Nosferatu, recensione di Rossella Pozza

Nosferatu, recensione di Rossella Pozza

 

(credits e sinossi da cinematografo.it e AntonioGenna.net)

Nosferatu

USA 2024

Sinossi: L’ossessione tra una giovane donna tormentata e il terrificante vampiro che si è infatuato di lei, provocando un indicibile orrore.

Regia: Robert Eggers

Attori: 

PERSONAGGI INTERPRETI DOPPIATORI
THOMAS HUTTER Nicholas Hoult FLAVIO AQUILONE
ELLEN HUTTER Lily-Rose Depp MARGHERITA DE RISI
CONTE ORLOK / NOSFERATU Bill Skarsgård EMILIANO COLTORTI
FRIEDRICH HARDING Aaron Taylor-Johnson JACOPO VENTURIERO
PROF. ALBIN EBERHART VON FRANZ Willem Dafoe MARIO CORDOVA
ANNA HARDING Emma Corrin LUCREZIA MARRICCHI
DOTT. WILHELM SIEVERS Ralph Ineson PAOLO MARCHESE
SIG. KNOCK Simon McBurney MARCO METE
CLARA Adéla Hesovà SOFIA MARINARI
LOUISE Milena Konstantinova LUNA TOSTI

Sceneggiatura: Robert Eggers

Fotografia: Jarin Blaschke

Musiche: Robin Carolan

Montaggio: Louise Ford

Scenografia: Craig Lathrop

Durata: 132

Colore: C

Tratto da: film “Nosferatu – Eine Symphonie des Grauens” scritto da Henrik Galeen

Produzione: JEFF ROBINOV, JOHN GRAHAM, ROBERT EGGERS, CHRIS COLUMBUS, ELEANOR COLUMBUS

Distribuzione: UNIVERSAL PICTURES

Data uscita: 2025-01-01

Recensione di Rossella Pozza: 

Ricostruzione storica sontuosa e precisa: l’interno della locanda è davvero suggestivo. L’arrivo della carrozza con i cavalli è inquietante. Il Castello di Orlok è terrificante, con i colori fortemente desaturizzati. Il rantolo di Orlok è agghiacciante (anche se, almeno per gli spettatori italiani, potrebbe anche avere profili di umorismo involontario, ricordando il celeberrimo rantolo di Roberto Da Crema, il mitico re delle televendite con i baffoni …). Suggestiva la caccia a Nosferatu, con la dimora totalmente desaturata, praticamente in bianco e nero, con le sole 3 torce accese a ricordarci che è un film a colori. Il film è un remake/omaggio del capolavoro di Murnau di oltre 100 anni fa, del 1922, del quale riprende titolo e nomi dei protagonisti (diversi da quelli dell’origine letteraria del Dracula di Bram Stoker, per questione di diritti d’autore, senza che questo gli risparmiasse la causa, che Murnau perse, in uno dei primi contenziosi legali sul copyright). Il confronto con la potenza iconica di quel film è sfida da far tremare le vene ai polsi di qualunque cineasta. Eggers, che scrive e dirige, se la cava ricreandone adeguatamente le atmosfere, i bui (“Se vogliamo combattere l’oscurità, dobbiamo prima accettare che esista!”, fa pronunciare al Prof. Albin Eberhart Von Franz, interpretato dal sempre ineccepibile Willem Dafoe, il quale, curiosamente, ma probabilmente non a caso, è stato protagonista  della geniale ricostruzione del set del film di Murnau, diretto  nel 2000 da E. Elias Merhige, L’ombra del vampiro, con John Malkovich nei panni dello stesso Murnau e Willem Dafoe in quelli del protagonista, Max Schreck, che incarnava il Conte Orlok nel capolavoro del 1922). Un’altra, pregevole, tessera nel mosaico degli infiniti film sul vampiro più famoso della storia.

 

Valutazione Sintetica: 7.5/8