ASSUNTA, recensione di Catello Masullo

ASSUNTA, recensione di Catello Masullo

 

credits: , https://www.cinemaitaliano.info/lucafuorisincrono

 

ASSUNTA

RegiaLuana Rondinelli
Anno di produzione: 2024
Durata: 9’
Tipologia: cortometraggio
Genere: drammatico
Paese: Italia
Produzione:ACCURA FILM
Distributore: n.d.
Data di uscita:
Formato di proiezione: DCP, colore
Titolo originale: ASSUNTA
Altri titoli:

Sinossi *:
Assunta, per sottrarlo alla violenza del padre, affida suo figlio ad una coppia di genitori affidatari e, per vivere, vende l’unica cosa che le è rimasta, il suo corpo

 

Cast

Interpreti:
Donatella Finocchiaro

Bruno Di Chiara

Antonio Pandolfo

Mattia Libeccio

Soggetto:
Liberamente ispirato dal racconto di Alessandro Savona “Nientemai”.

Sceneggiatura:
Luana Rondinelli

Francesco Teresi

Montaggio:
Giuliana Sarli

Costumi:
Dora Argento

Fotografia:
Daniele Savi

Musiche:
Gregorio Caimi

Segretaria di Produzione:
Stefania Viti

Trucco:
Gaia Gaudesi

 NOTE : Vincitore Tuscania in Corto” Festival di Cortometraggi

 

recensione di Catello Masullo: Luana Rondinelli è attrice, drammaturga e regista. Nata nel 1979 a Roma, ma cresciuta a Marsala, si diploma alla scuola di teatro del comune di Marsala diretta dal maestro Michele Perriera. Continua la formazione presso Ribalte, scuola romana di recitazione guidata da Enzo Garinei, e partecipa a molteplici laboratori. Nel 2011 fonda la compagnia Accura Teatro ed è autrice e regista di TADDRARITE: pièce contro la violenza sulle donne, con cui conquisterà il premio della critica al contest internazionale Etica in Atto 2013, oltre a quello del Roma Fringe Festival 2014 come miglior spettacolo e drammaturgia. Vittoria, quest’ultima, che consentirà l’approdo della rappresentazione negli USA al San Diego International Fringe Festival 2016, anticipato dalla chiamata all’In Scena! Italian Theater Festival 2015 di New York. Altri riconoscimenti le giungono per GIACOMINAZZA, testo da lei creato e recitato, insignito quale miglior scrittura originale al festival nazionale Teatri Riflessi di Catania, e in seguito premiata come miglior caratterista e miglior drammaturgia al Premio Città di Leonforte; e per A TESTA SUTTA che scrive per l’interpretazione di Giovanni Carta, ottenendo il Premio Fersen alla drammaturgia in un anno che, peraltro, la vede in giuria al prestigioso Premio Mario Fratti di New York. Successi che anticipano il lungo lavoro svolto sulla stesura e creazione di PENELOPE – L’ODISSEA È FIMMINA, coronato alfine dalla vittoria del Premio Anima Mundi 2018 alla drammaturgia femminile, assegnatole al Piccolo Teatro Grassi di Milano, prima del debutto estivo sulla scena delle Dionisiache del Calatafimi Segesta Festival. Nell’estate del 2019 il Teatro Stabile di Catania le commissiona un testo per i 350 anni dalla più grande eruzione dell’Etna, nasce così “ETerNA a’ vucca l’amma” per la regia di Nicola Alberto Orofino. A gennaio del 2020 dirige tre attrici di fama nazionale Donatella Finocchiaro, Claudia Potenza e Antonia Truppo, nella nuova versione di Taddrarite grazie al quale le verrà riconosciuto una menzione speciale per il teatro al Premio Afrodite. Durante il periodo di chiusura dovuto al lockdown scrive due corti teatrali che saranno inseriti in due progetti video “La bella impastata cu sonno” andato in streaming per la manifestazione “Notte di zucchero” di Palermo, girato presso le Catacombe e interpretato da Giuseppe Provinzano e Cristiano Pasca e il corto “Màttula un batuffolo di polvere a teatro” all’interno del progetto video “Avanti veloce” prodotto dallo stabile di Catania. Partecipa anche come autrice al progetto “Gli abiti del male” sette video sui sette peccati capitali, il peccato assegnatole “La gola” è interpretato da Laura Giordani, che per lei ha scritto una nuova versione di Medea sullo body shaming. L’11 agosto ha debuttato lo spettacolo “Sciara prima c’agghiorna” testo da lei scritto ispirato al libro di Franco Blandi (Francesca Serio La madre) con I Musicanti per la regia di Giovanni Carta, prodotto da Gregorio Caimi. Nel 2021 scrive e dirige “Gerico Innocenza Rosa” monologo sull’identità di genere interpretato da Valeria Solarino. Ha scritto insieme allo sceneggiatore Francesco Teresi la sceneggiatura di “A testa sutta” tratto dall’omonimo spettacolo teatrale e “Assunta” tratto dal libro di Alessandro Savona “Nientemai”. Quest’ultimo film nasce da una iniziativa dell’attrice protagonista, la straordinaria Donatella Finocchiaro, che ha chiesto alla regista di leggere il libro di Savona, pensando che ne avrebbe potuto trarre una sceneggiatura. “Assunta” è un capolavoro assoluto. In soli 9, intensi, minuti esprime il dramma di una donna pluri-abusata e pluri-maltrattata, che si ribella alla sua condizione. Disposta a tutto per salvare il suo figlioletto. Un lungo monologo fuori campo accompagna immagini struggenti, che sanno toccare le corde dell’anima nel profondo. I temi alti come la violenza di genere, l’affido, i rapporti tra genitori biologici e famiglie affidatarie sono trattati con somma maestria, con rapidi tocchi, che tutto spiegano, tutto rappresentano e tutto emozionano. La interpretazione monumentale di Donatella Finocchiaro fornisce solide spalle per sostenere tutto il peso del film. Che ne è impreziosito e ingigantito. Un cinema insuperabile, da non perdere.   

 

Valutazione sintetica: 10