The room next door, RECENSIONE DI ROSSELLA POZZA

The room next door, RECENSIONE DI ROSSELLA POZZA

Credits a sinossi da : https://www.labiennale.org/it/cinema/2024/venezia-81-concorso/room-next-door

The room next door

Venezia 81 Concorso

 

Regia: Pedro Almodóvar
Produzione: El Deseo (Agustin Almodóvar, Esther García)
Durata: 107’
Lingua: Inglese
Paesi: Spagna
Interpreti: Tilda Swinton, Julianne Moore, John Turturro, Alessandro Nivola, Juan Diego Botto, Raúl Arévalo, Victoria Luengo, Alex Hogh Andersen, Esther McGregor, Alvise Rigo, Melina Matthews
Sceneggiatura: Pedro Almodóvar
Fotografia: Edu Grau
Montaggio: Teresa Font
Scenografia: Inbal Weinberg
Costumi: Bina Daigeler
Musica: Alberto Iglesias
Suono: Sergio Bürmann
Effetti visivi: Eduardo Díaz, Guillermo Orbe
Dal romanzo: What Are You Going Through di Sigrid Nunez

Sinossi

Ingrid e Martha erano care amiche da giovani, quando lavoravano per la stessa rivista. Ingrid è poi diventata una scrittrice di romanzi semiautobiografici mentre Martha è una reporter di guerra e, come spesso accade nella vita, si sono perse di vista. Non si sentono ormai da anni quando si rivedono in una circostanza estrema ma stranamente dolce.

Commento del regista

The Room Next Door è il mio primo lungometraggio in inglese. La mia insicurezza è scomparsa dopo la prima lettura a tavolino con le attrici, alle prime indicazioni di regia. La lingua non sarebbe stata un problema, e non perché io padroneggi l’inglese, ma perché tutto il cast era pronto a venirmi incontro per capirmi e farsi capire.
I miei film sono pieni di dialoghi. Tra tutti gli elementi narrativi (tutti importanti e in cui sono coinvolto al 100%), sono gli attori a raccontare davvero la storia. In The Room Next Door Tilda Swinton e Julianne Moore sostengono da sole tutto il peso del film e sono incredibili. Sono stato fortunato perché entrambe hanno dato vita a un vero e proprio recital. A volte, durante le riprese, sia io che la troupe eravamo sull’orlo delle lacrime. È stato un lavoro molto commovente e benedetto, in un certo senso.

Produzione/Distribuzione

PRODUZIONE: El Deseo – Agustín Almodóvar, Esther García
C/ Francisco Navacerrada 24
28028, Madrid, Spain
barbara@eldeseo.es

DISTRIBUZIONE ITALIA: Riccardo Tinnirello – Warner Bros. Discovery
V. Giacomo Puccini 6
00198, Roma, Italy
riccardo.tinnirello@wbd.com

UFFICIO STAMPA: Bárbara Peiró Aso
El Deseo
C/ Francisco Navacerrada 24
28028, Madrid, Spain
barbara@eldeseo.es

UFFICIO STAMPA ITALIA: Riccardo Tinnirello
Warner Bros. Discovery
V. Giacomo Puccini 6
00198, Roma, Italy
riccardo.tinnirello@wbd.com

 

RECENSIONE DI ROSSELLA POZZA: Pedro Almodovar, come molti grandi cineasti, più invecchia più semplifica il suo cinema e più alta qualità raggiunge. Con questo ultimo film, il primo che gira in lingua inglese, affronta il tema delicatissimo del fine vita. Da sempre tabù. In molti paesi, la maggioranza, il diritto ad una eutanasia assistita è negato, e spesso è anche reato penale per chi dovesse in qualche modo favorire e/o collaborare, per assecondare la volontà di un malato terminale a porre fine alla propria esistenza in modo dignitoso (significativo al riguardo il tono, davvero inaccettabile, dell’interrogatorio a Julianne Moore da parte di un poliziotto particolarmente zelante, perché cristiano integralista). Almodovar tratta la materia con somma maestria e delicatezza assoluta. Grazie soprattutto al duetto di due attrici in assoluto stato di grazia, Tilda Swinton e, appunto, Julianne Moore. Che reggono tutto il film sulle loro spalle. Un Almodovar in sottrazione, meno melodramma, meno sopra le righe, meno esagerazioni. Ma una precisione ed una incisività mai prima raggiunte. Con un impatto emotivo sullo spettatore che arriva al diapason. Senza rinunciare al gusto estetico dei colori alla Almodovar. Da non perdere.

 

VALUTAZIONE SINTETICA: 8