La storia del Frank e della Nina, RECENSIONE DI CATELLO MASULLO

La storia del Frank e della Nina, RECENSIONE DI CATELLO MASULLO

CANDIDATO alla: XIV edizione Social Criticism Collateral Award “Sorriso Diverso Venezia Award”, 2024

 

Credits a sinossi da https://www.labiennale.org/it/cinema/2024/orizzonti-extra/la-storia-del-frank-e-della-nina

 

La storia del Frank e della Nina

Orizzonti Extra

 

Regia: Paola Randi
Produzione: Fandango (Domenico Procacci, Laura Paolucci) con Rai Cinema, Spotlight Media Productions (Peter Luisi, David Luisi) con RSI Radiotelevisione Svizzera
Durata: 105′
Lingua: Italiano
Paesi: Italia, Svizzera
Interpreti: Gabriele Monti, Ludovica Nasti, Samuele Teneggi, Marco Bonadei, Bruno Bozzetto, Dave Giuseppe Seke, Alessandra Casella, Anna Ferzetti
Sceneggiatura: Paola Randi
Fotografia: Matteo Carlesimo
Montaggio: Andrea Maguolo
Costumi: Susanna Mastroianni
Musica: Zeno Gabaglio
Suono: Markus Egloff, Riccardo Studer
Distribuzione internazionale: Fandango Sales
Distribuzione italiana: Fandango Distribuzione

Sinossi

La storia del Frank e della Nina ce la racconta Gollum, solo che la deve scrivere sui muri perché lui non parla: è il custode di quelle parole che non gli escono dalla gola e che scrive sui palazzi, come se la città fosse un grande amplificatore. Il Frank ha smesso di esistere da un paio d’anni, ma per campare vende compiti fuori dalle scuole. Aspetta di avere diciott’anni per prendere il treno e andarsene via. Il Frank interpreta la realtà in modo così potente da convincerci tutti. Solo che poi incontra la Nina. La Nina è ambiziosa e concreta, ma ha dato retta agli adulti e si ritrova nei guai. E adesso la vita, come la vuole lei, è solo dentro alle immagini che scatta. Ha una bambina, un marito e sedici anni, e ha capito che per essere libera deve studiare. Ingaggia il Frank perché la prepari all’esame di terza media. Solo che studiare nella sua situazione è roba pericolosa. E più studiano più si conoscono, e diventano quasi una famiglia, almeno finché la realtà non li acchiappa. Ma in fondo, come dice il Frank, “la realtà è un punto di vista” e allora forse la loro storia riusciranno a scriversela come gli pare.

Commento della regista 

La storia del Frank e della Nina è un romanzo di formazione per sognatori che nasce dal desiderio di raccontare la mia città: Milano. Perché Milano è una città di sognatori. E i tre protagonisti sono quasi adulti, alla ricerca del loro posto nel mondo, della libertà, dell’affermazione della propria unicità, del loro modo di vivere la realtà e i legami, di un amore anarchico. Gli eroi di questa storia sono i ragazzi, i loro sogni e la città. Un narratore muto, una realista rivoluzionaria e un irriducibile sognatore dentro una Milano accarezzata dalla nebbia, lontana come un desiderio, romantica e complessa, nascosta e irresistibile, all’inseguimento del futuro. La storia del Frank e della Nina è la storia di tre ragazzi in lotta contro la realtà.

PRODUZIONE/DISTRIBUZIONE

PRODUZIONE 1: FANDANGO –, DOMENICO PROCACCI, LAURA PAOLUCCI
Viale Gorizia 19
00198, Roma, Italy
Tel. 39 0685218111
fandango@fandango.it

PRODUZIONE 2: SPOTLIGHT MEDIA PRODUCTIONS – PETER LUISI, DAVID LUISI Dammstrasse 58
8037, Zürich, Switzerland
Tel. 41 44 520 27 71
info@spotlight.ch

DISTRIBUZIONE INTERNAZIONALE: FANDANGO SALES – RAFFAELLA DI GIULIO
Viale Gorizia 19
00198, Roma, Italy
Tel. 39 0685218155
raffaella.digiulio@fandango.it

DISTRIBUZIONE ITALIA: GIANLUCA PIGNATARO
Viale Gorizia 19
00198, Roma, Italy
Tel. 39 0685218114
GIANLUCA.PIGNATARO@FANDANGO.IT

UFFICIO STAMPA: Daniela Staffa
Viale Gorizia 19
00198, Roma, Italy
Tel. 39 0685218123
Mob. + 39 3351337630
daniela.staffa@fandango.it

UFFICIO STAMPA: Gloria Zerbinati
Independent
Via Palmiro Togliatti 15
45010 Rovigo, Italy Tel. 33 (0) 7 86 80 02 82
gloria.zerbinati@gmail.com

 

RECENSIONE DI CATELLO MASULLO: Paola Randi ha sviluppato  un suo linguaggio inconfondibile, di sublime ironia, spesso al confine con il surreale, e di apprezzabili virtuosismi di regia (l’alternanza di colore e bianco e nero nella stessa scena, come il passaggio dal corridoio in bianco e nero alla casa di Nina dove esplode il colore, salvo virare decisamente al bianco e nero al ritorno de Il Duce, il violento compagno della stessa, oppure il formato che si allarga e si restringe, che ibrida abilmente repertorio e filmato recente, fino a renderli indistinguibili, ecc.). Straordinaria la caratterizzazione dei tre personaggi protagonisti, che vivono fuori e contro la realtà. Dal disabile verbale chiamato Gollum, oggetto di bullismo e con evidenti problemi di inclusione, writer di citazioni dottissime, al Frank anarchico, che frequenta l’università senza essersi iscritto e senza aver conseguito il diploma, alla Nina, vittima di violenza di genere, ma indomita ribelle alla perenne ricerca del riscatto. Film ironico, colto, delizioso, socialmente alto. Da non mancare.

Curiosità: fa una grande regalo al film, illuminandolo, una stralunata, buffa e godibilissima partecipazione nel ruolo di attore (il nonno di Frank, ndr.) del grandissimo disegnatore, animatore, regista Bruno Bozzetto.

 

VALUTAZIONE SINTETICA: 8