Joyce Carol Oates riceverà il Raymond Chandler Award al Noir in festival di Milano il 5 dicembre 2024

Joyce Carol Oates riceverà il Raymond Chandler Award
al Noir in festival di Milano il 5 dicembre 2024
Photo: Dustin Cohen
È un grande privilegio per il Noir in festival celebrare quest’anno, con il premio alla carriera intitolato a Raymond
Chandler, Joyce Carol Oates, la più grande scrittrice americana vivente, autrice di alcune delle opere più
significative del nostro tempo, quasi tutte con al centro un’inesorabile e lucida indagine sulle mille incarnazioni
del Male, che attraversa l’individuo come la società.
Il festival, in programma a Milano dal 2 al 7 dicembre prossimo, annuncia quindi, in collaborazione con La
Milanesiana ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi e in accordo con La nave di Teseo, la prima protagonista
d’eccezione della 34° edizione. Joyce Carol Oates sarà a Milano ospite del Noir in festival nelle giornate del 5 e del
6 dicembre e riceverà il Raymond Chandler Award il 5 dicembre al Teatro Franco Parenti presentata da Antonio
Monda.
Joyce Carol Oates è nata a Lockport, nello stato di New York. Dopo aver vissuto tra Stati Uniti e Canada, dal 1978
vive nel New Jersey. Ogni anno è in tra i forti candidati del Nobel e più volte finalista al Premio Pulitzer per le sue
oltre settecento storie tra romanzi, racconti, memoir, opere teatrali, narrativa per ragazzi, saggi e poesie, opere
che hanno ricevuto numerosi importanti riconoscimenti, tra cui ricordiamo: la National Medal of Humanities, il
National Book Critics Circle Ivan Sandrof Lifetime Achievement Award, il National Book Award e il PEN/Malamud
XXXIV edizione • 2 – 7 dicembre 2024 | Milano • Membro di FIAPF e AFIC
Organizzazione: Studio Coop • PI: 03973771003 • SDI: M5UXCR1
Via Santa Croce in Gerusalemme, 107 • 00185 Roma • Tel. +3906-8603111 • Fax +3906-86213298 • www.noirfest.com
Award for Excellence in Short Fiction. Ha insegnato scrittura creativa alla Princeton University dal 1978 al 2014 ed
è professore alla University of California di Berkeley, dove insegna short fiction. E’ membro dell’American
Academy of Arts and Letters dal 1978.
Dal 1963 Joyce ha scritto più di un centinaio di romanzi e saggi, cimentandosi con i generi più diversi, curando il
suo stile unico, toccando temi diversi come la famiglia, le origini, la violenza sulle donne, l’innocenza e la sua
violazione, l’amore come un’esperienza sconvolgente, denunciando la corruzione, il razzismo e il sessismo insiti
nella cultura americana e confermandosi una scrittrice fondamentale, spietata e meravigliosa. Al centro della sua
narrativa è il male: talmente naturale da diventare il motore di molte sue storie e la materia stessa dei suoi
personaggi.
Per quest’occasione la scrittrice ha dichiarato: “È un grande onore ricevere un premio il cui primo vincitore è stato
Graham Greene, un maestro del genere letterario che combina il mistero con un forte nucleo morale, le energie
propulsive della suspense con i poteri permanenti del mito e il brivido della narrazione che è la nostra eredità più
antica. Il ‘thriller’ è il veicolo, il ‘noir’ è il paesaggio, una visione della vita che è, per molti, il più accurato degli
specchi in cui si riflette la vita”.
Da sempre presente nel panorama editoriale italiano, negli ultimi anni la pubblicazione delle opere di Joyce Carol,
Oates è curata de La nave di Teseo che ha dato alle stampe, tra gli altri: Ho fatto la spia (2020), Una brava ragazza
(2020), La figlia dello straniero (2020), Pericoli di un viaggio nel tempo (2021), Blonde (2021), La notte, il sonno, la
morte e le stelle (2021), Sorella, mio unico amore (2022), L’altra te (2022), Respira (2022), Babysitter (2023),
Dammi il tuo cuore (2023), La madre che mi manca (2024) e, con il marchio La Tartaruga, la raccolta di racconti
Circostanze attenuanti (2024). A novembre uscirà, sempre per La nave di Teseo, il suo ultimo libro Il macellaio.
Dal 1976 al 2022 il cinema ha prodotto 25 opere tra lungometraggi e corti basati sui suoi libri, tra cui la più
popolare è il recente Blonde (2022), il film di Andrew Dominik sulla vita di Marylin Monroe, candidato all’Oscar,
ma ricordiamo anche Foxfire (1996), di Annette Haywood-Carter con il debutto di Angelina Jolie, e il remake
francese di Laurent Cantet del 2012 (Ragazze cattive).
in collaborazione con
Il Noir in Festival è diretto da: Giorgio Gosetti, Marina Fabbri. Una realizzazione: Studio Coop. Promosso da: Ministero della Cultura – DGCA. In collaborazione e con il sostegno di: IULM. Associato: AFIC, FIAPF.