IL MIO POSTO È QUI recensione di Catello Masullo

IL MIO POSTO È QUI recensione di Catello Masullo

 

(credits e sinossi da CINEMATOGRAFO.IT e WIKIPEDIA)

 

IL MIO POSTO È QUI

ITALIA 2023

Sinossi: All’indomani della fine della Seconda Guerra mondiale, in un piccolo paese calabrese, l’incontro tra Marta, ragazza madre promessa in sposa ad un uomo che non ama, e Lorenzo, l’omosessuale locale conosciuto come “l’organizzatore dei matrimoni”, fa nascere una profonda amicizia che la porta a sfidare i pregiudizi della comunità che li circonda e a lottare per trovare il proprio posto nel mondo come donna.

SCHEDA FILM

Regia: Cristiano BortoneDaniela Porto

Soggetto: romanzo omonimo di Daniela Porto

Sceneggiatura: Cristiano BortoneDaniela Porto

Attori: Ludovica Martino – Marta, Marco Leonardi – Lorenzo

Fotografia: Emilio Maria Costa

Montaggio: Claudio Di Mauro

Scenografia: Alessandra Mura

Durata: 110

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Produzione: CRISTIANO BORTONE PER ORISA PRODUZIONI, GHOSTS CITY FILMS

Distribuzione: ADLER ENTERTAINMENT

Data uscita: 2024-05-09

  • Recensione di Catello Masullo:  Tratto dal romanzo omonimo di Daniela Porto, pubblicato da Sperling&Kupfer, che scrive e dirige il film a quattro mani con Cristiano Bortone. Per Daniela Porto si tratta dell’esordio alla regia. Il film propone un ritratto accurato, vivido e rispettoso della provincia calabrese agli inizi degli anni ’40, con personaggi disegnati a cesello che ne rappresentano con efficacia e credibilità le caratteristiche sociali, culturali ed antropologiche. Una regia precisa e palpitante ci porta in una storia che è un inno alla emancipazione femminile e alla libertà di essere sé stessi, con un irresistibile lirismo delle emozioni. Una illustrazione efficace della determinazione indomita della protagonista verso il suo obiettivo di riscatto della sua miserevole condizione di emarginazione e di ineluttabile destino alla sottomissione. Di nota le belle invenzioni cinematografiche immaginative per dare maggiore concretezza di immagine a certi dialoghi. Straordinaria la interpretazione di Ludovica Martino, già rivelatasi al Giffoni Film Festival nel 2020, con l’Explosive talent award e confermatasi  con il Nastro d’argento 2021, dove si era aggiudicata il  Premio Guglielmo Biraghi per Skam Italia, si afferma definitivamente con questa prova magistrale che le è valsa il Premio Nuovo Imaie e il Premio Mariangela Melato alla miglior attrice al Bari International Film Festival. Ma non si deve dimenticare l’altro formidabile co-protagonista, Marco Leonardi, a sua volta Premio Nuovo Imaie per questo film e che è a sua volta simbolo di una parallela storia di riscatto e di affermazione del diritto a vivere la propria diversità, in un contesto ed in un’epoca dove veniva vista con profondo stigma sociale e grave pregiudizio. È lui, con il suo coraggio e la sua fiera determinazione a restare nel suo paese natale, nonostante tutto, a dare il titolo al film.

 

 

 

Valutazione Sintetica: 8