Domani 9 novembre al Balkan Film Festival prende il via la rassegna di cortometraggi
Tra gli eventi il panel “Il cinema e la guerra nella cultura balcanica”
per il concorso lungometraggi Moja Vesna di Sara Kern
e in collaborazione con Fabrica
No Man’s Land di Danis Tanović film vincitore dell’Oscar come miglior film straniero nel 2002
il festival a Roma fino al 12 novembre
alla Casa del Cinema e al Nuovo Cinema Aquila
IL PROGRAMMA E LE FOTO
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Giovedì 9 novembre terza giornata per il Balkan Film Festival che inizia alle 17.00 la programmazione al Nuovo Cinema Aquila con Moja Vesna, lungometraggio in concorso di Sara Kern.
Presentato alla Berlinale 2022, il primo lungometraggio della regista slovena affronta, attraverso la prospettiva di una bambina di dieci anni, il dolore della perdita della madre. Seguirà al termine della proiezione un dibattito con il pubblico moderato da Roberta Biagiarelli.
Alle 19.00 prende il via il concorso cortometraggi con la proiezione di cinque opere di giovani registi balcanici. Granny’s Sexual Life, regia di Urška Djukić & Émilie Pigeard (Slovenia, Francia); I Didn’t Make It To Love Her, regia di Anna Fernandez (Bosnia Erzegovina, Regno Unito, Spagna); Air Hostess-737, regia di Thanasis Neofotistou (Grecia); Eeva, regia di Morten Tšinakov & Lucija Mrzljak (Croazia, Estonia); Steady Flow, regia di Anja Jovanovic (Montenegro);
In programma alle 20.30 il panel “Il cinema e la guerra nella cultura balcanica” con Elma Tataragić programmer del Festival di Sarajevo e Roberta Biagiarelli attrice e documentarista. L’incontro sarà moderato da Mimmo Calopresti.
Chiude la serata No Man’s Land di Danis Tanović, premiato per la miglior sceneggiatura al 54º Festival di Cannes e vincitore nel 2002 dell’Oscar per il Miglior Film Straniero e del Golden Globe. Il festival ripropone questo classico del cinema balcanico per celebrare la carriera di uno dei più importanti registi bosniaci, e per riflettere sul successo internazionale delle coproduzioni europee.
Al centro del film la vicenda di due soldati, uno bosniaco e l’altro serbo, Èiki and Nino, intrappolati fra le linee nemiche, nella terra di nessuno, durante la guerra di Bosnia nel 1993. Mentre Èiki e Nino cercano di trovare una via d’uscita, un coraggioso sergente dell’Onu, nonostante abbia ricevuto l’ordine di non intervenire, cerca di soccorrerli. Arriva sul posto anche una giornalista e la notizia può trasformarsi in un incidente internazionale. Il film, fuori concorso, è presentato in collaborazione con Fabrica.
Il festival è in programma a Roma alla Casa del Cinema e al Nuovo Cinema Aquila fino al 12 novembre, su iniziativa dell’Associazione italo-balcanica Occhio Blu. Il consiglio direttivo dell’associazione è composto dal Presidente Mario Bova, la Vicepresidente Blerina Suta, il Tesoriere Milena Buttò e Roberta Alberotanza, Ludovico Cantisani, Adriano Ercolani, Rovena Sakja Godo, Maria Teresa Morelli e Ida Xoxa.
A dirigere il Balkan Film Festival Mario Bova, precedentemente ambasciatore d’Italia in Albania e Giappone. Direttore esecutivo del festival Ludovico Cantisani. Tra i Partner: Ministero Affari Esteri Cooperazione Internazionale, il MiC, Cinecittà S.p.a., Creative Europe Media Desk, Roma Capitale, UNIMED, Osservatorio Balcani Caucaso Transeuropa, Il Comune di Tirana, Albanian National Center of Cinematography, Balkan Film Market, Istituto Italiano di Cultura di Tirana, Roma Lazio Film Commission, Calabria Film Commission, Marche Film Commission, Apulia Film Commission, ANAC, il CSC – Centro Sperimentale di Cinematografia, la Scuola d’Arte Cinematografica Gian Maria Volonté, RUFA – Rome University of Fine Arts, Alpe Adria Cinema e Trieste Film Festival.
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