ENZO JANNACCI VENGO ANCH’IO, recensione di Catello Masullo
(credits e sinossi da https://www.labiennale.org/it/cinema/2023/fuori-concorso/enzo-jannacci-vengo-anch%E2%80%99io)
ENZO JANNACCI VENGO ANCH’IO
Fuori Concorso
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Regia: | Giorgio Verdelli |
Produzione: | Sudovest Produzioni (Silvia Fiorani, Giorgio Verdelli), Indigo Film (Nicola Giuliano, Francesca Cima, Carlotta Calori, Viola Prestieri), Gianfranco Romano, Ala Bianca Group, Jando Music |
Durata: | 97’ |
Lingua: | Italiano |
Paesi: | Italia |
Sceneggiatura: | Giorgio Verdelli |
Fotografia: | Giuseppe Talotta |
Montaggio: | Vitaliano Murdocco |
Nella parte di se stessi: | Roberto Vecchioni, Diego Abatantuono, Paolo Jannacci, Dalia Gaberscik, Vasco Rossi, Claudio Bisio, Massimo Boldi, Cochi Ponzoni, Elio, Dori Ghezzi, Paolo Tomelleri, Nino Frassica, Paolo Rossi, Francesco Guccini, Massimo Martelli, Gino & Michele, J-Ax, Paolo Conte, Valerio Lundini, Francesco Gabbani, Guido Harari |
SINOSSI
Talento immenso e spiazzante, Enzo Jannacci ha navigato tra tanti generi diversi perché lui stesso era un “genere” unico. Nella Milano degli anni Sessanta, Jannacci ha scelto di raccontare gli esclusi e ha saputo recuperare e innovare la canzone popolare milanese anche attraverso collaborazioni con artisti come Dario Fo, Giorgio Strehler, Fiorenzo Carpi. Questa sua spiccata sensibilità, artistica e umana, si è tradotta negli anni in una costante invenzione linguistica e musicale che gli ha permesso di muoversi con maestria tra canzone d’autore e cabaret, rock’n’roll e jazz, teatro e cinema. In questo film, a bordo di un vecchio tram, si è trasportati in una Milano senza tempo che restituisce, attraverso un vastissimo repertorio spesso inedito e a prestigiose testimonianze di amici e colleghi – dal figlio Paolo a Vasco Rossi e poi Paolo Conte, Claudio Bisio, Diego Abatantuono, Roberto Vecchioni e molti altri – il ritratto sorprendente di un artista straordinario.
COMMENTO DEL REGISTA
Enzo Jannacci vengo anch’io non è una biografia di Enzo Jannacci, ma un’esplorazione del suo mondo insieme ai suoi amici e ai suoi “allievi” di più generazioni. L’artista Jannacci era inscindibile dall’uomo, da quel genio la cui capacità di sintesi e di invenzione non ha mai smesso di stupire ed emozionare. Ci manca Jannacci. Ci manca quel suo sorriso stralunato e intelligente capace di catturare un mondo con una parola racchiudendolo in un “Perché no”. Di tutto questo molto sarà nel film e molto no, perché Jannacci ha avuto una produzione artistica immensa, ma sicuramente arriverà a “Quelli che fanno un lavoro d’équipe convinti di essere assunti da un’altra ditta”.
PRODUZIONE/DISTRIBUZIONE
PRODUZIONE 1: Silvia Fiorani, Giorgio Verdelli – Sudovest Produzioni
Via Teulada, 52
00195 – Roma, Italia
Tel. +39 0639754354
sudovestproduzioni@libero,it
http://www.sudovestproduzioni.com
PRODUZIONE 2: Nicola Giuliano, Francesca Cima, Carlotta Calori, Viola Prestieri – Indigo Film
Via Torino, 135
00184 – Roma, Italia
Tel. +39 0677250255
info@indigofilm.it
DISTRIBUZIONE ITALIANA: Medusa Film S.p.A.
Viale Aventino, 26
00153 – Roma, Italia
info@medusa.it
Tel. +39 06663901
UFFICIO STAMPA ITALIANA: Pamela Maffioli – Zebaki Comunicazione
Via San Gregorio, 55
20124 – Milano, Italia
Tel. +39 3387368361
pamela.maffioli@zebaki.it
Recensione di Catello Masullo: Giorgio Verdelli è il re assoluto delle biografie di grandi uomini di musica. In primis perché un grande regista, ma anche perché è un grande intenditore di musica. Ha firmato i più belli ed entusiasmanti ritratti, da Pino Daniele, a Paolo Conte, a Enzo Bosso. Non smentisce la sua fama con questo film su Enzo Jannacci. Di cui tutti riconoscono il grande valore, ma forse non molti sanno quale era la considerazione che avevano di Jannacci i suoi colleghi esperti. A partire da Vecchioni: “ho sempre considerato Enzo l’unico genio della canzone italiana” e Renzo Arbore: “Posso dire una cosa? Enzo Jannacci è il numero uno!”. Solo per fare due esempi delle dichiarazioni che potrete trovare un questo straordinario film. Dove, oltre a tanta, bellissima musica, si trovano delle vere chicche, come brani ed interviste inedite, che è un po’ la specialità di Verdelli. Un film che vorresti non finisse mai, tanto è bello, coinvolgente, appagante. Da non perdere.
Valutazione sintetica: 10