Lavoro Pagato a Tempo,   –  di Roberto Vacca,

Lavoro Pagato a Tempo,   –  di Roberto Vacca, L’Orologio – 20/12/2023

Ai tempi antichi la giornata lavorativa di schiavi e operai durava quanto la luce solare. I lavori urgenti si continuavano anche di notte alla luce delle torce. In epoca Romana, il lavoro veniva pagato in base al risultato [quatenus (quanto a lungo?) – cottimo] : l’area del campo arato, il volume del muro eretto, il peso del grano trebbiato, numero delle mucche munte.

La nobile famiglia Thurm und Taxis (poi chiamata in Italia “Della Torre e Tasso) ebbe il monopolio delle poste  per tutto l’Impero dal XVI al XIX secolo. Inizialmente stabiliva le tariffe in base alle distanze coperte e al numero dei pezzi trasportati. Poi offrì anche i servizi del trasporto di persone – da cui il nome “taxi” – con tariffe basate sui tempi di percorrenza. Questi erano  misurati negli uffici e nelle officine anche per stabilire inizio e fine del lavoro con gli orologi, che azionavano le sirene.   Ricordo di aver letto una    “curiosità” su una Domenica del  Corriere   degli anni Trenta: “Si trovano nelle   sale da ballo ragazze disponibili (in cambio di modeste somme di denaro) a ballare con sconosciuti, che sono privi di compagnia.   Le chiamano  “Taxi-girls”. “

 

Nel 1951 – giovane ingegnere –  lavoravo a Papigno (Terni) dalle 8 alle 17 per 5 giorni e il sabato dalle 8 alle 13.

 

Cent’anni fa esistevano ancora le case di tolleranza in cui giovani donne avevano rapporti  sessuali con uomini in cambio di denaro. Gli incontri avvenivano in una sala comune in cui le donne si aggiravano in vestiti succinti. L’osservanza delle buone maniere era controllata da una signora in cattedra, chiamata “maitresse” (o matressa) – termine che in francese sta per “amante”, sebbene la maitresse non partecipasse ai  rapporti. Quelle transazioni erano soggette a tasse. Le pubbliche autorità sottoponevano le prostitute a visite mediche periodiche e controllavano che nei locali non venissero organizzate feste, nè balli e non venissero forniti cibi, né bevande. Venivano, però, venduti preservativi. Il tariffario delle prestazioni sessuali, riportato più oltre in una versione del 1939, era affisso su una parete del locale. Se  ne possono comprare in rete esemplari in lamiera smaltata ornati da foto d’epoca delle signorine. I prezzi erano commisurati alla sola durata – non al tipo, né alla qualità del rapporto.

 

 

spettanze  della  stimata casa

 

Semplice (sveltina)   Lire   1              Doppia     Lire  2

Minuti 20              Lire  4,80     Mezz’ora   Lire  4,80

Ora piena             Lire   7,50    2 Ore     Lire  12

 

Per acqua, sapone e asciugamano:   20 centesimi extra