Gloria , recensione di Andrea Bacchi
Il film è ambientato in età napoleonica,nell’800 a Venezia. In un istituto,Sant’Ignazio, per l’avvento della visita del papa, il parroco decide di fare una composizione musicale. Qui’ una servetta comincia a suonare un pianoforte trovato in uno scantinato, utilizzando uno strumento di accordo musicale datogli da un artigiano. La scoprono le allieve dell’Istituto, le quali non vedevano di buon occhio tale presenza, si sviluppa, quindi, una trattativa , dalla quale scaturì una composizione di una nuova partitura musiciale che, per la sua modernità, recò scandalo alla visita del papa e dell’ambiente borghese.
Commento
Il film ha voluto riprodurre in opera musicale i principi della rivoluzione francese in età napoleonica-Egalitè,Fraternitè,Libertè- che sono stati i principi democratici delle democrazie dell’Europa occidentale.