Gigi la Legge (Recensione di Catello Masullo)
(sinossi e credits da cinemtografo.it )
GIGI LA LEGGE
BELGIO 2022
Sinossi: Gigi è un vigile di campagna, dove sembra non succedere mai niente. Un giorno, però, una ragazza si uccide sotto un treno. Non è la prima volta. Lì comincia un’indagine su un’inspiegabile serie di suicidi in uno strano mondo di provincia a metà tra realtà e fantasia, dove un giardino può anche essere una giungla e un poliziotto avere un cuore sempre pronto ad innamorarsi e a sorridere.
SCHEDA FILM
Regia: Alessandro Comodin
Sceneggiatura: Alessandro Comodin
Fotografia: Tristan Bordmann
Montaggio: João Nicolau
Scenografia: Tiziana de Mario
Costumi: Tiziana de Mario
Suono: Julien Courroye, Ingrid Simon, Emmanuel de Boissieu
Durata: 102
Colore: C
Genere: DOCUMENTARIO
Produzione: PAOLO BENZI PER OCKTA FILM, PIERRE-OLIVIER BARDET E HÉLÈNE LE COEUR PER IDÉALE AUDIENCE, ALICE LEMAIRE E SÉBASTIEN ANDRES PER MICHIGAN FILMS, RAI CINEMA
NOTE
– IL CAST É COMPOSTO DA: PIER LUIGI MECCHIA, ESTER VERGOLINI, ANNALISA FERRATI, TOMASO CECOTTO, MASSIMO PIAZZA, MARIO FONTANELLO, MARIO PIZZOLITTO, EZIO MASSARUTTO, ULISSE BUOSI, REBECCA MARTIN.
– PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA AL 75. LOCARNO FILM FESTIVAL 2022, SEZIONE ‘CONCORSO INTERNAZIONALE’.
IN CONCORSO AL 25° FESTIVAL “INVENTA UN FILM” LENOLA 2023
Recensione di Catello Masullo: Vedendo questo film mi è venuto in mente un altro film, visto alla Mostra di Venezia anni fa, ma mai distribuito in Italia, “Mr. Nobody”, del belga Jaco van Dormael. Il protagonista era una anziano di oltre 120 anni, divenuto famoso per essere l’ultimo montale della umanità, dato che tutti gli altri esseri umani, con un uso molto spinto di “pezzi di ricambio”, erano tutti diventati tecnicamente immortali. La curiosità mediatica spinse una troupe televisiva ad intervistarlo, chiedendogli come erano i suoi vecchi tempi quando tutti era mortali come lui. Jaco van Dormael mette in bocca al suo protagonista una risposta memorabile, intrisa del veleno che i belgi provano per i cugini francesi che si prendono sempre gioco di loro: “… ai miei vecchi tempi per la più parte del tempo non succedeva proprio niente, come nei film francesi!”. Ironia della sorte, si potrebbe applicare a questo film, che è di produzione belga, seppure girato dall’italianissimo Alessandro Comodin. Uno specialista nell’indagare la realtà quotidiana, in cui (apparentemente) non succede un bel nulla. In cui la minima deviazione dalla routine è un colpo di scena… Lo spettatore medio lo troverà esasperante.
Valutazione sintetica: 6