KIM KI-DUK. Il profondo dolore degli umani

KIM KI-DUK. Il profondo dolore degli umani
La nuova monografia di Sentieri selvaggi dedicata allo straordinario regista sudcoreano
 
È uscita la monografia – edita da Sentieri selvaggi – del più straordinario regista coreano, Leone d’Oro al Festival di Venezia 2012 con Pietà, e conosciuto e apprezzato in tutto il mondo per film come L’isolaFerro 3L’ArcoTime, scomparso prematuramente nel 2020.
Il volume, 188 pagine riccamente illustrate, è a cura di Massimo Causo (critico, saggista e programmer) ed è arricchito dalla collaborazione di Grazia Paganelli, Aldo Spiniello, Sergio Sozzo, Davide Di Giorgio, Simone Emiliani, Carlo Valeri, Giuseppe Gariazzo, e altre firme della critica italiana.
Kim Ki-duk appartiene ai suoi film più che alla propria vita. In tutto il suo cinema ha cercato di mettere alla prova il sentimento dell’esistere che quel ragazzino cresciuto in montagna e nella periferia di Seoul aveva maturato, lavorando nei campi e in fabbrica con solo le scuole elementari alle spalle. Lo ha fatto senza mai separare sé stesso dalla sua opera, con la prassi di un vivere come se lui stesso fosse i suoi film. Una simbiosi naturale con il frutto di un’esistenza che aveva istintivamente strutturato come un’opera in cui esprimere tutto il suo sentire, tutto il suo spirito, in una carriera cominciata nel 1996 con Crocodile e proseguita fino al postumo La chiamata dal cielo del 2022, passando per il Leone d’Oro del 2012 per Pietà.
KIM KI-DUK. Il profondo dolore degli umani è un viaggio esaustivo e dettagliato nella folgorante carriera del regista coreano. Quattro saggi introduttivi mettono in luce le tematiche fondamentali del suo cinema: la reciprocità tra le sue opere e la sua vita, quest’ultima vista come tortura e auto-tortura dalla quale, però, emerge un afflato vitale che non si piega all’inevitabile sconfitta; la complessa costruzione dell’identità in un percorso eremitico, che per quanto intimo non può rinunciare al suo carattere finzionale.
Quindi, non si può che lasciar spazio alle parole di Kim Ki-duk stesso, in un glossario del suo cinema e quindi della sua stessa vita, poi raccontata per esteso in una breve biografia. Si passa poi alla filmografia completa, analizzata film per film, ognuno accompagnato da immagini rappresentative delle singole pellicole. Vengono analizzati anche le opere di cui Kim Ki-duk figura solo come sceneggiatore o produttore, rivelando il fil rouge che attraversa la sua carriera anche nelle deviazioni apparentemente secondarie.
KIM KI-DUK. Il profondo dolore degli umani, è stato realizzato grazie al contributo della DIREZIONE GENERALE EDUCAZIONE, RICERCA E ISTITUTI CULTURALI, è a cura di Massimo Causo, critico cinematografico facente parte del gruppo di Sentieri Selvaggi fin dagli anni ’90 e collaboratore delle principali riviste di settore italiane, nonché docente e programmatore di numerosi festival (tra i quali, dal 2007 al 2023, del Torino Film Festival). Ha curato numerose monografie: tra gli altri, Kathryn Bigelow, Amir Naderi, Margherita Buy, Valeria Golino e la saga horror Halloween.