Gloria! recensione di Catello Masullo

Gloria! recensione di Catello Masullo

 

credits E SINOSSI da: cinemAtografo.it

 

Gloria!

ITALIA, SVIZZERA 2024

Sinossi: Ambientato in un collegio femminile nella Venezia di fine ‘700, Gloria! racconta la storia di Teresa, una giovane dal talento visionario, che, insieme a un gruppetto di straordinarie musiciste, scavalca i secoli e sfida i polverosi catafalchi dell’Ancien Régime inventando una musica ribelle, leggera e moderna. Pop!

Regia: Margherita Vicario

Attori: Galatéa BellugiCarlotta GambaVeronica LucchesiMaria Vittoria DallastaSara MafoddaPaolo RossiElio Natalino BalassoAnita KravosVincenzo Crea

Sceneggiatura: Margherita VicarioAnita Rivaroli

Fotografia: Gianluca Palma

Musiche: Margherita VicarioDavide Pavanello

Montaggio: Christian Marsiglia

Scenografia: Luca ServinoSusanna Abenavoli

Colore: C

Genere: MUSICALE

Produzione: VALERIA JAMONTE, MANUELA MELISSANO, CARLO CRESTO-DINA, KATRIN RENZ

Distribuzione: 01 DISTRIBUTION

Data uscita: 2024-04-11

NOTE

– IN CONCORSO AL 74. FESTIVAL DI BERLINO (2024).

 

recensione di Catello Masullo: Opera d’esordio alla regia della attrice, musicista, cantautrice Margherita Vicario. Alla prima esperienza dietro la macchina da presa fa subito centro, con un film strepitoso, che denota una straordinaria padronanza del mezzo espressivo. Un vero film d’autore, che Margherita Vicario firma come regista, sceneggiatrice (a quattro mani con Anita Rivaroli) e autrice delle musiche (in collaborazione con Davide Pavanello). La protagonista assoluta del film è la musica, attraverso il cui potere rivoluzionario viene costruita una storia di emancipazione femminile ante litteram, in un mondo maschile e maschilista, costruito dagli uomini a misura dei soli uomini, come avvenuto nei tremila anni precedenti (almeno). La musica conferisce al film un ritmo trascinante, entusiasmante, coinvolgente e straordinariamente emozionante. In un film sorprendente, nel quale l’eroina, la giovane attrice italo-francese Galatea Bellugi (che si era già fatta notare nei notevoli “La Passion de Dodin Bouffant” e “Chien de la casse”) buca lo schermo ad ogni apparizione ed in cui i personaggi maschili messi alla berlina trovano interpreti di spessore e di esilarante comicità in Paolo RossiElio Natalino Balasso. Imperdibile.

Curiosità: il film è dedicato a tutte le compositrici che, come fiori secchi, sono state dimenticate nelle pagine della Storia, senza che il loro talento fosse riconosciuto, dal momento che la società settecentesca/ottocentesca pur tollerando la loro formazione musicale, non ne ammetteva però la benché minima possibilità di esercitare realmente l’arte “eventualmente” appresa. 

Valutazione sintetica: 7.5/8