PIANO PIANO (Recensione di Catello Masullo)
(sinossi e creditis da cinematografo.it)
PIANO PIANO
ITALIA 2022
Sinossi: Napoli, 1987, la stagione del primo scudetto e di una città che spera nel riscatto. Gli abitanti di una palazzina di periferia vivono gli ultimi mesi prima di far spazio a una sopraelevata che spazzerà via per sempre quel loro piccolo mondo. Anna ha 13 anni e tanta fretta di diventare donna. Sulla tastiera del piano che dovrebbe imparare a suonare ci sono i trucchi trafugati a sua madre, Susi, che ripone in lei tutte le aspettative di una vita che non ha mai vissuto. L’incontro con Peppino, un ragazzo della sua età, e con quel Mariuolo che ha destabilizzato il quartiere, la porterà ai confini di quel piccolo mondo e a compiere il passo che separa l’infanzia dal futuro.
Regia: Nicola Prosatore
Attori: Dominique Donnarumma – Anna, Giuseppe Pirozzi – Peppino, Antonio De Matteo – Il Mariuolo, Antonia Truppo – Susi, Giovanni Esposito – Totonno, Lello Arena – Don Gennaro, Massimiliano Caiazzo – Ciro
Sceneggiatura: Nicola Prosatore, Antonia Truppo, Davide Serino, Francesco Agostini
Fotografia: Edoardo Carlo Bolli
Musiche: Francesco Cerasi
Montaggio: Marco Signoretti
Scenografia: Gaspare de Pascali, Brunella De Cola
Costumi: Giuseppe Ricciardi
Durata: 84
Colore: C
Genere: DRAMMATICO
Specifiche tecniche: DCP
Produzione: NICOLA PROSATORE, ANTONIA TRUPPO, BRICIOLAFILM, ESKIMO, SOUL MOVIE, RAI CINEMA
NOTE
– PRIMO LUNGOMETRAGGIO DI NICOLA PROSATORE.
– REALIZZATO CON CONTRIBUTO DEL MINISTERO DELLA CULTURA, CON IL SOSTEGNO DI REGIONE CAMPANIA, REGIONE LAZIO.
– PRESENTATO IN CONCORSO AL 75. LOCARNO FILM FESTIVAL 2022, SEZIONE ‘PIAZZA GRANDE’.
RECENSIONE DI CATELLO MASULLO: Opera prima di Nicola Prosatore, regista che viene dalla pubblicità, dal branded content e dalle serie Tv – come Wanna, la docuserie su Wanna Marchi apparsa di recente su Netflix. La storia prende lo spunto dalle memorie autobiografiche di Antonia Truppo, che interpreta il ruolo di Susi ed è coautrice della sceneggiatura, nonché compagna del regista nella vita reale. Il film si impone per la vivida e convincente rappresentazione di un mondo di brutale emarginazione nel quale i ragazzini non hanno altro modello educativo che la scuola di una degradante malavita. Un mondo di assoluta precarietà, denunciata dalla potente metafora del viadotto incombente che prelude alla demolizione delle abitazioni dei protagonisti. Un mondo dal quale la adolescente Anna prova ad evadere con la immaginazione, con l’arte della musica. E con l’ingresso in un opposto universo di fiaba surreale, cui si accede da un buco nel muro, sorta di porta magica. Un romanzo di formazione spietato e delicato al contempo. Con teneri risvolti romantici. Osservato con un occhio attento ed originale, sincero ed onesto. Di eccellente confezione e sapiente direzione di attori alle loro migliori interpretazioni di sempre.
Il film si è aggiudicato il Premio “Gianni Volpi” per il miglior lungometraggio d’esordio italiano del 2022 al Sottodiciotto Film Festival & Campus e ha ottenuto la menzione della critica SNCCI al Festival Cortodorico 2022.
VALUTAZIONE SINTETICA: 7.5