Cinema Lovaglio di Venosa
Al via la 154^ Rassegna – I casi della vita
di Chiara Lostaglio
Venosa. Prende il via il 22 e il 23 febbraio con un film straordinario, CLOSE del trentenne belga Lukas Dhont, la 154^ Rassegna dal titolo I casi della vita promossa con la tenacia di sempre da Lidia Lovaglio che con il figlio Livio mantengono viva l’attenzione verso opere d’arte cinematografica, che si alternano ad altre prime visioni e alla stagione teatrale. CLOSE, per la delicatezza del tema, e per la interpretazione dei giovanissimi Eden Dambrine (che interpreta Léo) e Gustav de Waele (Rémi) ha ottenuto una candidatura ai Premi Oscar 2023 (per i film stranieri), e premiato lo scorso anno al Festival di Cannes. Dicevamo del tema trattato: una sceneggiatura che ha la capacità di accompagnarci nel percorso di crescita dalla infanzia alla adolescenza dei due ragazzi, ponendo riguardo e purezza verso quelle tematiche attinenti la diversità ancora troppo spesso irrisa ed esecrata. Il coraggioso regista Dhont ha pure affrontato tre anni or sono con Girl la tematica di una adolescente ballerina che, con il sostegno del padre, intende sostenere il difficile percorso della transizione di genere.
Giovedì 2 marzo e il giorno successivo la Rassegna del cinema Lovaglio prosegue con Un bel mattino di Mia Hansen-Love, una struggente storia d’amore dai toni molto “francesi”, delicati ed avvolgenti. Il 9 e il 10 marzo un film italiano: Profeti di Alessio Cremonini con Jasmine Trinca ed Isabella Nefae affronta il rapporto fra due donne alle prese con l’estremismo religioso, donne che hanno fatto scelte diametralmente opposte. Alessio Cremonini – già premiato per il suo precedente Sulla mia pelle – incide sull’oppressione che le donne vivono in diverse parti del mondo ove restano oggetto di ataviche nefaste credenze.
The son del francese (ancora un francese) Florian Zeller – già vincitore del Premio Oscar alla migliore sceneggiatura non originale per The father con un immenso Anthony Hopkins pure premio Oscar – sarà presentato il 16 e 17 marzo. The son ha già riscosso alla Mostra di Venezia un confortante successo di critica, per una sceneggiatura che delinea con caparbia vitalità il rapporto padre-figlio fra separazioni e nuove famiglie. Anthony Hopkins anche qui ha un cammeo di grande efficacia nel ruolo di anziano padre, a sua volta con difficoltà di comunicazione con il figlio (un eccellente Hugh Jackman). La 154^ Rassegna del Lovaglio si conclude (il 23 e 24 marzo) con Le vele scarlatte l’ultimo film di Pietro Marcello (“forse il migliore dei nostri giovani registi”, parola di Goffredo Fofi), il quale in uno consueto slancio di poesia e di utopia, intravvede nelle vele scarlatte un annuncio di liberazione dalla realtà e dalle sue contraddizioni. Pietro Marcello trae il film dal romanzo russo del pacifista Aleksandr Grin, in un contesto da dopoguerra e da dopo-Rivoluzione in un bisogno di poesia contro ogni violenza. “I casi della vita – scrive nella presentazione della Rassegna Lidia Lovaglio – sono quelli che possono cambiare i nostri progetti e le nostre scelte e possono condurci verso mete inaspettate”.