“L’immagine e il claim di questa 33ª edizione – dichiarano le direttrici artistiche Annamaria Gallone e Alessandra Speciale – si ispirano al numero 3, ai 3 continenti che da 33 edizioni scendono in campo a Milano con alcune tra le migliori produzioni cinematografiche recenti, ma anche alla simbologia del numero perfetto, il 3, che ci comunica armonia e senso di unità in un momento storico così conflittuale e divisivo”.
La programmazione cinematografica del 33° FESCAAAL prenderà ufficialmente il via venerdì 3 maggio con la Cerimonia d’apertura che sarà ospitata nel Cinema Godard di Fondazione Prada.
A inaugurare il festival sarà il film Fremont di Babak Jalali (USA 2023), scritto con Carolina Cavalli. Nel cast una giovane rifugiata afghana per la prima volta sullo schermo, Anaita Wali Zada, e una delle star attualmente più richieste a Hollywood, l’attore americano Jeremy Allen White. ll regista sarà presente alla proiezione. Freemont uscirà in sala a fine giugno distribuito da Wanted Cinema.
10 giorni di proiezioni, 42 film di cui 20 prime italiane e 2 prime mondiali, una tavola rotonda, incontri con gli autori, eventi speciali sul cinema e le culture dei 3 continenti che si terranno nei seguenti cinema: Cinema Godard della Fondazione Prada, Cineteca Milano Arlecchino, Cineteca Milano MIC e Auditorium San Fedele. 9 giorni di proiezioni online di ben 29 film del festival grazie alla potenziata partnership con MYmovies.
Tutti i film, sia in sala che online, sono presentati in lingua originale con sottotitoli in italiano. Tutti i registi ospiti del festival incontreranno il pubblico in un Q&A dopo le proiezioni e i registi del concorso primcipale che non parteciperanno in presenza si connetteranno online con la sala. Nel pomeriggio sarà organizzata nel bar Il Girevole del San Fedele l’Ora del té nel corso della quale sarà possibile intrattenersi più a lungo con i registi e gli ospiti del festival. Si prevede la presenza al FESCAAAL di circa 50 ospiti in presenza e online.
GIURIE E PREMI
Quest’anno presiederà la Giuria Internazionale del FESCAAAL, un grande maestro del cinema internazionale, il pluripremiato regista filippino Lav Diaz (Pardo d’Oro 2014 con From What is Before e Leone d’Oro 2016 con The Woman Who Left- La donna che se ne è andata) a cui sarà dedicato un omaggio con la presentazione di alcuni film. Lo affiancheranno il regista iraniano Ali Asgari e la distributrice italiana Anastasia Plazzotta (Wanted Cinema) per assegnare il PREMIO COMUNE DI MILANO al Miglior film del Concorso Lungometraggi Finestre sul Mondo (8.000 euro).
Per il secondo anno, grazie alla collaborazione con il Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani – SNCCI, una Giuria composta da tre critici cinematografici attribuirà il Premio della Critica – SNCCI al Miglior Film del Concorso Extr’A (1.000 euro). Il premio è offerto quest’anno da un nuovo partner del FESCAAAL la fondazione Terre des Hommes Italia.
La stessa giuria attribuirà anche il Premio al Miglior Cortometraggio Africano (2.000 euro). Il festival assegna altri premi paralleli, tra cui un altro nuovo premio offerto da Terre des Hommes. Il montepremi totale è di circa 20.000 euro.
In breve, le 6 sezioni della PROGRAMMAZIONE CINEMATOGRAFICA prevista per il FESCAAAL 2024:
1) CONCORSO LUNGOMETRAGGI FINESTRE SUL MONDO propone un’accurata selezione di 9 film selezionati tra le ultime produzioni di fiction e documentari provenienti dai 3 continenti (tutti i film sono anteprime nazionali).
Dalla Berlinale 2024 presentiamo tre film: il vincitore dello Special Jury Prize del concorso Encounters Some Rain Must Fall, opera prima del cinese Qiu Yang; sempre da Encounters, Demba, l’opera seconda del regista senegalese Mamadou Dia (Swatch First Feature Award a Locarno 2019 con Le père de Nafi); dal concorso Generation dopo anni di silenzio finalmente un film di finzione dal Madagascar, Disco Afrika: une histoire malgache, opera prima di Luck Razanajaona. Ben quattro film a regia femminile in concorso, di cui tre a rappresentare l’America Latina: dal Messico Sujo di Astrid Rondero e Fernanda Valadez, film vincitore del Grand Jury Prize al Sundance 2024; sempre dal Messico la sorprendente performance di una giovanissima attrice, Danae Ahuja Aparicio che interpreta una bambina alle prese con il lutto per la perdita del padre tra gioco, fantasia e mondo soprannaturale nell’opera seconda della regista Ángeles Cruz, Valentina o la serenidad; due attori straordinari Alfredo Castro (Tony Manero, Ti guardo) e Sergi Lopez (Una relazione privata, Il labirinto del fauno) nel film El viento que arrasa della regista argentina Paula Hernández. Da Cannes 2023 un altro film girato da una donna, l’opera prima della camerunese Rosine Mbakam, Mambar Pierrette. Pluripremiato nei festival, un film dal Kazakistan, Bauryna Salu, opera prima di Askhat Kuchinchirekov (conosciuto come attore di Tulpan) ispirata alla sua infanzia. Dall’India una insolita e divertente commedia che ironizza sul razzismo e la demonizzazione degli stranieri, Dilli Dark di Dibakar Das Roy.
2) CONCORSO CORTOMETRAGGI AFRICANI ospita i migliori brevi film (fiction e documentari) realizzati da registi provenienti da tutta l’Africa e dalla diaspora. La sezione ha l’obiettivo di promuovere i giovani registi africani ai loro primi passi nel cinema e di mostrare le nuove tendenze e le sperimentazioni del cinema africano. Tra i 10 cortometraggi selezionati presentiamo in prima italiana tre corti di giovani registi inglesi afrodiscendenti: dal Festival di Locarno Pray, del pluripremiato scrittore Caleb Azumah Nelson al suo debutto alla regia; dalla Berlinale Muna della regista Warda Mohamed sul senso di appartenenza alla propria cultura che una giovane di origine somala; la divertente commedia Festival of Slaps del regista Abdou Cissé. Sempre in anteprima italiana: dal Sudafrica una breve commedia satirica che ironizza sui sistemi di sicurezza dei quartieri residenziali di Durban in Love, Your Neighbour di Jethro Westraad, e dal Kenya Stero di Tevin Kimathi e Millan Tarus. Dall’Egitto un veterano del festival, Morad Mostafa con I Promise You Paradise (vincitore del Nikon Discovery Award a Cannes 2023). E ancora tre registe donne: dal Senegal Dusk di Awa Moctar Gueye, racconto tenero sulla questione di genere; dalla Francia La voix des autres di Fatima Kaci e dal Belgio Elen Sylla Grollimnud con il documentatio autobiografico Villa Madjo costruito con un abile mashup di varie tecniche di animazione, video e foto di famiglia.
3) CONCORSO EXTR’A è dedicato ai film di registi italiani (o stranieri residenti in Italia) con l’intento di raccontare un’Italia che si fa interprete della diversità culturale. Sono selezionati in questa sezione film girati nei tre continenti o film che hanno come soggetto le tematiche dell’Italia multiculturale. Tra i 13 film in concorso (tutti in prima milanese) due prime mondiali: Saudade di Pietro Falcone e Non Piangere di Niccolò Corti; dal Rotterdam IFF un prima nazionale Song of All Ends di Giovanni C. Lorusso; dalle Giornate degli autori di Venezia, Casablanca, di Adriano Valerio (la proiezione è realizzata in collaborazione con Institut Français Milano); con Taxibol Tommaso Santambrogio torna a Cuba con Lav Diaz, il famoso regista filippino, in dialogo con un tassista cubano per discutere di politica, migrazione, condizioni sociali e amore; un’amicizia forte, l’amore condiviso per la musica di due adolescenti, nel delicato docu-fiction di Michele Pennetta, Lonely presentato ad Alice nella Città (la proiezione è realizzata in collaborazione con Consolato Svizzero Milano); la vincitrice del David di Donatello 2024, Margherita Giusti con l’animazione The Meatseller, prodotta da Luca Guadagnino, sulla storia vera di una ragazza nigeriana che vuole diventare una macellaia e intraprende un periglioso viaggio verso l’Italia.
4) SEZIONE FLASH raccoglie i film/evento del Festival: anteprime italiane o milanesi di rilievo che presentano le opere recenti di registi affermati, film acclamati dalla critica o premiati nei maggiori festival internazionali. Tra i titoli in programma: da Cannes 2023 la prima nazionale di Perdidos en la noche, l’ultimo film del regista messicano Amat Escalante che dipinge un quadro drammatico della società messicana, tra difesa dell’ambiente e lotta alla criminalità, attraverso la ricerca di giustizia del giovane figlio di un’attivista scomparsa. La cerimonia di premiazione del festival, sabato 11 maggio all’Auditorium San Fedele, si concluderà con la proiezione di Until Tomorrow di Ali Asgari (membro della Giuria Ufficiale), alla presenza del regista. Il film, che è stato presentato a Panorama della Berlinale 2022 e sarà distribuito in Italia da Cineclub Internazionale, è il secondo lungometraggio del regista iraniano che prosegue il suo ritratto dei giovani del Paese in lotta per il riconoscimento dei loro diritti. Ad Asgari le autorità iraniane hanno vietato di lasciare il paese dopo l’uscita a Cannes del suo terzo film Kafka a Teheran, in coregia con Alireza Khatami, ma recentemente gli è stato permesso di tornare a viaggiare. Closing film del festival, domenica 12 maggio, Noir Casablanca (Les Meutes) del marocchino Kamal Lazraq. Vincitore del Premio della Giuria nella sezione Un Certain Regard di Cannes 2023 il film ci conduce in un “tutto in una notte” di un padre e figlio, piccoli criminali nel mondo brutale della periferia di Casablanca. In sala dal 6 giugno distribuito da Exit Media .
5) E TUTTI RIDONO… La sezione più pop del festival dedicata alle commedie provenienti dai 3 continenti presenta quest’anno dalla Cina, in collaborazione con l’Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Milano e il Far East Film Festival l’anteprima della commedia cinese The Movie Emperor di Ning Hao. Una divertente parodia del mondo del cinema interpretata dalla star di Hong Kong, Andy Lau nel ruolo autoironico di un divo del cinema che, alla ricerca di un cambiamento di immagine, decide di calarsi nel ruolo umile di un allevatore di maiali.
6) OMAGGIO A LAV DIAZ. In occasione della presenza del maestro filippino in Giuria, in collaborazione con la Fondazione Prada, presentiamo tre film scelti tra i suoi maggiori successi.
Lav Diaz, è un regista, sceneggiatore, produttore, e attore filippino nato nel 1958. Considerato uno dei registi più originali del panorama cinematografico contemporaneo ha raccontato nella sua filmografia con crudezza e profondo lirismo i capitoli più bui della storia del suo paese. Dal 1998 ha diretto diciotto lungometraggi e ottenuto diversi riconoscimenti internazionali.
Al Cinema Godard della Fondazione Prada sarà possibile rivedere: Norte, the End of History, selezionato nella sezione Un Certain Regard del Festival di Cannes del 2013, che si ispira al capolavoro letterario di Dostoevskij, Delitto e castigo, per indagare l’origine del male nella provincia di Ilocos Norteche ha dato i natali al dittatore militare Ferdinand Marcos, From What is Before con cui Lav Diaz vince il pardo d’Oro a Locarno nel 2014 e il film vincitore del Leone d’oro alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2016, The Woman Who Left (La donna che se ne è andata), che racconta la parabola dolorosa di una donna innocente, mossa da ideali di solidarietà e compassione che si trova a dover fare i conti con un inaspettato desiderio di vendetta.
Sabato 11 maggio al Cinema Godard della Fondazione Prada, alle ore 16.00, Lav Diaz sarà protagonista di una masterclass moderata da Paolo Bertolin, membro del comitato di selezione della Mostra del Cinema di Venezia. L’evento è gratuito su prenotazione.
Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito fondazioneprada.org.
Una selezione di film del FESCAAAL sarà presentata in contemporanea a Torino in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema e a Bari in collaborazione con Apulia Film Commission.
7a edizione AFRICA TALKS
Visual Africa: Creatività, Prospettive e Cambiamenti nelle Arti Visive
Cineteca Milano Arlecchino, martedì 7 maggio ore 18.30
Africa Talks è un appuntamento annuale che l’Associazione COE organizza nell’ambito del FESCAAAL in collaborazione con la Fondazione Edu, una fondazione nata per promuovere la formazione universitaria in Africa. Il format prevede una tavola rotonda seguita da un film a tema per approfondire gli aspetti più contemporanei e promettenti di un continente in trasformazione. Dopo aver trattato i temi di formazione universitaria in relazione al mondo del lavoro (2017), le nuove tecnologie e start up creative ed educative (2018), il futuro dell’alimentazione e delle tecnologie applicate all’agricoltura in Africa (2019), le trasformazioni urbane nell’Africa contemporanea (2021), le industrie culturali e creative in Africa (2022), la protezione dell’ambiente e alla gestione delle risorse in Africa (2023), quest’anno Africa Talks sarà dedicato per la seconda volta all’industria culturale e creativa in Africa con un focus sulle arti visive. Nella tavola rotonda, dal titolo Visual Africa: Creatività, Prospettive e Cambiamenti nelle Arti Visive, attraverso il confronto tra ospiti internazionali, si approfondirà il dibattito intorno al settore creativo visuale, dalla fotografia alla grafica, analizzando le nuove tendenze e la contaminazione con altri settori e mercati, il digitale come strumento di comunicazione e divulgazione, la libertà di espressione e i percorsi educativi e di carriera.
“Come sempre Africa Talks vuole essere un momento di riflessione intorno all’Africa nei suoi aspetti più contemporanei ed emergenti – dichiara Matteo Stefanelli, Presidente di Fondazione Edu. Daremo voce ad artisti/e ed esperti/e per tracciare un quadro della scena creativa africana, con una particolare attenzione al mondo delle arti visive, ai suoi mutamenti e alle sue principali sfide“.
Quattro ospiti dal continente e dalla diaspora si alterneranno per farci conoscere l’evoluzione della spinta creativa del continente e alcune forme espressive delle arti visive dell’Africa contemporanea. Marie Gomis-Trezise, di origine senegalese, vive e lavora a Bruxelles dove ha inaugurato una galleria di arte fotografica ed è direttrice creativa di Nataal, periodico internazionale che mette in luce la moda, l’arte musicale e la cultura africana contemporanea; Osaru Obaseki artista visiva multidisciplinare nigeriana i cui lavori ruotano intorno ai temi dell’identità culturale e delle dinamiche sociali; O’Plérou Grebet giovane artista, grafico e illustratore ivoriano, noto per aver progettato più di 365 emoji; Michael Yoanes, giovane fotografo di origine eritrea, cresciuto in Italia, a Milano si occupa principalmente di ritratto, moda e fotografia sociale. Modera Maria Pia Bernardoni, curatrice di eventi culturali e responsabile dei progetti internazionali di African Artists. A seguire la proiezione del film in anteprima italiana Over the Bridge di Tolu Ajayi, 2023 (Nigeria) che racconta la crisi di un uomo dinnanzi alle pressioni di una società sempre più corrotta e spietata nel quartiere degli affari della Lagos moderna. Nel cast le star nigeriane Ozzy Agu e Segilola Ogidan.
Il Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina è socio fondatore di Milano Film Network (MFN), la rete che unisce l’esperienza e le risorse dei sette festival di cinema milanesi.
5° MIWORLD YOUNG FILM FESTIVAL – MIWY, Cinema & Interculture for Schools
Dal 6 all’11 maggio 2024 avrà luogo anche la 5ª edizione del MiWorld Young Film Festival – MiWY, Cinema & Interculture for Schools, il primo e unico festival di cinema per le scuole in Italia interamente dedicato alla conoscenza delle cinematografie e delle culture di Africa, Asia e America Latina e alla promozione di percorsi di Educazione alla cittadinanza globale. MiWY si svolgerà da lunedì 6 a sabato 11 maggio in sala a Milano e in modalità online su MYmovies.
Il MiWY continua a far conoscere realtà e storie dai tre continenti attraverso sguardi e da angolazioni inedite, adottando un approccio che valorizza l’educazione al linguaggio cinematografico e l’esperienza della visione comunitaria e del dibattito post-proiezione in presenza e a distanza.
Sarà possibile partecipare alle proiezioni mattutine previste in sala a Milano nei giorni 6, 7, 8, 9 e 10 maggio. La modalità online #MiWYfaidate consentirà a tutte le classi dell’intero territorio nazionale di visionare su MYmovies.it i film prescelti in orari e giornate prestabilite e di usufruire di materiali didattici e informativi per il lavoro di approfondimento.
MIWORLD YOUNG FILM FESTIVAL è un progetto dell’Associazione COE in partnership con Fondazione ISMU e con la Scuola Mohole ed è gemellato con Castellinaria, Festival del cinema giovane di Bellinzona.