Why War, RECENSIONE DI CATELLO MASULLO
Credits a sinossi da https://www.labiennale.org/it/cinema/2024/fuori-concorso/why-war
Why War
Fuori Concorso
Regia: | Amos Gitai |
Produzione: | Agav Films (Amos Gitai, Laurent Truchot), Agav Hafakot (Shuki Friedman), Elefant Films (Alexandre Iordachescu) |
Durata: | 87’ |
Lingua: | Francese, inglese, arabo, ebraico |
Paesi: | Francia, Svizzera |
Interpreti: | Irène Jacob, Mathieu Amalric, Micha Lescot, Jérôme Kircher, Yaël Abecassis, Keren Morr |
Sceneggiatura: | Amos Gitai |
Fotografia: | Eric Gautier |
Montaggio: | Yuval Orr |
Costumi: | Cécile Kretschmar |
Musica: | Alexey Kochetkov, Louis Sclavis, Kioomars Musayyebi |
Suono: | Ronen Nagel, Benjamin Viau |
Paese di coproduzione: | Italia |
Da: | Why War? basato su lettere di Albert Einstein e Sigmund Freud |
Sinossi
Nel 1932, Albert Einstein fu invitato dalla Società delle Nazioni a indirizzare una lettera su qualsiasi argomento a qualsiasi persona. Scelse di corrispondere con Sigmund Freud su come evitare la guerra. Ancora oggi, la corrispondenza sulla guerra di due dei più grandi pensatori di tutti i tempi si rivela più che mai attuale. Ispirato a questa corrispondenza tra Albert Einstein e Sigmund Freud di quasi un secolo fa, il film Why War ripercorre le radici della guerra e si lancia alla ricerca di una spiegazione della ferocia dei conflitti che popolano il nostro mondo.
Commento del regista
Lo scambio di lettere tra Albert Einstein e Sigmund Freud ha definito il discorso moderno sulla violenza umana di massa che avviene in nome della religione, della razza e della nazionalità. Il cinema che faccio si ispira alla realtà e al contesto in cui viviamo. I film evitano di mostrare l’iconografia e le fotografie degli orrori della guerra e della distruzione che continuano ad alimentare le guerre. Come scrisse Sigmund Freud ad Albert Einstein, concludendo la sua lettera, “Nel frattempo, possiamo dire a noi stessi: tutto ciò che funziona per lo sviluppo della cultura funziona anche contro la guerra”.
Produzione/Distribuzione
PRODUZIONE 1: AGAV FILMS – Laurent Truchot
6 cour Berard
75004, Paris, France
Tel. 33 142404845
amosgitaiassit@gmail.com
PRODUZIONE 2: ELEFANT FILMS – Alexandre IORDACHESCU
10, rue Jean-Jaquet
1201, Ginevra, Svizzera
Tel. 41 792902108
alex@elefantfilms.ch
PRODUZIONE 3: AGAV HAFAKOT – Shuki Freidman
37 Rashi Street
67067, Tel Aviv, Israel
Tel. 972 972544510295
agavgitai@gmail.com
PRODUZIONE 4:
Marco Cohen, Benedetto Habib – INDIANA PRODUCTION SPA
Via Edmondo De Amicis, 53
20123 Milano, Italia
Tel. 39 02 868 944 70
https://www.indianaproduction.com
m.cohen@indianaproduction.com
b.habib@indianaproduction.com
PRODUZIONE 5: RTS Télévision Suisse SSR SRG – Celya Larré
Quai Ernest-Ansermet 20
CH–1211 Ginevra, Svizzera
Celya.Larre@rts.ch
UFFICIO STAMPA 1:
Francesca Maria Perego – INDIANA PRODUCTION SPA
Via Edmondo De Amicis, 53
20123 Milano, Italia
Tel. 39 02 868 944 70
f.perego@indianaproduction.com
UFFICIO STAMPA 2: Gloria Zerbinati
Independent
Via Palmiro Togliatti 15
45010 Rovigo, Italia
Tel. 33 0) 7 86 80 02 82
gloria.zerbinati@gmail.com
RECENSIONE DI CATELLO MASULLO: Amos Gitai realizza uno dei più squillanti gridi anti-bellici con una operazione di alta valenza culturale, artistica, estetica e sinestetica, visuale, teatrale, cinematografica e musicale. Da par suo. Prendendo lo spunto da un carteggio, non molto conosciuto, tra Albert Einstein e Sigmund Freud, alla ricerca di una possibile ricetta per evitare agli esseri umani lo strazio e la tragedia delle guerre. La bacchetta magica non ce l’ha nessuno. Ma la ricetta possibile non può che essere la cultura. E questo film una piccola, ma bella e alta, tessera l’aggiunge al mosaico. Imperdibile.
VALUTAZIONE SINTETICA: 8