NUOVO OLIMPO, recensione di Catello Masullo

 

 NUOVO OLIMPO, recensione di Catello Masullo

(credits e sinossi da cinematografo.it)

NUOVO OLIMPO

ITALIA 2023

Sinossi: Fine anni ’70. Sono giovani, belli e hanno appena 25 anni. Si incontrano per caso e si innamorano perdutamente. Un avvenimento inaspettato però li separa. Per trent’anni inseguono comunque la speranza di ritrovarsi, perché si amano ancora.

SCHEDA FILM

Regia: Ferzan Özpetek

Attori: Damiano GavinoAndrea Di LuigiLuisa RanieriGreta ScaranoAurora GiovinazzoGiancarlo CommareJasmine TrincaAlvise Rigo

Sceneggiatura: Ferzan ÖzpetekGianni Romoli

Fotografia: Gian Filippo Corticelli

Montaggio: Pietro Morana

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Produzione: TILDE CORSI E GIANNI ROMOLI PER R&C PRODUZIONI CON FAROS FILM

Distribuzione: NETFLIX

Data uscita: 2023-11-01

Durata: 111’

 

Recensione di Catello Masullo: Ferzan Ozpetek, da 48 anni in Italia, è arrivato al 14esimo film da regista. Conferma tutta la sua arte. I suoi film sanno toccare le corde dell’anima, come pochi. Raccontano come pochi emozioni e sentimenti. Sanno cogliere come pochi i momenti dei primi approcci amorosi, le titubanze, gli imbarazzi. Attenti a tutti i particolari della natura umana, cogliendo la verità perfino della conclusione anticipata accidentale di un amplesso per eccesso di eccitazione da primo incontro. La messa in scena è magistrale. Gli attori danno sempre il meglio di sé sotto la sapiente direzione di Ozpetek, che sa dare loro gli spazi adeguati di creatività a co-autorialità nella costruzione dei rispettivi ruoli. Ampiamente presenti godibili, colti e raffinati riferimenti cinefili. Ricostruzioni storiche portentose, musiche, al solito, parlanti. Da non perdere (solo su Netflix, però. Vediamo come va questa sua prima esperienza con la piattaforma del cinema più diffusa al mondo con la sua presenza in 190 paesi e che ha dato carta bianca a Ozpetek in ogni sua richiesta).

Curiosità, ho chiesto al regista: “Ferzan, curiosità su due battute del film: “A me quello che piace nei film è fare prevalere i sentimenti su tutto. Alle volte sembra che mostrare i sentimenti sia un delitto”. E “Come mai lei mette l’omosessualità nei suoi film? / Non sono io che la metto, sono gli altri che la tolgono!”, oltre che dichiarazioni programmatiche della tua visione del cinema, sono anche sassolini dalle scarpe che volevi toglierti? I tre personaggi che escono meglio dal film mi sembrano la cassiera, la moglie del chirurgo e la assistente storica del regista, tre donne. Per te le donne hanno una marcia in più? Anche più degli uomini che hanno saputo coltivare la propria sensibilità femminile? I Dolci sono sempre di Andreotti?”. Questa la risposta di Ferzan Ozpetek: “Mi hai fatto 3 domande, anzi quattro! Come le attrici tutti gli attori sono andati molto forte. Andrea è al suo primo film, con Damiano siamo agli inizi della carriera. Sono contento di tutti. Sulla omosessualità: un critico americano quando usciva in America La Dea Fortuna mi disse che ero stato troppo in anticipo a far uscire Le Fate Ignoranti per gli Usa. Lo mettevano nei negozi dvd nei reparti film gay. Io racconto le persone come sono fatte, senza aver censure nella mia testa. Sarà meraviglioso quando non ci sarà più bisogno di un locale gay. Quando ci saranno locali per tutti. I genitori sono genitori, né gay, né normali. Io racconto sempre le persone e la vita. Ho sempre il corteggiamento nell’aria, con uomini e donne (mi sarò sbagliato nella vita?). Mi mandano messaggi di affetto che se li leggi pensi che stiamo insieme. I sentimenti sono bellissimi non li devi catalogare, questo è.

 

Valutazione Sintetica: 8