MANAS, RECENSIONE DI CATELLO MASULLO

MANAS, RECENSIONE DI CATELLO MASULLO

Credits a sinossi da https://www.giornatedegliautori.com/program/manas/

MANAS

di Marianna Brennand

Brasile, Portogallo, 2024, 101′, colore

Sceneggiatura: Felipe Sholl, Marcelo Grabowsky, Marianna Brennand, Antonia Pellegrino, Camila Agustini, Carolina Benevides

fotografia
Pierre de Kerchove
montaggio
Isabela Monteiro de Castro
suono
Valeria Ferro
Miriam Biderman
Ricardo Reis
Armando Torres Jr.
scenografia
Marcos Pedroso
costumi
Kika Lopes

interpreti
Jamilli Correa (Marcielle)
Fátima Macedo (Danielle)
Rômulo Braga (Marcílio)
Dira Paes (Aretha)
Emily Pantoja (Carol)
Samira Eloá (Cynthia)
Gabriel Rodrigues (Danilio)
Enzo Maia (Marcéu)

produttori
Carolina Benevides
Marianna Brennand
co-produttori
Luis Galvão Telles
Beto Gauss
Francesco Civita
produzione
Inquietude
co-produzioni
Globo Filmes
Canal Brasil
Pródigo
Fado Filmes
con il supporto di
Ancine
FSA-BRDE
República Portuguesa Cultura – ICA
in associazione con
Jean Pierre and Luc Dardenne
Delphine Tomson
Les Films du Fleuve
VideoFilmes
Maria Carlota Bruno
Dominique Welinski
Braulio Mantovani
Marcelo Pedrazzi
Felipe Sholl
Marcelo Grabowsky
Marcelo Maximo

vendite internazionali
Bendita Film Sales
info@btafilms.com
www.btafilms.com

ufficio stampa internazionale
Brigitta Portier
brigittaportier@alibicommunications.be
www.alibicommunications.be

 

Note di regia: «Durante una ricerca per un documentario da girare nei villaggi della foresta amazzonica, ho incontrato donne vittime di traumi indicibili fin dalla più tenera età. Avevano subito abusi sessuali all’interno delle loro case, oltre a essere sfruttate sessualmente su chiatte commerciali, praticamente, senza alcuna possibilità di fuga. Purtroppo, la maggior parte di noi donne ha una storia di abuso sessuale, morale o psicologico, che ha lasciato cicatrici profonde. Il Me Too e altri movimenti per i diritti delle donne ci hanno incoraggiato e permesso di rompere il silenzio e di denunciare gli abusatori in tutto il mondo. Ma che dire di queste donne invisibili di cui non conosciamo nemmeno l’esistenza? Con Manas voglio dare voce a loro che altrimenti non sarebbero mai state ascoltate, onorando le storie che hanno condiviso con me. Vedo il cinema come un veicolo efficace per la trasformazione sociale e politica e spero che Manas sia in grado di mobilitare gli spettatori rompendo l’enorme tabù che circonda questa difficile realtà che riguarda noi tutte». (Marianna Brennand)

Marianna Brennand, dopo essersi laureata in cinema alla UCSB, è tornata in Brasile per realizzare un documentario sul suo prozio Francisco, un artista  riconosciuto a livello mondiale per i suoi lavori in ceramica. Puntando su un approccio narrativo poetico basato sui diari del suo personaggio, Francisco Brennand è stato presentato in anteprima nel 2012 e ha vinto i premi per il miglior documentario brasiliano e per il miglior film brasiliano al Festival di São Paulo. Nel 2007 aveva diretto un altro documentario, O Coco, a Roda, o Pnêu e o Farol, sulla ricca tradizione musicale del «coco de roda» a Olinda, città nello Stato del Pernambuco. Manas segna il suo debutto alla regia di un lungometraggio ed è il risultato di una ricerca decennale sul tema complesso e delicato dell’abuso e dello sfruttamento sessuale di bambine e adolescenti sull’isola di Marajó, nella foresta amazzonica.

2024 Manas
2012 Francisco Brennand (doc)
2007 O Coco, a Roda, o Pnêu e o Farol (doc)
2001 Capoeira Freedom of the Soul (cm, doc)

 

RECENSIONE DI CATELLO MASULLO: “Certe cose non c’è modo di cambiarle”, è la frase agghiacciante, di desolante rassegnazione che la giovane madre dice alla figlia Tielle, la protagonista, quando la stessa tenta di sottrarsi alle attenzioni morbose del padre. Questa storia accende potenti riflettori su una realtà disperata e disperante di abusi sessuali sulle donne, fin da bambine. Senza alcuna possibilità di scampo. La fuga dalle violenze domestiche può avvenire solo immergendosi nel tunnel atroce della prostituzione minorile (dalla padella alla brace). Oppure con un atto di ribellione totale. Un film esemplare sulla violenza di genere, ma anche un inno alla ribellione ed alla ricerca del riscatto femminile, con coraggio ed indomita tenacia.

 

VALUTAZIONE SINTETICA: 7.5