LA LUNGA CORSA recensione di Catello Masullo

LA LUNGA CORSA recensione di Catello Masullo

 

(credits e sinossi da CINEMATOGRAFO.IT e WIKIPEDIA)

 

  • LA LUNGA CORSA
  • ITALIA, UCRAINA 2022
  • Sinossi: Il carcere, per Giacinto, è tutto tranne un buco nero: figlio di due detenuti, lui dentro un carcere non solo ci è nato, ma ci è pure cresciuto. Libero di volare via, decisamente impreparato a farlo. Infanzia, adolescenza, candeline dei 18 anni: quella è “casa”, nonostante le sbarre, e Jack, il capo dei secondini, è un burbero e premuroso “papà”…

 

 

  • Recensione di Catello Masullo:  Andrea Magnani aveva avuto un esordio fulminante con “Easy – Un viaggio facile facile”, per poi scrivere e produrre un secondo film, “Paradise-Una Nuova Vita”, per l’esordio alla regia di Davide Del Degan. Con questa opera seconda da regista, “La Lunga Corsa”, conferma tutto il talento visivo e visionario nella messa in scena, e tutto il suo talento nel creare storie che portano lo spettatore in mondi inesplorati e stranianti, con un inimitabile umorismo surreale e spaesante. Magnani, con questo ultimo film ci porta a riflettere sugli spazi e sui confini. Sulla relatività delle percezioni e sui relativi paradossi. È certamente paradossale che il protagonista della storia si senta a casa solo in carcere, dato che vi è nato e cresciuto. E che solo in carcere si senta davvero, ossimoricamente, “libero” ed al sicuro. Non giudicato e, invece, benvoluto. Come restare nell’utero materno (nel quale tenta perfino faticosamente di rientrare, come suggerisce la scoperta metafora del rientro in carcere attraverso la stretta fessura lasciata libera dal cancello difettoso). Il film trova il suo perfetto ed insuperabile protagonista in Adriano Tardiolo, indimenticabile “Lazzaro felice” nel film di Alice Roharwacher. Che contribuisce non poco a regalare al film un trionfo di candore, di purezza, di assoluta gentilezza, con toni di fiaba moderna, ammantata di fantasia. La struttura circolare del film ce ne fa apprezzare, ulteriormente, il valore e la originalità assoluti.

 

 

 

Valutazione Sintetica: 8