FESTIVAL DEL CINEMA TEDESCO A ROMA

AL FESTIVAL DEL CINEMA TEDESCO A ROMA

CON NEXT GENERATION SHORT TIGER
UNA VETRINA DI 11 CORTI 
CHE RACCOGLIE IL MEGLIO
DELLA CINEMATOGRAFIA BREVE TEDESCA

OSPITE D’ONORE IL REGISTA ESORDIENTE ISAAC MARTÍNEZ

La selezione in programma sabato 22 marzo al Cinema Quattro Fontane

Il Festival dal 20 al 23 Marzo

Saranno 11 i cortometraggi presenti alla quinta edizione del Festival del Cinema Tedesco che si terrà a Roma dal 20 al 23 marzo al Cinema Quattro Fontane. Quattro i giorni di programmazione con ospiti e incontri nel corso dei quali saranno presentate alcune tra le più interessanti produzioni cinematografiche tedesche.
Come ogni anno German Films e l’Ente Federale Tedesco per la Promozione Cinematografica (FFA) presentano l’annuale vetrina dei più straordinari registi emergenti e i migliori cortometraggi realizzati da studenti nel corso dell’anno. Giunta alla quattordicesima edizione, il programma riunisce giovani talenti – la NEXT GENERATION del cinema tedesco – con i migliori cortometraggi tedeschi – vincitori degli SHORT TIGER Awards 2024 della FFA. Si tratta di una selezione rivolta al pubblico internazionale e all’industria cinematografica.

A volere il festival, German Films che, da oltre 25 anni, promuove il cinema tedesco nel mondo, a Roma in collaborazione con Ambasciata della Repubblica Federale di GermaniaGoethe-Institut e, da quest’anno, con l’Accademia Tedesca Roma Villa Massimo.

La programmazione dei cortometraggi sarà concentrata sabato 22 marzo a partire dalle ore 17.00 con una proiezione di 11 cortometraggi, pensati per la distribuzione nelle sale e proposti nella capitale per il quinto anno consecutivo.
Gli 11 corti della rassegna Next Generation Short Tiger 2024 presentano una pluralità di tematiche che vanno dal racconto di formazione al tema della memoria, passando per i rapporti familiari, la discriminazione razziale, l’amicizia e l’amore.
Ospite a Roma sabato 22 il regista Isaac Martínez autore di Black Youth che incontrerà il pubblico del festival. Tema portante del suo cortometraggio una riflessione sulla nuova generazione BIPoC, acronimo che sta per Black, Indigenous, and People of Colour. Un termine nato in seguito ai movimenti di protesta Black Lives Matter. Black Youth è un intenso racconto di formazione che segue le vite di alcuni giovani ragazzi alle prese con il razzismo in una società dominata da pregiudizi e discriminazioni. Tra dolore, rabbia, odio e violenza, il loro percorso verso l’età adulta è segnato dall’esclusione e dalla costante ricerca della propria identità.
Questi gli altri cortometraggi selezionati e in programmazione al festival: The Bard’s Curse (Des Sängers Fluch) di Scarlett Unverricht. Due talentuosi cantanti cercano di sciogliere il cuore di pietra di un re spietato con la loro musica, ma ciò che inizia come un atto di speranza si trasforma ben presto in una terribile maledizione.
Don’t Let Go (Lass Nicht Los) di Antonia Lindner racconta la storia di Amir e Anouk, una giovane coppia di ritorno da un viaggio d’amore on the road. Tuttavia, il tragitto verso casa si trasforma in un incubo inaspettato quando la polizia li arresta, sconvolgendo il loro mondo.
Enjoy your meal di Sofie Kienzle Christian Manzke è un corto di animazione in stop-motion in cui una creatura extraterrestre, guidata da un insaziabile appetito, sfrutta senza limiti le risorse del suo pianeta scatenando conseguenze di portata esistenziale e mettendo in discussione l’equilibrio stesso dell’universo.
Good For Me di Hannah Wolny è la storia di Jules, decisa a interrompere una gravidanza indesiderata e, per questo, costretta a tornare nella casa della sua infanzia. Le 72 ore tra la consultazione e l’inizio di interruzione di gravidanza si trasformano in un percorso interiore fatto di domande silenziose e parole non dette da parte dei suoi genitori.
The Hidden Dimension di Ben Galster è il ritratto intimo e onirico del fotografo queer Leo Maki, che ci accompagna in un viaggio attraverso la sua vita in Polonia, il suo processo creativo e la complessità del rapporto con la propria sessualità.
In I May Always Ask Her Anything (Ich Darf Sie Immer Alles Fragendi Silke Schönfeld, l’abbattimento di un ciliegio diventa l’evento scatenante di un dialogo intimo e coraggioso tra una madre e sua figlia, incentrato sul trauma transgenerazionale. In questo breve documentario, le protagoniste cercano di trovare un linguaggio comune per dare voce alle conseguenze indicibili degli abusi sessuali subiti durante l’infanzia all’interno della famiglia.
It’s Just a Whole di Bianca Scali è incentrato sul giorno della scelta cruciale, Maya non sa decidere. Quel neo, piccolo e apparentemente insignificante, diventa invece il simbolo di una parte essenziale della sua identità. Come può essere così difficile lasciarlo andare? Riuscirà Maya a sentirsi completa senza un frammento di sé?
Sensitive Content di Narges Kalhor ci mostra come dietro il titolo “contenuto sensibile” si cela uno sguardo crudo sulla violenza che imperversa in Medio Oriente. Il cortometraggio dà voce ai testimoni oculari, coraggiosi osservatori che, pur rischiando la vita, non si sottraggono al dovere di raccontare una realtà difficile e spesso nascosta.
Superbuhei di Joseph Brandl vede protagonista Jesse, titolare di un bar senza successo, che è preda di una paura che lo attanaglia. Nel suo locale, simbolo di un sogno infranto, ogni giorno si lotta contro l’angoscia del fallimento imminente e l’incertezza del domani.
In Weeding (Kassieren) di Narges Kalhor ci si interroga su chi deve decidere quali storie meritano di essere conservate e quali, invece, vanno dimenticate. In questo documentario, tre registi intraprendono un viaggio alla ricerca di documenti d’archivio relativi a una fabbrica di Colonia, esplorando il delicato confine tra la memoria che viene preservata e ciò che è deliberatamente cancellato.

Il Festival del Cinema Tedesco è promosso da German Films Service + Marketing GmbH, in collaborazione con il Goethe-Institut, l’Ambasciata della Repubblica di Germania a Roma, da quest’anno in partnership con l’Accademia Tedesca Roma Villa Massimo, con il supporto del Cinema Quattro Fontane.
I cortometraggi saranno presentati in lingua originale con sottotitoli in italiano. L’ingresso alle proiezioni è con regolare attività di sbigliettamento.