EVERYTHING EVERYWHERE ALL AT ONCE (Recensione di ROSSELLA POZZA)

 

EVERYTHING EVERYWHERE ALL AT ONCE (Recensione di ROSSELLA POZZA)

(sinossi e credits da cinematografo.it)

EVERYTHING EVERYWHERE ALL AT ONCE

USA 2022

Sinossi: Evelyn Wang gestisce una piccola lavanderia a gettoni, ha una figlia adolescente che non capisce più, un padre rintronato e un matrimonio alla frutta. Un controllo fiscale di routine diventa inaspettatamente la porta attraverso cui Evelyn viene trascinata in una avvincente e coloratissima avventura nel multiverso più innovativo e divertente mai visto. Chiamata a salvare il destino degli universi, dovrà attingere a tutto il suo coraggio per sconfiggere un nemico all’apparenza inarrestabile e riportare l’armonia nella sua famiglia.

SCHEDA FILM

Regia: Daniel KwanDaniel Scheinert

Attori: Michelle Yeoh – Evelyn Quan Wang, Stephanie Hsu – Joy Wang, Jonathan Ke Quan – Waymond Wang, Jenny Slate – Debbie, Harry Shum Jr. – Chad, James Hong – Gong Gong, Jamie Lee Curtis – Deirdre Beaubeirdre, Tallie Medel – Becky Sregor

Sceneggiatura: Daniel KwanDaniel Scheinert

Fotografia: Larkin Seiple

Musiche: Son Lux

Montaggio: Paul Rogers

Scenografia: Jason KisvardayAmelia Brooke

Durata: 139

Colore: C

Genere: AVVENTURA AZIONE FANTASCIENZA COMMEDIA

Specifiche tecniche: (1.85 : 1)

Produzione: A24, AGBO PRODUCTION, IAC FILMS, YEAR OF THE RAT

Distribuzione: I WONDER PICTURES

Data uscita: 2022-10-06

TRAILER

NOTE

 

RECENSIONE DI ROSSELLA POZZA: Lo dico subito, per sgombrare ogni equivoco, mi sembrano davvero esagerati 11 candidature e 7 premi Oscar, tra cui quelli più ambiti, miglior film e migliore regia, e soprattutto, il premio per migliore attrice non protagonista a Jamie Lee Curtis per una interpretazione di routine (sarà stato un caso, che in 50 anni di carriera non le era mai arrivata nemmeno una nomination?). Sarà che il “metaverso” è di moda, come i cambiamenti climatici, non se ne può fare a meno. Gli inventori di questo film sono i cosiddetti “Daniels”, al secolo Daniel Kwan e Daniel Scheiner , che vengono dai mondi dei videoclip, già autori del film fuori dagli schemi “Swiss Army Man – Un amico multiuso”. Con questo film provano a superarsi. Facendo cambiare i vari mondi che rappresentano alla velocità frenetica della luce. Il ritmo è quello dei videogiochi. Per cui spettatori con ricettività cerebrali tradizionali (normali) meglio astenersi. Consigliato sotto i 25 anni, per nativi digitali, cioè. Gli altri ne saranno facilmente frastornati. E faranno, forse, anche fatica a seguire i tanti universi, diversi, ma non tanto facilmente diversificabili. I Daniels si saranno divertiti un mondo a mischiare alto e basso, cinema indipendente Indie e cinema popolare stile Hollywood. Civettando e citando cinema d’autore come “2001-Odissea nello Spazio”, e cinema di intrattenimento popolare come “Ratatouille”. Mettendo nel film di tutto, anche il cattivo gusto di lottatori con sex toys nell’ano. Un po’ alla “famolo strano” di Carlo Verdone. Senza farsi mancare il “politically correct” dell’immancabile storia gay (ma tra due donne, che viene tollerato meglio…). Tanta fantasia, tanta novità, tanta originalità. Ma non tutto quello che è nuovo è buono, e non tutto quello che è buono è nuovo, per parafrasare Gioacchino Rossini.  Tanto che, quando nel film la figlia si rivolge alla madre domandandole “E’ imbarazzante, vero?” non si sa se si sta rivolgendo effettivamente alla madre, oppure allo spettatore… La fortuna dei Daniels è che sono arrivati al momento giusto. Il film in Italia era uscito alla chetichella. Quasi ignorato dal pubblico generalista. Il traino degli Oscar lo ha riportato in sala a nuova vita. Auguri.

Curiosità:  Ke Huy Quan, vietnamita, premio Oscar per miglior attore non protagonista per questo film, mancava dal grande schermo da 40 anni, da quando cioè, da bambino aveva partecipato a “Indiana Jones e il tempio maledetto” (ecco perché alla cerimonia di consegna dell’Oscar saltava come un grillo nel rivedere, ed abbracciare, Harrison Ford sul palco, ancora incredulo per aver ricevuto il massimo premio mondiale) e a  “I Goonies”.

VALUTAZIONE SINTETICA: 7