Cinema Lovaglio 167 Rassegna: “Destini incrociati “e Premio Fidapa a Lidia Lovaglio, di Chiara Lostaglio

Cinema Lovaglio 167 Rassegna: “Destini incrociati “e Premio Fidapa a Lidia Lovaglio

 Venosa. La Fidapa di Venosa ha appena assegnato il Premio Venosa Donne “Nadia Bagnoli” 2025 a Lidia Lovaglio per il suo impegno nel tenere in vita la sua sala cinematografica, unico presidio culturale nell’area nord della regione. Una serata carica di emozione, nei ricordi dei lunghi decenni di gestione da parte della famiglia Lovaglio, con centinaia di presenze teatrali e migliaia di film appena usciti, e con ben 167 Rassegne proposte dalla signora Lidia. Di seguito riportiamo la locandina di quella appena iniziata. Il CineClub Vittorio De Sica – Cinit, invitato alla manifestazione-premio della Fidapa, ha conferito una pergamena alla signora Lidia, ed un contributo al libro da lei scritto con le immagini e i ricordi dei lunghi gloriosi decenni del Cinema Lovaglio.                                  Sfogliare il libro che Lidia Lovaglio ha appena pubblicato è come toccare quasi un secolo di storia in una grande sala, la sua, dove sono passati sullo schermo migliaia di film, e migliaia di attori hanno recitato sul palco. C’è la storia del Cinema che Lidia e la sua famiglia tengono in vita, unico presidio di quella cultura nell’area nord della regione. Presidio indispensabile, come lo vedevano nel mondo antico: l’evocata caverna buia di Platone e la quarta parete del teatro. Il Cinema è magia, è sogno che sa mutarsi anche in incubo, è bellezza scenica e passione civile. Una macchina incontenibile dalla forza mitopoietica, impareggiabile entropia dell’anima. Cinema come schermo di proiezione e protezione, fuga dalla realtà insicura e tormentosa, ma è anche riconnessione con essa mediante spazi onirici e storie estreme. Dalle ombre cinesi alla fantasmagoria di immagini evanescenti proiettate sugli spettatori, dal treno in corsa proiettile verso essi (dei Fratelli Lumiere) e le Vaghe stelle dell’Orsa di Visconti, commedia e horror, fino all’adagiarsi ad una modernità seppur in un inquietante divenire, oggi in questa minuscola bellezza di mediocrità reincarnate nel consumo spasmodico di immagini, preludio di incertezze (fra tablet e cellulari). Un cinema come maestro capace ancora di raccontarci l’impeto e la tempesta che ci muove nel profondo. Per questo siamo grati a Lidia, a Livio che proietta dalla camera oscura. Resistere contro gli attacchi di piattaforme in questo tempo incerto. Il viaggio continua. (Chiara Lostaglio)