Piena di Grazia, recensione di Catello Masullo

Fotografia di Catello Masullo (27 ottobre 2024), da sx: Desirée Manetti, Giulia Rosa d’Amico, la regista Andree Lucini , Maria Teresa Leva

 

Piena di Grazia, recensione di Catello Masullo

Credits e sinossi da mymovies

 

Regia di Andree Lucini. Un film Genere Documentario – Italia2024durata 60 minuti.

 

Sinossi: Da cinquecento anni a Palmi, in Calabria, si svolge una festa unica al mondo in onore dell’assunzione della Madonna: dove una bambina viene eletta dai cittadini per salire su un carro sacro alto diciassette metri e interpretare il ruolo della Vergine assunta in cielo. Le voci dei cittadini di Palmi ci raccontano il loro amore incondizionato per questa manifestazione, ma anche tutte le contraddizioni che si porta dietro. Tre bambine di undici anni, Nicole, Giada e Mariateresa, sognano di andare sul carro, ma la prescelta deve avere i capelli lunghi, lisci e neri, la pelle scura ma non troppo, oltre a essere coraggiosa.

 

NOTE : il film è stato presentato nella sezione SPECIAL SCREENINGS, della Festa del Cinema di Roma, 2024.

Recensione di Catello Masullo: Per una volta comincio dalla fine, con le domande che ho posto alla regista: “quanto è costato il film e girato in quante settimane? parte da una tua idea, oppure è stato su commissione? Curioso che allo stesso festival ci siano due film sulla città di Palmi, “U.S. Palmese” dei Manetti Bros, che vedo hanno prodotto, assieme a Piergiorgio Bellocchio anche il tuo film e ti hanno “prestato” anche i loro straordinari musicisti Pivio e Aldo De Scalzi. Come è andata la collaborazione con produttori e musicisti? a che epoca si fa risalire la tradizione della Varia? il procedimento di selezione della prescelta può aver influenzato quello di Miss Italia e dei concorsi di bellezza in generale? Parentele con Luca Lucini?”. Queste le risposte di Andree Lucini: “il budget del film è stato circa 100.000 euro. Girato in due parti: due settimane ad agosto 2023 durante la varia e altri 15 giorni a marzo 2024. Parte da un’idea di Desirée Manetti produttrice e autrice che mi ha raccontato questa storia pensando che potesse interessarmi, dato che già lavoriamo insieme da due anni su un film di finzione con un’immaginario simile per alcuni versi. Lavoro con i Manetti Bros. e Piergiorgio da quando sono uscita dall’università, sono cresciuta e sto crescendo dentro la Mompracem e ho un rapporto con loro di piena fiducia, si fidano di me, delle persone con cui lavoro, mi danno sempre consigli ma mai imposizioni. Anche quando non sono d’accordo magari con alcune scelte se ne parla e mi lasciano sbagliare a modo mio. Mi hanno dato sempre la possibilità di crescere affermando la mia personalità in questo mondo in cui spesso tendono a replicare cose già esistenti senza permettere ai giovani artisti di esprimersi secondo i propri schemi, e li ringrazio infinitamente per questo. Desirée è la mia alleata sempre in ogni scelta, affrontiamo tutto in due, non sono da sola ma sono circondata da una squadra e una produzione, questa è una grande fortuna. La festa della Varia è molto antica ha 500 anni, è una festa che ha accompagnato Palmi anche in momenti difficili della sua storia, attraverso guerre, dittature e catastrofi naturali. Per il processo di selezione no, non direi che Miss Italia sia correlato con questo “contest” a livello istituzionale ma sicuramente ha delle analogie concettuali e visive interessanti che fanno riflettere su come la società troppo spesso, in tanti ambiti diversi, si appropria simbolicamente dei corpi delle donne rendendoli ‘sacri o profani’ senza lasciare la libertà di essere altro nel mezzo. Parentela con Luca Lucini, no, anche se mio padre si chiama Luca Lucini ma fa tutt’altro mestiere. Inoltre anche mio nonno si chiama Francesco Maselli ma non ha nulla a che fare con Citto Maselli”. “Piena di Grazia” ci racconta con vivacità di ritmo e acutezza di sguardo una tradizione unica al mondo. Di grande interesse sociologico ed antropologico. Con una straordinaria commistione di sacro e profano. Non si finisce mai di imparare.

 

Valutazione sintetica: 7