ZAPATOS ROJOS (Recensione di Anna PICCINI)
(Sinossi e Credits da Cinematografo.it)
MESSICO, ITALIA 2022
Sinossi: In un luogo sperduto tra le montagne messicane vive Artemio, un contadino che si vede scivolare tra le dita il desolato appezzamento di terreno su cui lavora e la sua stessa vita. Quando riceve una notizia sconvolgente, decide di partire per la città in cerca di redenzione, ma si trova ad affrontare un mondo brutale a lui completamente sconosciuto.
SCHEDA FILM
Regia: Carlos Eichelmann Kaiser
Attori: Eustacio Ascacio, Natalia Solián, Rosa Irine Herrera
Sceneggiatura: Jose Francisco Gonzalez Garcia, Adriana Gonzales Del Valle
Fotografia: Serguei Saldívar Tanaka
Musiche: Camilla Uboldi
Montaggio: Omar Guzmán
Scenografia: Nohemi Gonzales Martinez
Costumi: Carolina Burbano
Effetti: Luca Saviotti
Suono: Chema Ramos Roa
Altri titoli:
Red Shoes
Durata: 82
Colore: C
Genere: DRAMMATICO
Produzione: CARLOS EICHELMANN KAISER, ALEX DE ICAZA E GABRIELA MALDONADO PER BHD FILMS, PAOLO ANSALDI E MARIA PIA BILLI PER 102 DISTRIBUTION
NOTE
– PRESENTATO IN CONCORSO ALLA 79. MOSTRA INTERNAZIONALE D’ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA (2022), SEZIONI ‘ORIZZONTI EXTRA’.
RECENSIONE DI ANNA PICCINI: “le cose più importanti che facciamo, le facciamo sempre troppo tardi”, confessa il protagonista ad una giovane prostituta, riferendosi a quando aveva picchiato la figlia tanto violentemente da farle perdere un occhio, provocandone l’allontanamento e la chiusura di ogni rapporto, in un momento in cui lui era ubriaco. Da quel giorno smise per sempre di bere, ma, per l’appunto, troppo tardi. Un film che ha al centro l’importante tema della violenza sulle donne (evidente la metafora del titolo). Ma anche il senso di colpa, la voglia di riscatto, la mancanza di umanità da parte della classe più agiata, la solidarietà tra ultimi, la insensatezza di una burocrazia kafkiana. Un film dolente, di grande intensità, con lampi di grande cinema.
VALUTAZIONE SINTETICA: 7.5