Dal 12 gennaio al cinema con No.Mad Entertainment
Ma Nuit
Opera prima di Antoinette Boulat con Lou Lampros e Tom Mercier
Esce in sala il 12 gennaio, MA NUIT opera prima di Antoinette Boulat, con Lou
Lampros (Jacky Caillou, A Night Doctor, De son vivant, Médecin de nuit, Madre),
Tom Mercier (We Are Who We Are, Synonymes), Carmen Kassovitz
(Heartbeast, Atomic Summer, A Girl’s Room), Emmanuelle Bercot (Goliath, il
ballo delle pazze, Polisse, Mon roi) e Maya Sansa (Le mie ragazze di carta,
Revoir Paris, Security). Il film presentato in Orizzonti nella 78 edizione della
Mostra del Cinema di Venezia è distribuito da No.Mad Entertainment.
SINOSSI
Marion ha diciotto anni. Da quando èmorta sua sorella, la ragazza èpiena di
dolore, ma ha raggiunto un’età in cui sente un profondo bisogno di libertà. Il
giorno dell’anniversario della morte della sorella, inizia un viaggio per le strade
di Parigi. Ne segue una notte di incontri con dei volti familiari, in una cittàcon
cui i giovani non riescono più a stabilire un legame, finché Marion non si
imbatte nell’impulsivo Alex, uno spirito libero. Grazie all’incontro di due
solitudini, il loro percorso si trasforma nel ritmo che scandisce il vagare nella
città, come un viaggio nella notte.
La Regista:
Antoinette Boulat ha iniziato la sua carriera come direttrice di casting con
PONETTE di Jacques Doillon, film per il quale Victoire Thivisol ha vinto il
premio di migliore attrice a Venezia nel 1996. Da allora, ha lavorato in più
di 120 film con registi importanti come Olivier Assayas, Leos Carax, Wes
Anderson, Sofia Coppola, Emmanuelle Bercot, Benoît Jacquot, François
Ozon, Mia Hansen-Löve, Lars Von Trier e Albert Dupontel. Nel 2015, ha
condiviso l’EA Award dell’Alliance of Women Film Journalists con i suoi
colleghi direttori del casting di THE GRAND BUDAPEST HOTEL di Wes
Anderson. Nel 2017 ha vinto l’European Casting Award al Locarno Film
Festival per STANDING TALL di Emmanuelle Bercot. MA NUIT è il suo
primo lungometraggio.
Ma Nuit – afferma la Boulat – affronta il dolore e il modo in cui esso trasforma,
e distorce, la nostra visione del mondo. Per ritrarre una ragazza di diciotto anni
e la Parigi di oggi, ho scelto la forma del viaggio sia interiore sia fisico. È come
una lontana versione dell’errare mitologico, in cui gli eroi si perdono, si
affrontano, alla ricerca di uno scopo stabilito da eventi esterni che loro non
riescono a controllare.
La notte di Marion a Parigi diventa il riflesso di una generazione che sente di
aver perduto per sempre la sua spensieratezza, abbandonata in un mondo
spezzato. La ricerca della libertà, o piuttosto il senso di libertà di una
generazione che vive nella paura, èil tema centrale di Ma nuit.