Il mio compleanno, RECENSIONE DI CATELLO MASULLO
Credits a sinossi da https://www.labiennale.org/it/cinema/2024/biennale-college-cinema/il-mio-compleanno
CANDIDATO alla: XIV edizione Social Criticism Collateral Award “Sorriso Diverso Venezia Award”, 2024
Il mio compleanno
Biennale College Cinema
Regia: | Christian Filippi |
Produzione: | Schicchera Production (Leonardo Baraldi) in associazione con Media Flow |
Durata: | 90’ |
Lingua: | Italiano |
Paesi: | Italia |
Interpreti: | Zackari Delmas, Silvia D’Amico, Giulia Galassi, Simone Liberati, Federico Pacifici, Nicolò Medori, Carlo De Ruggieri |
Sceneggiatura: | Anita Otto, Christian Filippi |
Fotografia: | Matteo Vieille Rivara |
Montaggio: | Tommaso Marchesi, Gianluca Scarpa |
Scenografia: | Alessandra Galletta |
Costumi: | Maya Gili |
Musica: | Meganoidi |
Suono: | Stefano Marino, Lorenzo Picierno |
Sinossi
Riccardino sta per compiere diciotto anni nella casa famiglia in cui vive. Da quattro anni è stato separato dalla madre, una donna con forti disturbi di personalità. Nonostante la premurosa e attenta guida della sua educatrice, che desidera per lui un futuro al sicuro nella casa famiglia, Riccardino decide di scappare per raggiungere sua madre e vivere con lei. La sua illusione presto si trasformerà in un’amara realtà e Riccardino dovrà fare una scelta difficile.
Commento del regista
La genesi del film risale a un laboratorio di scrittura che ho tenuto nelle case famiglia di Roma nel 2018. In seguito, ho deciso di raccogliere quanto più materiale possibile dalle narrazioni che i ragazzi, i tutor e gli assistenti sociali avevano condiviso con me per raccontare una storia autentica e universale. La mia speranza è che lo spirito del film possa davvero rendere l’anima dei personaggi, e soprattutto del protagonista, che rappresenta una nuova generazione di giovani che vivono ai margini della nostra società, sono spesso invisibili e crescono senza la guida dei genitori. L’approccio di questa generazione alle situazioni dolorose non è semplicemente scoraggiato o passivo, ma è invece caratterizzato da un potente senso di ironia e umorismo irriverente, per proteggersi dai propri fantasmi. Vista la natura della storia raccontata, il film avrà sicuramente un sapore drammatico, ma non mancheranno sprazzi di ironia e comicità da parte del protagonista: un illusionista con un’unica grande illusione, sua madre.
PRODUZIONE/DISTRIBUZIONE
PRODUZIONE: Leonardo Baraldi – Schicchera Production
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00147, Roma, Italy
Tel. 39 0664521258
Tel. 39 3517819471
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Ca’ Giustinian, San Marco 1364/A
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Mob. 3388800199
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RECENSIONE DI CATELLO MASULLO: Un film frutto della geniale intuizione di “Biennale College” che vede la Biennale di Venezia selezionare ogni anno un limitato numero di progetti cinematografici di giovani aspiranti cineasti, che vengono seguiti da tutor professionali durante la fase di concezione e scrittura e poi in quella produttiva. Finanziata dalla biennale stessa. I tre film realizzati ogni anno trovano posto nella programmazione della Mostra del Cinema successiva. Questo “Il Mio Compleanno” è una di queste. Questa vicenda è la ennesima dimostrazione degli impatti devastanti che le regole che pretendono di normare la totalità dei casi della vita (cosa assurda quanto impossibile) e la loro burocratica attuazione possono avere impatti devastanti sulla vita degli esseri umani coinvolti. Il protagonista della storia viene separato con violenza istituzionale dalla madre con problemi psichiatrici, limitando gli incontri con la stessa al (risibile) numero di 5 in 4 anni. Il risultato è un ragazzo dal profondo disagio sociale, con gravi problemi di inclusione, ribelle, antisociale e antisistema, attaccabrighe, rabbioso, con enormi problemi relazionali, totalmente disinteressato agli studi e ad ogni occasione per potersi migliorare, preda esclusivamente della perenne ossessione di voler stare con la madre. Di fatto una bomba sociale perfetta. E come poteva essere diversamente? Quanto costa al contribuente un essere del genere? Se non altro per economia, non sarebbe costato meno tenerlo in una struttura controllata, dove potervi vivere con la madre, fare colazione, pranzo e cena con lei e poi ciascuno ai propri trattamenti medici e/o educativi? Il film pone chiaro e forte questo interrogativo, seppure non in forma diretta, ma in quella indiretta del racconto. La più efficace. Di rilievo le interpretazioni e la confezione, pur nella limitatezza dei mezzi.
VALUTAZIONE SINTETICA: 7/7.5