Nel campo del giallo, Kostas Charitos si potrebbe definire il corrispettivo greco del nostro amato Montalbano. Instancabile e ironico, Kostas è il nuovo commissario della tv in servizio nell’affascinante e caotica Atene.
Siamo nel 2009. Kostas Charitos è a capo della Sezione Omicidi della Polizia della capitale greca, sospesa tra Oriente e Occidente, tra antico e contemporaneo, teatro di una serie di delitti che coinvolgono immigrati clandestini ed ex spie, imprenditori ambigui e cronisti troppo curiosi. Ed è Kostas ad occuparsene, con puntiglio, tenacia ed umorismo. Non si perde mai d’animo nelle indagini che porta avanti con umiltà e fine intuito. Non lo fermano i ritardi burocratici né gli ordini imposti dall’alto, in particolare quelli del suo superiore Ghikas, con cui discute senza alcun filtro diplomatico.
Scomodo, ruvido, ma mosso da un profondo senso di giustizia, Kostas è figlio della penna di Petros Markaris, sceneggiatore e scrittore di fama internazionale noto proprio per i romanzi dedicati a questo personaggio d’altri tempi, abitudinario, ostile alla tecnologia e con la curiosa passione per i vocabolari, dove cerca le risposte nascoste su un mondo che appare sempre più inafferrabile.
È sposato con Adriana, con la quale ha un rapporto fatto di schermaglie, tipico di una coppia di lunga data ma, nonostante le apparenze, molto affiatata. Il cibo, che Kostas ama smodatamente, è il loro principale motivo di scontro. Per Caterina, figlia unica che studia Giurisprudenza a Patrasso, prova un amore totale e incondizionato che lo rende inevitabilmente critico impietoso di tutti i fidanzati che gli presenta.
Nel passato familiare di Kostas incombe la figura dispotica del padre, Stefanos, poliziotto all’epoca della dittatura dei colonnelli e spettatore passivo degli interrogatori e delle violenze inflitti agli oppositori del regime. Padre di cui scoprirà nel corso della serie un lato umano imprevisto grazie all’incontro con Lambros, un vecchio rivoluzionario comunista che si offrirà di aiutare il commissario nelle sue indagini.
Sullo sfondo, si stende la sterminata e bianca Atene, con addosso tutto il peso della sua storia, vittima di un’urbanizzazione senza controllo, soffocata dal traffico e dalla burocrazia ma splendente di bellezze, in qualche modo specchio di tante città italiane.