I VINCITORI DELLA DECIMA EDIZIONE DI BIO TO B – INDUSTRY DAYS

I VINCITORI DELLA DECIMA EDIZIONE DI BIO TO B – INDUSTRY DAYS
Si è conclusa la decima edizione di Bio to B – Industry Days (quest’anno dal 14 al 17 giugno), l’appuntamento annuale che Biografilm Festival dedica al networking business to business tra professionisti dell’audiovisivo, anche in collaborazione con Emilia-Romagna Film Commission. I premiati dell’edizione 2023 sono:

Il Bio to B Make It Real Award, riconoscimento per i professionisti che si sono distinti nel campo della produzione e distribuzione di film documentari, è stato assegnato a Philippa Kowarsky, fondatrice della società di distribuzione internazionale Cinephil. Il Premio è stato assegnato nel 2018 al produttore inglese Simon Chinn (Project NimMan on WireSugarmanThe Princess), pluripremiato e due volte premio Oscar®, e nel 2019 alla prematuramente scomparsa Diane Weyermann, allora Presidente della divisione Documentary Film and Television per la società Participant – Participant Media.

Philippa Kowarsky è sales agent, consulente, mentore, produttrice esecutiva ma anche
commissioning editor per BBC. È diventata negli anni un prezioso alleato di film pluripremiati che hanno stravolto ed arricchito il panorama documentaristico internazionale (The Act of Killing di Joshua OppenheimerFlee di Jonas Poher RasmussenGunda di Victor KossakowskyCollective di Alexander Nanau). Una professionista del cinema internazionale che, con pazienza, cura e perseveranza, rappresenta per Biografilm la passione per le storie di vita e il coraggio di lottare per portarle sul grande schermo.

Per la sezione Visioni Incontra Award il riconoscimento va a My Mafia Family di Giorgio Carella. Mafia, dolore, fuga, abbandono, esilio, potere, morte e amore cieco. Per tutta la vita Giorgio, regista milanese, si è chiesto come siano andati davvero gli eventi che hanno sconvolto radicalmente la sua esistenza; quanto fossero coinvolti i suoi genitori nel “clan” familiare che aveva favorito l’ascesa di zio Mimmo, boss mafioso operante a Messina negli anni Ottanta; chi abbia davvero ucciso quello zio e perché.
Fingendo di girare un film, Giorgio torna in Sicilia alla scoperta della verità sulla storia della sua famiglia, nella speranza di ricucire con i suoi genitori e il resto dei suoi parenti, la vera storia di zio Mimmo, delle decisioni e delle responsabilità di quel periodo.

Per la sezione Mia Market Award il vincitore è La mia Turandot – Ai Weiwei e la sua Turandot di Maxim Derevianko. Nel 1920 Puccini scrisse la prima nota di Turandot, che nel marzo 2022 è stata rappresentata al Teatro dell’Opera di Roma nell’allestimento di Ai Weiwei, uno dei più grandi artisti contemporanei alla sua prima produzione operistica. L’artista ritiene che Turandot parli del nostro tempo, per questo la sua produzione affronta sia l’epidemia di Covid-19 sia la successiva guerra tra Russia e Ucraina, dimostrando che l’opera di Puccini è ancora vitale e attuale come sempre. Ma la storia di Turandot rappresenta anche la vita di Ai Weiwei, come ci racconta il suo amico di sempre e coreografo Chiang Ching.

Il premio Fipadoc Award va a Mio Padre Toni di Anna Negri. Anna, regista cinquantenne di film romantici, si confronta con il padre 88enne, Toni, intellettuale di fama internazionale, ispiratore del movimento no-global, ma anche nemico pubblico numero uno della politica italiana durante gli “Anni di piombo”.
Questo dialogo racconta la sua vita da un punto di vista molto intimo. Ripercorre le tappe della storia italiana viste da questa prospettiva eccezionale, dando vita a un mélange di erudizione, sensibilità culturale e materialismo politico. È un’occasione unica sia per guardare da vicino quel fervore rivoluzionario che ha caratterizzato parte del secolo scorso, sia per interrogarsi sull’eticità dell’uso della violenza.

Menzione speciale TopDoc va a Il Vangelo secondo Ciretta di Caroline von der Tann. Ciretta, 21 anni, ruba e si prostituisce e allo stesso tempo è profondamente religioso. Il centro storico di Napoli è il centro di questa storia dove si intrecciano sacro e profano, immaginario e reale. Durante i mesi della pandemia, tra le strade di Napoli, Ciretta viene aiutato e ospitato dai coniugi Perzechella e Capitano. Per Ciretta è un’esperienza che gli cambia la vita e decide di organizzare una grande processione dedicata alla Madonna del dolore a cui è tanto affezionato. In Perzechella vede la madre che non ha mai avuto e una vera Madonna vivente. Ma poi il nuovo proprietario del teatro vuole trasformarlo in un B&B. Che ne sarà ora di Ciretta e che cosa ne sarà di Napoli?

I premi assegnati dalla giuria, composta da Anna Passarini (Prime Video), Liselot Verbrugge (Deckert Distribution), Shoshi Korman (Cinephil) sono due.

La menzione speciale Bio to B Projects va a 2158 Stories di Ida Marie Gedbjerg Sørensen. Un’ode al cinema ispirata dal ritrovamento di un quaderno in cui un operaio ha documentato i 2158 viaggi al cinema che ha fatto nel corso della sua vita. Dietro l’ordinato taccuino si nasconde una famiglia divisa con la passione comune per il cinema. La regista segue quattro discendenti del proprietario del quaderno che vivono oggi in Ungheria e scopriamo che l’unica cosa che li unisce è l’amore per i film d’azione. Ascoltiamo le loro riflessioni sul cinema, essendo sempre stati loro stessi spettatori. Che cos’è il cinema, se non qualcosa di più di una forma d’arte? Un modo per viaggiare, per vivere le proprie fantasie, per dimenticare la banalità della vita quotidiana. Un modo per tenere unita una famiglia?

Miglior progetto Bio to B va a The Greatest di Sonia Bergamasco. Eleonora Duse è stata ed è tuttora un’icona del teatro internazionale. Un talento unico che non ci ha lasciato alcuna traccia della sua voce e della sua presenza. Foto, frammenti di gesti e movimenti, descrizioni della sua recitazione, sono le uniche “immagini” di lei. Nonostante la sua assenza, è stata una fonte inesauribile di ispirazioni, la sua recitazione ha ispirato i metodi di recitazione come quelli di Lee Strasberg e Stanislavskij. Ancora oggi, a 100 anni dalla sua morte, rimane un’icona e un esempio per attori, registi e artisti. L’attrice Sonia Bergamasco conduce in prima persona un’emozionante indagine peer to peer su Eleonora Duse, la più grande attrice di tutti i tempi, la cui eredità ha rivoluzionato la recitazione contemporanea come la conosciamo oggi.

Per Docs for real, lo showcase di soggetti originali di documentario in collaborazione con Doc/it, è stato assegnato a 41° Parallelo Nord di Benedetta Fiore, la storia di un viaggio per gli Stati Uniti per ricostruire la vita misteriosa del nonno.

Per Fiction Factory, lo showcase di soggetti originali destinati al cinema e all’editoria votato dal pubblico e alla presenza del comitato di selezione Associazione ScriptaBo, il soggetto premiato è Dove soffia il vento di Elia Andreotti, Pierpaolo Ferlaino, Piera Fiorito, Paolo Maoret e Silvia Suppini. In una Seveso avvelenata, un uomo semplice cerca con ostinazione e tenacia la verità. Si trova coinvolto in una battaglia più grande di lui e dovrà capire cosa è disposto a perdere per avere giustizia.

I partner

Anche per quest’anno Bio to B rinnova alcune partnership cruciali tra cui quella decennale con DER Documentaristi Emilia-Romagna, quella con CNA Cinema e Audiovisivo con la quale organizza il From Book to Film la giornata dedicata alla ricerca delle storie e quella strutturale con Doc/it Associazione Documentaristi. Ai partner di Bio to B si aggiunge anche Inoltre si rafforza e amplia la rete dei festival e mercati del documentario internazionali con la quale Bio to B ha uno scambio proficuo di buone pratiche e scelta di progetti di documentari tra cui: Doc Point Helsinky, FIPADOC Biarritz, IDFA Amsterdam, Verzio Film Festival Budapest, One World Slovacchia, MIA Market Roma e Visioni Incontra Milano.

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