Iddu, RECENSIONE DI CATELLO MASULLO

foto di Catello Masullo (6 settembre 2024): da sx: il moderatore, i registi Antonio Piazza e Fabio Grassadonia

Iddu, RECENSIONE DI CATELLO MASULLO

Credits a sinossi da https://www.labiennale.org/it/cinema/2024/venezia-81-concorso/iddu

Iddu

Venezia 81 Concorso

 

Regia: Fabio Grassadonia, Antonio Piazza
Produzione: Indigo Film (Nicola Giuliano, Francesca Cima, Carlotta Calori, Viola Prestieri) con Rai Cinema, Les Films du Losange (Alexis Dantec)
Durata: 122’
Lingua: Italiano, dialetto siciliano
Paesi: Italia, Francia
Interpreti: Toni Servillo, Elio Germano, Daniela Marra, Barbora Bobulova, Giuseppe Tantillo, Fausto Russo Alesi, Antonia Truppo, Tommaso Ragno, Betti Pedrazzi, Filippo Luna, Rosario Palazzolo, Roberto De Francesco, Vincenzo Ferrera, Maurizio Marchetti, Gianluca Zaccaria, Lucio Patanè
Sceneggiatura: Fabio Grassadonia, Antonio Piazza
Fotografia: Luca Bigazzi
Montaggio: Paola Freddi
Scenografia: Gaspare De Pascali
Costumi: Andrea Cavalletto
Musica: Colapesce
Suono: Stefano Campus, Mirko Perri, Giulio Previ
Effetti visivi: Pasquale Di Viccaro

Sinossi

Sicilia, primi anni Duemila. Dopo alcuni anni in prigione per mafia, Catello, politico di lungo corso, ha perso tutto. Quando i Servizi segreti italiani gli chiedono aiuto per catturare il suo figlioccio Matteo, ultimo grande latitante di mafia in circolazione, Catello coglie l’occasione per rimettersi in gioco. Uomo furbo dalle cento maschere, instancabile illusionista che trasforma verità in menzogna e menzogna in verità, Catello dà vita a un unico quanto improbabile scambio epistolare con il latitante, del cui vuoto emotivo cerca di approfittare.
Un azzardo che con uno dei criminali più ricercati al mondo comporta un certo rischio…

Commento dei registi

L’idea iniziale di questo film è nata dalla lettura dei numerosi pizzini ritrovati nel corso della lunga latitanza del capomafia Matteo Messina Denaro. Attraverso queste insolite lettere, il boss gestiva la sua vita in clandestinità e i suoi affari. I pizzini trascendevano però la funzione pratica di comunicazione criminale e lasciavano emergere aspetti della sua personalità e la natura del mondo tragico e ridicolo che intorno a lui volteggiava spericolatamente. Traendo libera ispirazione dai pizzini, Iddu racconta il carteggio fra Matteo, principe riluttante di un mondo insensato, e Catello, maschera grottesca di solare amoralità. Con Matteo e Catello ci immergiamo nel vuoto dentro il quale un popolo sguazza come fosse un gran mare baciato dal sole e dagli dei.

Produzione/Distribuzione

PRODUZIONE 1: INDIGO FILM – Nicola Giuliano, Francesca Cima, Carlotta Calori, Viola Prestieri
Via Torino 135
00184 Roma, Italia
Tel. 39 0677250255
info@indigofilm.it

PRODUZIONE 2: RAI CINEMA – Paolo Del Brocco
Piazza Adriana 12
00193 Roma, Italia
Tel. 39 0633179601
anna.pomara@raicinema.it

PRODUZIONE 3: LES FILMS DU LOSANGE – Alexis Dantec
7-9 rue des Petites Ecuries
75010, Paris, France
Tel. 33 1 44 43 87 10
r.quinet@filmsdulosange.fr

DISTRIBUZIONE INTERNAZIONALE: LES FILMS DU LOSANGE – Raphaëlle Quinet
7-9 rue des Petites Ecuries
75010, Paris, France
Tel. 33 1 44 43 87 10
r.quinet@filmsdulosange.fr

DISTRIBUZIONE ITALIA: Luigi Lonigro – 01 Distribution
Piazza Adriana 12
00193, Roma, Italia
Tel. 39 0633179601
soniapisana.dichter@raicinema.it

UFFICIO STAMPA: Viviana Andriani – RENDEZ VOUS
Tel. 6 80 16 81 39
viviana@rv-press.com
www.rv-press.com

UFFICIO STAMPA ITALIANA: Manuela Cavallari – Fosforo
Via Nicolò Piccolomini, 1
00165 – Roma, Italia
Tel. +39 0683795469
manuela.cavallari@fosforopress.com

 

RECENSIONE DI CATELLO MASULLO: Fabio Grassadonia e Antonio Piazza, sin dal loro brillante esordio con “Salvo”, avevano messo in mostra il loro straordinario talento di cineasti. Con l’attenzione, fino al maniacale, ai minimi particolari, alla cura del suono, alla messa in scena, alle musiche, alla direzione degli attori ed alla confezione in generale. Con questo “Iddu” raggiungono la loro vetta espressiva. Affinando ed innalzando il livello della loro capacità di lettura della società siciliana e della più famosa deriva della stessa, la mafia. L’idea del carteggio dei celeberrimi “pizzini” posta a pietra angolare della vicenda è geniale e vincente. Donando una manifestazione plastica dei più reconditi caratteri dei personaggi implicati. Il film rasenta la perfezione assoluta in tutti i reparti dalla fotografia magica di Luca Bigazzi, ai costumi di Andrea Cavalletto, alle scenografie di Gaspare De Pascali, al montaggio di Paola Freddi, alle musiche di Colapesce, al suono di Stefano Campus, Mirko Perri e Giulio Previ, agli effetti visivi di Pasquale Di Viccaro. Ma il fiore all’occhiello è un cast di campioni di recitazione del nostro cinema, a partire dai protagonisti Toni Servillo e Elio Germano, insuperabili, come tutti i comprimari, nessuno escluso. Complimenti.

Curiosità: nella finzione cinematografica Toni Servillo ha come nome di battesimo Catello (come me), un nome piuttosto raro, Santo Patrono di Castellammare di Stabia in provincia di Napoli, e solo qui diffuso. È la prima volta, nelle diverse migliaia di visioni oramai accumulate, che sento ripetuto il mio nome tante volte sul grande schermo in un solo film!

   

VALUTAZIONE SINTETICA: 8