Non dirmi che hai paura, recensione di Catello Masullo

Foto di Catello Masullo (18 ottobre 2024, Auditorium della Conciliazione), da sx: il condirettore artistico di Alice nella Città, Gianluca Giannelli, i 4 rappresentanti della produzione italiana, la condirettrice artistica di Alice nella Città, Fabia Bettini, la regista, la sorella della vera Samia, gli attori del cast del film.

Non dirmi che hai paura, recensione di Catello Masullo

 credits E SINOSSI da: cinemAtografo.it

 

Non dirmi che hai paura

Samia

ITALIA, GERMANIA, BELGIO 2024

Sinossi: Samia sfida i tabù correndo per le strade di Mogadiscio, in una società dove una donna non dovrebbe correre. La sua passione un giorno la porterà alle Olimpiadi.

SCHEDA FILM

Regia: Yasemin SamdereliDeka Mohamed Osman

Attori: Ilham Mohamed Osman – Samia, Ryan Roble – Samia giovane, Fathia Mohamed Absie – Ayaan, Fatah Ghedi – Yusuf, Mohamed Abdullahi Omar – Said, Amina Ayaanle Omar – Hodan

Sceneggiatura: Yasemin SamdereliNesrin SamdereliGiuseppe Catozzella

Fotografia: Florian Berutti

Musiche: Rodrigo D’Erasmo

Montaggio: Mechthild Barth

Scenografia: Paola Bizzarri

Durata: 102

Colore: C

Tratto da: “Non dirmi che hai paura” di Giuseppe Catozzella (Feltrinelli)

Produzione: INDYCA, RAI CINEMA, NEUE BIOSKOP FILM, TARANTULA, BIM PRODUZIONE, MOMENTO FILM, VOO, BE TV E SHELTER PROD, FILM I VÄST, THE PIRANESI EXPERIENCE, CINEPOST.

NOTE: in concorso alla 22a edizione di Alice nella Città, già Menzione Speciale della Giuria al Tribeca Film Festival 2024

CANDIDATO AL PREMIO DI CRITICA SOCIALE – SORRISO DIVERSO

 

recensione di Catello Masullo: Dal romanzo di Giuseppe Catozzella, Premio Strega Giovani nel 2014 che ha venduto mezzo milione di copie in Italia e più di 800.000 nel mondo, la storia vera di Samia, atleta somala osteggiata dal potere. Un inno forte e una storia esemplare di emancipazione femminile, in un paese di integralismo islamico ottusamente misogino che opera una discriminazione di genere profonda ed inaccettabile. Ma anche un film sulla quotidiana tragedia del popolo dei migranti che fa del Mediterraneo la più grande tomba dei nostri giorni, di cui le civiltà avanzate come la nostra dovrebbero provare vergogna. Film forte, di grandi emozioni, con un efficace, lancinante e coinvolgente grido di dolore per il quale è impossibile non provare empatia. Onore al merito ad Alice nella Città, di Fabia Bettini e Gianluca Giannelli, di aver acceso i riflettori del grande pubblico su una storia vibrante, necessaria ed urgente.

 

Valutazione sintetica: 7.5/8