WAR ON EDUCATION, recensione di Catello Masullo

Fotografia di Catello Masullo (26 ottobre 2024), da sx: presentatore di Alice nella Città, Francesco Procacci – mix and master engineer, Andrea Allocca – dialogue editor, Andrea genovese – cello, il regista Stefano Di Pietro, Matteo Ruperto – compositore, Lorenzo fuga Produzione, Matteo Gravant – direzione coro, Leonardo Roberti – assistente compositore

 

WAR ON EDUCATION, recensione di Catello Masullo

T I T O L O War on Education

L I N G U E Inglese, Ucraino

R E G I A D I: Stefano Di Pietro, regista e fondatore di In Medias Res. La sua attività si concentra su film documentari e fiction di impatto sociale e politico. Ha ricevuto diversi premi in festival internazionali come il Festival del Cinema Indipendente di Berlino nel 2021, il FICTS 2022 di Milano e il Festival Internazionale del Cinema de L’Aia nel 2023. I suoi film sono stati proiettati in oltre 30 paesi e in musei come MACRO, Royal Academy spagnola e il Círculo de Bellas Artes di Madrid. Ha diretto film prodotti dalla Casa di Anne Frank, dalla FIFA, dall’UNESCO e dal Consiglio d’Europa sui temi dell’antisemitismo, della riconciliazione e dell’educazione. Per il suo primo lungometraggio documentario “War on Education”, ha intervistato l’attuale ministro dell’Istruzione dell’Ucraina Oksen Lisovyi e molti altri studiosi sull’istruzione e l’origine culturale del conflitto in corso in Ucraina.

R I S O L U Z I O N E : 4k 10 bit

P R O D O T T O D A : Euroclio, In Medias Res

Euroclio è il produttore maggioritario, e si è occupata di mettere insieme le organizzazioni che hanno co-prodotto e sostenuto il film. Euroclio – European Association of History Educators, è stata fondata nel 1992 con il sostegno del Consiglio d’Europa. La sua missione è quella di ispirare e sostenere gli educatori di tutta Europa nel coinvolgere gli studenti attraverso una Storia innovativa e responsabile, che insegni il valore della cittadinanza. Euroclio è governato da un Consiglio eletto dall’Assemblea Generale. Il consiglio di amministrazione ha delegato la gestione attuale al direttore esecutivo, che dirige il segretariato Euroclio con sede a L’Aia.

P A E S E D I P R O D U Z I O NE: P A E S I : Paesi Bassi

DURATA: 1×56 minuti

GENERE: Documentario

D I S T R I B U Z I O N E G L O B A L E : O F F T H E F E N C E : Off The Fence (OTF), con base ad Amsterdam, Londra, Bristol e Torino, si occupa di acquisizione, produzione e distribuzione di progetti internazionali pluripremiati in tutto il mondo. OTF Originals ha prodotto più di 700 ore di programmazione negli ultimi tre decenni per emittenti di fama mondiale tra cui Netflix, BBC, National Geographic, Curiosity e ZDF ARTE. I prodotti della società sono stati riconosciuti da più di 80 premi, tra cui Royal Television Society, Emmy, Golden Panda e Grand Teton. Il documentario “My Octopus Teacher”, prodotto e distribuito da OTF, in coproduzione con Netflix, ha ottenuto un Academy Award, BAFTA e Grierson Award. Off The Fence si occuperà della distribuzione globale televisiva e su piattaforme di “War On Education”.

PERSONAGGI:

O K S E N L I S O V Y I L’attuale ministro dell’istruzione Oksen Lisovyi introduce al pubblico la situazione attuale dell’istruzione nel paese e le problematiche relative al conflitto. Queste tematiche saranno poi riprese e approfondite da rinomati pedagogisti ed educatori ucraini.

A L E X A N D E R K H R E B E T Alexander Khrebet è reporter per il Kyiv Independent. Si occupa in particolare di politica estera ucraina e dei rapporti sui territori occupati dalla Russia. Nel film offre un’importante testimonianza di quella che è la resistenza del popolo ucraino, partendo proprio dalle sue esperienze personali in prima linea a partire dalla guerra nel Donbas (20214).

S E R H I I K H A R Y T O N C H Y K Uno dei direttori scolastici intervistati. La lenta, ma efficace, ricostruzione di una normalità, che viene raccontata al pubblico attraverso immagini di distruzione prima e speranza poi, è prova dell’impegno e della resilienza di insegnanti ed educatori che comprendono quanto sia importante l’istruzione per proteggere il popolo, guidarlo e renderlo libero.

T A M A R A E I D E L M A N Tamara Eidelman è un’affermata Storica russa ed ex insegnante di Storia. Proprio a partire dal 2022, ha dovuto lasciare la Russia a cause delle sue posizioni apertamente in contrasto con la politica di Putin. Grazie al suo punto di vista, il pubblico può conoscere e comprendere anche cosa vuol dire essere un insegnante in Russia oggi e quali sono gli effetti per chi si oppone all’ideologia dominante.

E M M A N U E L L E A B R I O U X La portavoce dell’ufficio UNICEF di Kyiv illustra al pubblico la situazione attuale dei bambini in Ucraina. L’UNICEF, insieme ad altre ONG che sostengono il film, fornisce una panoramica affidabile della situazione attuale in Ucraina fornendo dati e analisi di prima mano.

S O L O M Y A ( S O L E ) Sole è una giovane studentessa che, subito dopo l’inizio della guerra nel 2022, si è trovata costretta a scappare in Polonia insieme alla sua famiglia. Molti giovani ucraini sono fuggiti dal proprio Paese e devono ricostruirsi una vita altrove, lottando per mantenere però un legame con la propria identità ucraina. Altri, invece, in Ucraina ci sono rimasti, seppur in condizioni inaccettabili, e devono lottare per avere un’istruzione.

SINOSSI: Nel febbraio del 2022, la Russia ha iniziato la sua invasione in Ucraina e, da quel momento, le operazioni militari, la crisi umanitaria e agli affari internazionali che ne conseguono, hanno dominato le notizie di tutto il mondo. Allo stesso tempo, come spesso accade, non è stata data molta attenzione all’ideologia dietro l’invasione e al ruolo dell’istruzione in questo conflitto. L’esercito russo sta sistematicamente prendendo di mira le istituzioni educative in Ucraina e gli attori statali negano l’identità del suo popolo e il diritto di esistere come nazione. Questo accade perché l’istruzione è un’arma che la Russia continua consapevolmente ad usare per imporre un’opinione unica sulle generazioni passate, presenti e future… “War on Education” mira a sensibilizzare l’opinione pubblica su un problema che, toccato solo in superficie dai principali giornali internazionali, dovrebbe invece sollecitare l’attenzione generale. La resilienza degli ucraini che ne emergerà, ci mostra di cosa è capace un popolo, quando è unito. Il film ha avuto la sua prima mondiale al MACA – Moving Arts Centre di Amsterdam, il 24 febbraio 2024. Successivamente, numerose proiezioni sono state effettuate, e avverranno, in tutta Europa, così come in Sud America e Stati Uniti.

 

NOTE : il film è stato presentato nella sezione autonoma ALICE NELLA CITTA’, della Festa del Cinema di Roma, 2024.

Recensione di Catello Masullo : “War on Education” è nel suo genere un capolavoro. In soli 56 minuti illumina in modo impareggiabile un aspetto della invasione dell’Ucraina da parte della Russia poco sottolineato dalla cronache e dagli approfondimenti. E cioè la scientifica e sistematica distruzione del sistema scolastico della nazione ucraina da parte dei russi. Mirando alla cancellazione delle biblioteche, della lingua ucraina, in una parola dell’identità di un popolo. Il film ci racconta con estrema lucidità la motivazione dei russi: la consapevolezza che l’educazione è un’arma. Attualmente sono un milione i ragazzi tra 6 e 17 anni che studiano in scuole controllate dai russi nei territori conquistati già nel 2014. Dove sono stati immediatamente aboliti tutti i corsi di lingua ucraina. “E’ una situazione orwelliana: se riscrivi la storia controlli il futuro!”, asserisce uno degli intervistati. Il quale, ha continuato ad informarci (ed a farci rabbrividire): “Ho parlato con l’autore di un libro di storia per le scuole, quando gli ho fatto notare le cose sbagliate che conteneva, mi ha risposto che per uno storico patriottico i fatti non contano!”. La grande rabbia ed indignazione che il film trasmette allo spettatore, si trasforma magicamente in intensa commozione, infinita tenerezza e grande speranza, quando la macchina da presa ci porta a verificare la lenta, ma inarrestabile, ricostruzione degli istituti scolastici. Dotati di bunker sotterranei per il sonnellino pomeridiano, dove il rumore delle esplosioni non si avverte, dove ai bambini vengono serviti 5 pasti al giorno, e dove gli alunni preparano amuleti portafortuna per i soldati al fronte. “I russi vogliono che chi esce dalla fila sia ucciso. Gli ucraini vogliono che i bambini vadano a destra e a sinistra, che esplorino e guardino, che siano curiosi. Perché i curiosi sono i migliori!”. Non ci poteva essere conclusione migliore da parte degli intervistati. “War on Education” è un film urgente. Da portare nelle scuole di ogni ordine e grado e nella società civile. Soprattutto oggi che si sta diffondendo un pericoloso sentimento di stanchezza della opinione pubblica. Che erode ogni giorno di più l’iniziale afflato e spinta solidale. Stefano Di Pietro ha colto questo momento storico con grande acume e lungimiranza. Con un film breve ed agile. Di una forza enorme. Mostrando una straordinaria padronanza del mezzo espressivo. Onore al merito ed in bocca al lupo per il viaggio che ha intrapreso.

Curiosità, ho chiesto al regista: “Stefano, quanto è costato e chi ha finanziato? Durata delle riprese, paesi dove è stato girato? È un film su commissione o hai deciso tu il soggetto per poi cercare i finanziamenti?”. Queste le risposte di Stefano Di Pietro: “il film è costato 200.ooo euro, da Euroclio, riprese dal 07/2022 al 11/2023. Ho deciso il soggetto e lho proposto a Euroclio anche se tutto è partito da una chiamata di aiuto di una insegnante ucraina al direttore di Euroclio. E da lì io ho proposto di fare un corto booksnotbombs.org e poi War on Educatin waroneducation.org”.

Valutazione sintetica: 9