MI RACCOMANDO (Recensione di ROSSELLA POZZA)
(sinossi e credits da COMING SOON)
MI RACCOMANDO
Data di uscita:13 luglio 2023
Genere:Commedia
Anno:2023
Regia:Ciro Villano
Attori:Ciro Villano, Antonio Medugno, Vittoria Chiolero, Anna D’Auria, Renato Sica, Corrado Taranto, Luciana Nigro, Toni Mazzara, Simone Moretto, Rosaria Russo, Mauro Tarantini, Michele Franco
Paese:Italia
Distribuzione:Green Film
Sceneggiatura:Ciro Villano
Fotografia:Maurizio Sala
Musiche:Pino Tafuto
Produzione: Salvatore Scarico e Manuela Montella
Sinossi: Mi raccomando, il film diretto da Ciro Villani, vede protagonista un giovane e brillante neolaureato, ancora disoccupato, che vive in Campania con la sua classica famiglia del Sud, unita e chiassosa. Suo padre, un giocatore d’azzardo incallito, gli ha sempre raccontato di essere un martire della società. Il più furbo di tutti è suo zio Ciro (Ciro Villani), laureato in filosofia che non ha mai lavorato un solo giorno in vita sua. Ciro si caccia sempre in situazioni losche dalle quali riesce ad uscire egregiamente. Un giorno, lo zio decide di voler aiutare il nipote a trovare lavoro e lo manda al Nord a seguire una fantomatica missione speciale. Inizia così un’avventura rocambolesca che mette in scena tutti i luoghi comuni del confronto tra Nord e Sud Italia.
Ma sono questi stessi luoghi comuni che vengono ribaltati e smentiti nel corso della storia…
RECENSIONE DI ROSSELLA POZZA: Di grande interesse ed anche sorprendente l’attività cinematografica indipendente della Green Film di Salvatore Scarico e Manuela Montella. Che si sta proponendo rispolverando generi assopiti da decenni e che un tempo erano floridi nella produzione italiana: le parodie e le commedie popolari, in primis. Dopo il curioso “Anatar”, parodia anarchica e molto libera del genere “Avatar”, è la volta di un film scritto, diretto ed interpretato da Ciro Villano. Un film che parte in quarta, con un colloquio in auto tra un genitore (Ciro Villano) ed un figlio adolescente: mentre lo accompagna a scuola il padre sonda la preparazione scolastica del figlio, con risultati davvero esilaranti per lo spettatore. Con battute del tipo: “Papà, cosa è un libero professionista?… Ma perché libero? / Perché non l’hanno ancora acchiappato!”. Oppure “L’istruzione è obbligatoria. È l’ignoranza che è facoltativa!”. Il film è decisamente macchiettistico, spassoso, con musiche ritmate e buffe. Il fil rouge con il primo piano impassibile dello zio Giovanni è impagabile. Il film spinge molto sulla parodia degli stereotipi. Ed usa con sapienza i toni del grottesco. Non tutte le recitazioni sono di livello, ma il prodotto è complessivamente gustoso.
Curiosità, Catello Masullo ha chiesto: “domanda per il produttore, la produzione indipendente della Green, come riesce a chiudere i bilanci? Le produzioni indipendenti scontano la scarsa visibilità e distribuzione. Che percentuale di incasso dalla sala, dall’home video e dalle piattaforme? E soprattutto, si riesce a coprire tutti i costi e anche avere un giusto guadagno? E poi siete sicuri che il cinema a 3.5 euro, o anche gratis alle arene stive, faccia bene al cinema? Lo spettatore quando il biglietto tornerà a 9 euro, sarà disponibile a pagarli, pensando che fino a pochi giorni prima ne ha pagato solo 3.5 euro? Il biglietto ridotto non può indurre nello spettatore una sensazione di scarso valore del prodotto cinematografico?”. Questa la risposta del Produttore, Salvatore Scarico: “a 3.5 euro c’è anche Indiana Jones e Mission Impossible. Come Green Film abbiamo raggiunto risultati. 4 o 5 film all’anno. Abbiamo collaborazione con Uci che ci permette di fare uscite giuste. Il cinema è industria. Il cinema ha bisogno di vari generi di cinema. Abbiamo linee editoriali diverse. Il mock buster Anatar sta andando bene sia su piattaforma che in sala. Le piattaforme ci danno una mano. Altrimenti chiuderemmo. Come Green abbiamo cercato di fare un cinema italiano che si faceva una volta, le parodie, che sono esportabili. Stiamo finendo un cartone animato per la prima volta con un software inventato da Schiavone, che fa parte della nostra squadra. Dobbiamo puntare sui giovani fenomeni. Innovazione, cercare di mantenere il budget nei limiti per la copertura totale. La legge sul tax credit che fa ammortizzare gran parte del costo con il contributo automatico. Anche la settimana prossima ci sarà un incontro alla regione Lazio per parlare del futuro e nuove strategie di mercato del cinema italiano. Che ha bisogno di non restare nei propri confini. Ma di andare fuori ed affacciarsi ad un mercato mondiale. Solo in Italia non possiamo andare avanti”.
VALUTAZIONE SINTETICA: 6.5/7