Amori universali Cinema Lovaglio – Venosa – 161^ Rassegna di Chiara Lostaglio

                        Amori universali

Cinema Lovaglio – Venosa – 161^ Rassegna

di Chiara Lostaglio

 

Si apre con due film italiani appena usciti la 161^ rassegna al Cinema Lovaglio di Venosa che, con passione, porta avanti Lidia Lovaglio, nell’unica sala attiva sul territorio nord della regione. Il titolo è emblematico: Amori universali, essendo alla base – come lei sottolinea – dei nostri sogni e delle nostre aspirazioni. Si apre dal 4 al 9 aprile (eccetto sabato 6) con il film di Riccardo Milani Un mondo a parte interpretato da Antonio Albanese e Virginia Raffaele, attori la cui iniziale carriera si caratterizza come comici, mentre convincono anche in ruoli segnatamente drammatici. L’ambiente del film è un paesino marsicano di montagna, dove una scuola pluriclasse rischia di estinguere la propria attività didattica. Una opportuna riflessione sulla scuola, sulle necessità e potenzialità, a difesa dei diritti dei bambini. Dal 10 al 12 aprile altro film italiano: Romeo è Giulietta di Giovanni Veronesi ben interpretato dalla giovane Pilar Fogliati (che lo ha pure scritto col regista) e da Sergi Castellitto. E’ una commedia degli equivoci che strizza l’occhio a capolavori come Shakespeare in Love e a Tootsie nel gioco delle parti dei due innamorati più famosi nella storia del teatro.            Con il film del regista americano Todd Hayness May December, candidato agli Oscar, si entra nella dimensione autoriale che ha caratterizzato questa strepitosa stagione. Il film (18 e 19 aprile) è ispirato alla vicenda di Mary Kay Letourneau insegnante 36enne passata alle cronache per aver adescato il suo alunno dodicenne Vili Fualaau, e in seguito divenuto suo marito. L’attenta regia di Hayness (autore di capolavori come Lontano dal paradiso, Carol, Io non sono qui sulla vita di Bob Dylan), conduce sui passi di un’attrice che deve fare ricerche sulla coppia per interpretare un film. L’espediente rimane dunque il film nel film, con la velata denuncia di un certo bigottismo sempre in agguato. Protagoniste del film sono due fuoriclasse: Julianne Moore e Natalie Portman. I due mesi del titolo maggio-dicembre restano simbolici nell’indicare la distanza temporale che vige fra i due componenti la coppia. Ancora un capolavoro (il 25 e 26 aprile) che alla Mostra di Venezia ha vinto il Premio speciale della Giuria e salutato con 10 minuti di applausi: Il confine verde (Green Border) della polacca Agnieszka Holland pluripremiata in molti festival. Il film è stato boicottato nella sua nazione e dalle destre nazionaliste un po’ ovunque, per la trattazione a mo’ di documentario della tragedia dei profughi “palleggiati” dalle autorità da un confine all’altro tra Bielorussia e la sua stessa Polonia. Un gioco macabro spesso sul corpo di bambini abbandonati al proprio destino. Cinque storie che si intrecciano su una sceneggiatura straordinaria, che ci conduce nei gelidi boschi di confine, fra umanità negate di guardie spietate e volontari che mettono a rischio la propria vita. Un film doloroso quanto necessario nella sua manifestazione di umanità che in questi anni è latitante e forse senza salvezza, accentuata dalle guerre. L’ultimo film in rassegna al Lovaglio di Venosa riguarda ancora l’amore universale, con il film del britannico Andrew Haigh, Estranei (All of us Strangers). Il regista del film (che è un po’ autoritratto), lo dedica “a quella generazione di persone queer in lutto con l’infanzia che non ha avuto.” Molte delle scene sono girate nella sua casa dell’infanzia. Adam ed Harry sono gli inquilini di un grattacielo londinese disabitato. L’opera è un manifesto sul dolore e sul rimpianto, sull’infanzia e sulla nostalgia, con due interpreti di grande impatto: Andrew Scott e Paul Mescal. Il film è tratto dal romanzo omonimo di Taichi Yamada.                         Ancora un regalo per gli amanti del grande cinema.

 

Chiara Lostaglio