The Goat, Recensione di Rossella Pozza
(sinossi da mymovies , credits da IMDB)
The Goat (2023)
Directed by
Ilaria Borrelli |
Writing Credits (in alphabetical order)
Ilaria Borrelli |
Cast
Produced by
Ilaria Borrelli | … | executive producer |
Islam El-Dakhakhny | … | executive producer (as Islam Al-Dakhakhny) |
Oscar Generale | … | producer |
Andrea Maffini | … | producer |
Dominique Pinault | … | producer |
David Pope | … | Creative Producer |
Andrew Sugerman | … | producer |
Cinematography by
David Vlasits |
Costume Design by
Andrea Sorrentino |
Makeup Department
Vittorio Sodano | … | makeup department head |
Production Management
Luca Vulterini | … | post-production supervisor: image&light |
Second Unit Director or Assistant Director
Mohammed Abdel Aziz | … | second assistant director |
Nada Helmy | … | first assistant director |
Sound Department
Andrea Castiglioni | … | dialogue editor |
Matteo Di Simone | … | re-recording mixer |
Camera and Electrical Department
Ramy el Khouly | … | 1st ac |
Casting Department
Kiro Manqrious | … | casting associate |
Costume and Wardrobe Department
Catia Bazzucchi | … | Cutter |
Stefania Corsetti | … | First Assistant Costume Designer |
Editorial Department
Francesco Struffi | … | digital intermediate colorist |
NOTE
– PRESENTATO NELLA SEZIONE ALICE NELLA CITTA’ ALLA XVIII FESTA DEL CINEMA DI ROMA (2023).
Sinossi: Hadyia è una ragazza orfana costretta a un matrimonio precoce e violento. Incinta a soli undici anni, si vede costretta a fuggire e a viaggiare attraverso il deserto, per salvare la sorgente d’acqua del suo villaggio da un’avida corporazione occidentale. Hadyia porta con sé solo la sua capra, per potersi sostenere durante il viaggio bevendo il suo latte. A volte però, ingerendolo, le sembra di sentir parlare sua madre…
Recensione di Rossella Pozza: un film destinato ai giovani e che tutti i giovani dovrebbero vedere. Per prendere coscienza di una realtà aberrante ancora molto diffusa nel globo: ancora oggi oltre 650 milioni di donne si sono dovute sposare da bambine senza il proprio consenso e milioni di loro hanno sofferto di fistole ostetriche per gravidanze condotte in età non ancora adeguate, il 10% delle quali ha portato alla morte delle stesse. Uno stato di fatto che non può essere giustificata dagli usi locali, in quanto tutti i bambini, e specialmente tutte le bambine, dovrebbero godere di stessi diritti in tutte le parti del mondo. Il valore sociale altissimo del film fa passare in secondo piano le considerazioni di carattere tecnico sulla qualità cinematografica, e fa largamente perdonare qualche imperfezione di sceneggiatura, con calo di ritmo nelle seconda parte. Per un film in cui vengono esaltati il realismo magico e visionario e favolistico, immagini di una bellezza folgorante ed una strepitosa protagonista di soli 11 anni che buca lo schermo e ruba la scena anche alle star.
Valutazione Sintetica: 7.5