Seclì boom operator
Damiano Silva re-recording mixer

Visual Effects by 

Leo Bugatto digital compositor
Luigi Caporilli Razza digital compositor
Nicola Cipollini digital compositor
Antonio Concilio visual effects coordinator
Gianluca De Petris compositor
Camilla Garofalo cg artist
Davide Mazzetti digital compositor
Tiziano Palumbo Enviroment Artist
Marco Panetta cg artist
Alessio Pericò digital compositor
Alessio Simondi CG supervisor
Daniele Tomassetti visual effects producer
Fabio Tomassetti visual effects supervisor

Stunts 

Vittorio Nencini animal handler / horse master / stunt horse coordinator

Camera and Electrical Department 

Valerio Niccolò Casini additional first assistant camera: “b” camera
Fausto Castelli gaffer
Davide Ceccato first assistant camera: second unit
Luca D’Amato Data Manager
Fabio Langella electrician
Roberto Magrini electrician
Andrea Marchi video assist
Carlo Molinari second assistant camera
Riccardo Porfirio D.I.T.
Luca Ranzato camera operator : “B” camera
Alessandro Ruggeri camera operator/steadicam : “A” camera
Thierry Ancilotto Toto second assistant camera: second unit
Nicola Vasquez electrician

Costume and Wardrobe Department 

Alicino Alessia costume assistant
Rita Cappadonna costume aging and dying assistant
Alessandra Carta costume assistant weekly: references research
Piera Cimino costume cutter & maker
Maria Luisa Corda wardrobe
Stefania Corsetti first assistant costume designer
Vanna Donatone Seamstress
Moris Verdiani costume continuity assistant

Editorial Department 

Fabio Crisante Digital conform editor
Andrea Gargano Final Colorist
Rita Mauro first assistant editor
Valerio Pietroniro assistant editor

Music Department 

Rocco de Rosa original score
Lucio Gregoretti original score
Simone Sciumbata Music Mix & Mastering / music recordist

Script and Continuity Department 

As Chianese script supervisor

Additional Crew 

Gianni Giuliano voice dubbing (uncredited)

 

     

 Recensione di Catello Masullo: Film molto ambizioso, nel quale sembra vedere condensato tutto quello che i fratelli Avati hanno imparato in oltre mezzo secolo di cinema ai più alti livelli. Non un film poetico, ma un film di poesia, di come se ne vedono di rado. Con una trovata drammaturgica geniale per raccontare il difficilmente raccontabile Sommo Poeta. Quella di raccontarlo, dopo la morte, tramite il viaggio del suo più grande ammiratore dell’epoca, il grande Giovanni Boccaccio. Materializzato da un enorme Sergio Castellitto, cui si deve conferire il ruolo di co-autore nella costruzione del personaggio. Avati, per la prima volta in 54 film, non ha chiesto al suo attore protagonista di fare prove prima di girare. Per cogliere l’emozione e la genuinità della prova attoriale nel suo crearsi e manifestarsi e come portato della grande discussione e condivisione del progetto tra autore e interprete. Come nella scena, bellissima, in cui a Boccaccio viene consegnata una lettera autografa di Dante, in cui confessa di non essere potuto recarsi ai funerali dello zio, per mancanza di armi e di cavallo (a testimonianza dello stato di estrema indigenza in cui si trovava, che l’emerito dantista Emilio Pasquini, prematuramente scomparso causa Covid, aveva raccomandato ad Avati di mettere in evidenza) alla lettura della quale Castellitto reagisce con uno scoppio di scoramento, immergendo la sua faccia nella lettera e singhiozzando all’interno della stessa. Una improvvisazione fuori copione, che è stata tenuta nella edizione finale, come straordinario regalo alla fragilità maschile ed alla verità della storia. Il film ha un impianto produttivo grandioso, ricostruzione meticolosa, ricerca di location in borghi credibili e verosimili (per la più parte in Umbria), costumi curatissimi, scenografie che sono tributarie degli affreschi dell’epoca (come nell’ultima scena girata in vita da Gianni Cavina, in una stanza ispirata ad un affresco di Palazzo Trinci a Bevagna).  Da non perdere. Da far vedere in tutte le scuole.

Curiosità, ho chiesto al produttore: “per far riposare Pupi, una domanda ad Antonio, su quali siano state le sfide produttive di un film così filologico e sontuoso. Avete girato solo nei borghi reali, oppure avete costruito qualcosa nei teatri di posa? E poi una curiosità, per quali effetti avete impiegato il mitico Sergio Stivaletti?”. Questa la risposta di Antonio Avati; “è piuttosto dal vero, solo a Cinecittà ricostruita una battaglia. Ed altri passaggi. Più che altro in esterno. Non nei luoghi veri, ma attendibili. Più che altro in Umbria. Poi Emilia e Ravenna. Poco in Toscana, avendo poco feeling con la film commission. Il mitico Stivaletti è l’operatore del cuore, della bambola. Nelle varie fasi. E nel trucco dei due visi massacrati dalla battaglia di Campaldino. Lo abbiamo pagato, ma ne voleva di più, di soldi”.

     

 

Valutazione sintetica: 7.5